Era una giornata uggiosa quel giorno di metà settembre quando Felix stava tranquillamente seduto sul divano con gli occhi incollati allo schermo del suo cellulare. Stava scorrendo con poca attenzione la schermata finché non vide una foto del suo amato Chan.
Un ragazzo alto, con un fisico niente male e i capelli mori. Ormai erano tre anni che Felix aveva perso la testa per quel ragazzo, da quando una volta Chan prese le sue difese con tre ragazzi più grandi.
<Sarà stato per il pericolo o magari per la paura ma quel ragazzo mi ha fatto letteralmente perdere la testa> diceva ogni volta che lo vedeva.
Purtroppo non c'era molto da fare, Chan era etero e a parte qualche piccolo broncio quando si parlava dell'ultima ragazza con la quale Chan è uscito, Felix poteva fare ben poco.
La situazione peggiorava ulteriormente ogni volta che il più grande, pur sapendo della cotta colossale del più piccolo, lo prendeva in braccio e lo abbracciava con tanto di "ma quanto sei carino!!". A Felix bastava una sola foto per sentire il cuore a mille, e con un contatto del genere il suo corpo non lo sapeva proprio più gestire. Sono state mille le volte in cui dopo l'ennesimo abbraccio, Felix dovette chiudersi in bagno.
Ma torniamo alla storia, dopo aver visto la foto di Chan sullo schermo, si alzò deciso più che mai a raggiungerlo. La foto ritraeva Chan su un pontile di un locale che lui conosceva bene e la didascalia citava: "oggi giornata relax" con tanto di bicchiere di champagne.
Veloce come un lampo scrisse un SMS al suo amico Minho.
"Hey!!"
M: "Lo so, ho visto la foto e no, non ci andiamo"
"Ma come no?? Dai ti prego! Prometto che questa volta starò buono"
M: "Non so quanto posso fidarmi".
Minho si fidava ben poco del più piccolo, l'ultima volta stava andando tutto alla perfezione, erano nascosti bene e avevano la visuale perfetta su Chan. Finché non arrivò una ragazza...Felix accecato dalla rabbia avrebbe potuto fare qualsiasi cosa, scappare, picchiarla, gridare, ma no...si mise a piangere. Piangere come un bambino al quale non comprano il palloncino alla fiera di natale. Con lacrime che gli rigavano il viso senza sosta.
Minho non avrebbe mai più voluto rivederlo in quelle condizioni, quel giorno il suo cuore si spezzò leggermente.
"Giuro che manterrò la calma, e appena arriverà, se arriverà, una ragazza ce ne andremo immediatamente" cercò di convincerlo Felix.
Minho rimase in silenzio.
"Se non vieni, ci vado da solo" disse infine.
In un primo momento sembrava perfetto, tanto da rispondergli senza pensarci troppo "bene, ciao". Ma l'immagine dell'amico in lacrime lo tormentava, ed immaginarlo pure a piangere da solo lo faceva sentire in colpa.
M: "Va bene, andiamo..." disse rassegnato.
Stavano camminando spediti verso il locale quando lungo la strada, Minho si ricordò che i minorenni non potevano entrare.
"Lix, tu sei minorenne!" disse guardando il più giovane preoccupato.
Dopo alcuni sguardi confusi da parte di Felix finalmente capì.
"Non dirmi che...non posso entrare?"
"Mi sa proprio di no, Lix. Ora che facciamo?" chiese.
Felix iniziò a grattarsi nervosamente la nuca scompigliandosi i capelli. Voleva e doveva assolutamente vederlo. Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di entrare.
"Andiamoci lo stesso!" disse ricominciando a camminare a passo spedito.
"Cosa?! Mi prendi in giro??" Minho raggiunse Felix "come pensi di entrare tu? Se vuoi entro io e gli faccio qualche foto per te" disse cercando un compromesso valido.
Felix si fermò improvvisamente "apprezzo molto, ma di foto ne ho già molte. Ne ho anche già fatto buon uso non preoccuparti" disse con un sorriso malizioso, provocando un espressione schifata da parte dell'amico "risparmiati i dettagli, grazie".
"Tu puoi entrare, allora garantisci per me! Io dirò di aver dimenticato il documento a casa" Minho rimase a bocca aperta, Felix aveva pensato al piano in pochi secondi, ma avrebbe davvero funzionato?
STAI LEGGENDO
I'm Just A Boy.
Fanfiction"I don't wanna be a dreamer, dreaming of the things I can't get..."