Ultime spine.

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Per l'angelo Michael quel giorno era un regalo del destino. Stava per pugnalata al cuore il suo odiato gemello Lucifer, percepì la vita eterna di Uriel giungere a lui, rimettendo apposto la spalla con l'ala. Stava per dare l'ultima spinta della lama del coltello nelle sue mani, rompendo il cuore del re dell'inferno, quando il coltello divenne sabbia, scomparendo la ferita sul petto di Lucifer. In cielo comparve un tornado. Una città su delle nuvole scese dal cielo.ma non atterrando. Tutti guardarono sorpresi quella città galleggiante in aria, dicendo Amenadiel 
" La città degli dei? Cosa fa qui?"
Azrael domandò al fratello
"Credevo fosse una leggenda"
Amenadiel scosse la testa
"Si tratta dello sbaglio più grande di nostro padre. Era certo che Dei diversi potevano mantenere l'ordine tra gli umani. A poco a poco tutti si sentivano oltre Dio. Nostro padre esilio tutti in quella città galleggiante. Invisibile sopra le nuvole, non può scendere sulla Terra"

Dalla città si creò una lunga strada di nuvole che si fermava a qualche metro da Lucifer e Michael. Una figura fluttuando, giunse da quella strada. Era una donna molto alta e sottile con indosso un kimono blu con disegni di fiori di loto. La pelle aveva un pallore bianco, ma non di morte piuttosto come la porcellana. Guardò da vicino Lucifer con grandi occhi, da farli assomigliare a quelli dei manga. La donna disse a Lucifer
"Sono Zirlin. Una volta ero la dea cinese del fuoco. Percepivo il tuo cuore di drago, che persiste in te. Dio tuo padre mi deve un favore. Io oggi lo chiedo. Voglio te come mio servo personale. Ti vorrei come marito, ma il mio attuale marito non vuole morire. Su vieni con me"

L'angelo Michael spinse via Lucifer che tentava di allontanarsi da quell'essere. Una voce dal cielo tuonò 
"Zirlin, frena la tua mano"
Una luce divina scese dal cielo. 

La luce era Dio che disse alla dea che si inginocchio
"Zirlin, la tua vacanza nella città galleggiante ti ha fatto perdere la memoria?..."
La dea guardò Dio sorpresa, che continuò
"...Prima di richiedere qualcuno, devi controllare se appartiene a qualcun'altro"
Michael, sempre disteso per terra, ridacchio, preoccupandosi non sentendo le gambe, certo che fosse solo stanchezza.

La dea si avvicinò a Lucifer. Il re dell'inferno era in piedi, nudo, ferito e stanco. La dea appoggiò una mano sul petto di Lucifer che sussulto. Nella mente della dea comparvero immagini di Chloe e Trixie, guardando Dio con i grandi occhi sgranati 
"Il suo cuore appartiene del tutto alle due umane"
La dea si allontanò da Lucifer, che disse rivolto a Dio
"Dio…"
Era così difficile per Lucifer dire padre
"...Ti prego, consegna a questa dea i draghi nell'inferno. Mentre ero un drago, sono entrato nei ricordi condivisi dei draghi all'inferno. A quei poveretti manca il cielo. Potresti ridurli alla grandezza di un cavallo. Sono rimasti appena cinque"
La dea guardò Dio con le mani giunte, dicendo
"Si per favore. Nella città galleggiante vivranno bene con noi. Saranno amati"
Dio annuì di si. Cinque sfere blu comparvero nelle braccia della dea che tornò velocemente nella città galleggiante che scomparve tra le nuvole. 

Lucifer sentì con piacere nella mente i grazie dei draghi. Intanto, Dio era stato raggiunto da Michael che strisciava per terra, urlando mentre indicava il fratello re dell'inferno
"Padre, puniscilo! Chiudilo, imprigiona questo tuo figlio senza onore. Rendilo prigioniero all'inferno per l'eternità. Padre devi ascoltarmi!"
Lucifer si sedette per terra, senza più forze, aspettandosi di tutto da suo padre Dio.
Accanto a Dio, plano una ragazza bruna minuta come Azrael, vestita con un top e pantalone neri e attillati. L'angelo si tolse gli occhiali neri, mettendoli sulla testa, dicendo a Michael, mentre batteva nervosamente il piede in uno stivaletto nero con borchie 
"Complimenti, ora devo prendere il tuo posto come comandante dell'esercito angelico"

Michael tentò di alzarsi, ricadendo a terra. L'arcangelo disse verso la luce che era Dio suo padre
"Padre non puoi farlo! La mia spalla e l'ala sono guariti. Lui deve essere punito, non io vedendo mia sorella Rory prendere il mio posto"
Dio si abbassò verso il figlio, dicendogli
"Figlio, ti sei punito da solo. L'eternità di Uriel, porta con sé un grosso peso. Prova ad alzarti"

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