Cold Spring, Putnam
22 settembre, 10:53 AM
L'ARIA nella stanza è pesante, come i sospiri che Louis si sforza di soffocare contro il proprio avambraccio. Le mani di Eleanor corrono veloci sulla sua schiena, determinate, come se fossero incuranti del bruciore doloroso che gli infiamma le vene. Non è così, lui ne è consapevole, Eleanor prova a mantenere un ritmo rapido e costante proprio per evitare di prolungare il suo strazio.Il silenzio gli assorda la mente. Può sentire in loop il suono degli spari, ma non gli va di soffermarcisi, perché il rischio di vomitare è già alto grazie agli aghi che gli pizzicano la pelle.
Si muove brevemente sulle gambe, provando ad alleggerire il peso fastidioso che si sente addosso.Zayn, Cristo, muoviti! Togliti dalla strada, stanno colpendo!
Riesce a percepire le urla penetrate dai pori della pelle. Lo trova insolito, sono anni che non reagisce così ad uno scontro. Mentre le pareti gli si chiudono contro, se lo schiacciano addosso come fosse una piccola macchia di sporco, avverte vagamente un tessuto morbido e tiepido avvolgerli il busto, dita delicate a giocherellare con il colletto largo.
Stan, Stan! Dove cazzo è Louis? Louis! Mi serve Louis!
Ha ancora la lingua intorpidita. Il mondo sembra danzargli attorno, un miscuglio disordinato di presenze e ombre e oggetti che vorticano e gli vengono scagliati contro, tutti assieme.
Louis, oddio, Louis! Zayn, cazzo, Louis è bloccato lì sotto! Louis, porca puttana...
Gli brucia la pelle. Perché gli brucia la pelle? Perché gli brucia ancora la pelle? Dovrebbe essere già morto a quest'ora. Decisamente. Morto, in pace, con gli occhi chiusi e le grida zittite di colpo. Ah, non sembra poi tanto male, in fondo.
Però non è così e, anzi, il bruciore si infuoca anche nei polmoni adesso, li stritola e li fa tremare, fino a che le costole, una a una, non minacciano di crollare. Louis potrebbe cadere a terra. O forse lo è già? Non lo sa, non percepisce niente.È nel vuoto, pensa che forse dovrebbe restarci.
In lontananza una voce dolce gli cantilena di respirare, di aprire la bocca e incanalare l'aria, di seguire un ritmo che lui ormai ha perso da ore.
Sta iniziando a scorgere macchie bianche sul retro degli occhi quando, con un rumore secco che rimanda alla porta dello studio, una figura alta gli si piazza davanti.
Louis affoga per un attimo in due macchie verdi e respira. Respira.
Okay, quindi. Non odiatemi, per favore?
Giuro che nel prossimo si incontrano.So, uhm. Abbastanza contenta di essere stata puntuale, actually, nonostante non so quanto sia buono questo capitolo (e il prossimo, a dirla tutta).
Vediamo Louis in preda a se stesso, in un certo senso - e, spero si capisca, le frasi in corsivo sono pronunciate da persone sempre diverse. Spero di non star tirando troppo la sensazione di suspense, che ho sempre voluto lasciare "densa", in questa storia (motivo anche della scelta dei capitoli brevi).
Inoltre, ho finalmente una nuova copertina - quella precedente era veramente orribile lmao. Vorrei quindi ringraziare tomlinsay, una ragazza davvero bravissima (andate a controllare il suo profilo su instagram e il suo negozio etsy, non ve ne pentirete). Thank you a thousand, darling!
Che ne pensate fino ad adesso? Vi piace, vi sta annoiando?
I vostri commenti mi scaldano sempre il cuore (soprattutto quelli di vendo3bananeper3euri, ly darling) <3
Tutto il mio amore,
| Mir
STAI LEGGENDO
Goodnight New York, Goodnight | L.S.
FanfictionSimon rivolge poi un'occhiata distratta ad Harry, che è troppo intelligente per non intuire immediatamente come nella mente dell'uomo si stia stilando con il pilota automatico la lista di casini da sistemare nelle prossime due ore. "Adam ti aspetta...