𝟑𝟒 + 𝟑𝟓: cameras, magazines and porn models

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Il mattino dopo mi svegliai in un letto che chiaramente non era il mio. Inizialmente mi arrotolai per un po' tra le lenzuola e feci scricchiolare le mie ossa ma quando realizzai dove fossi, il mio cuore prese a battere più velocemente del normale e i ricordi della notte prima riaffiorarono.

La porta della stanza si aprì lentamente rivelando il corpo di Taehyung, le sue cosce erano nude, i suoi piedi scalzi ed il suo corpo era coperto solo da una grande maglietta a maniche corte.

Non ricordo cosa successe dopo in realtà, il mal di testa era troppo forte ed io troppo confuso ma alla fine mi dichiarai a Taehyung e gli chiesi di poter essere il suo ragazzo. Era il minimo che potessi fare dopo averci fatto sesso così tante volte e dopo essere stato tanto spropositato nell'atteggiarmi con lui.
Il pomeriggio lo passammo di nuovo avvinghiati l'uno all'altro come incollati, nessun rapporto sessuale mi aveva mai preso tanto come quelli con Taehyung. Ricordo che avesse anche qualche foto in giro per casa, di qualche suo ultimo stage, completamente nudo o vestito di qualche abito intimo con pizzo.

«Ho finito.» Mi leccai le labbra e sussultai quando Taehyung spalancò la porta del mio studio dove io stavo facendo tutt'altro che il mio dovere, sbavando sopra ai ricordi dei suoi scatti.

«Oh! Tae c-cosa? Ah... grazie...Pensavo al lavoro e mi sono distratto.» Propio al lavoro. Mi sentivo a disagio a guardarlo negli occhi in quel momento.

«Allora vado a casa. Sto troppo tempo qui con te, diventerò un peso.» Lui mi rivolse un sorriso e si mise le scarpe. Deglutii a vuoto in modo nervoso, non volevo se ne andasse, sapevo fosse troppo presto ma non volevo separarmi da lui, volevo stare con lui tutti i giorni come una di quelle coppie che si vedono su YouTube.

Lo rincorsi prima che potesse aprire la porta e lo abbracciai da dietro, dopodiché le mie mani finirono sotto alla sua maglietta toccando la sua pelle bollente. «Taehyung...» Lo strinsi a me: non avevo intenzione di restare senza di lui.

«Jeongguk, il lavoro.» Sospirò lui socchiudendo gli occhi.

«Ho finito. Dai rimani.» Lo strinsi di nuovo a me, con più forza premendo sul suo sedere sodo il problema in mezzo alle mie gambe, cosa che lo fece arrossire tremendamente.

«Che ragazzino...» Sospirò ma poi si morse il labbro per nulla contrario alle mie attenzioni e mi fece sedere alla sedia del mio studio, qualche libro cadde dalla libreria lì a fianco. Le sue mani e dita affusolate lavorarono sulla mia zip e con velocità tirò fuori dai boxer la mia erezione. Portai una mano alla sua gola e la strinsi con una presa salda e delicata, tirando su il suo viso e permettendo alle mie labbra di baciare le sue, accarezzai poi la sua spalla ossuta e larga mentre lui sorrideva denti contro denti con i miei. Taehyung baciò la pelle candida del mio collo e conficcò la forza nella carne lasciandola poi libera con uno schiocco ed un segno violaceo, la sua lingua era morbida e veloce e presto raggiunse la mia erezione, rimasta ignorata.

Taehyung la impugnò e ne leccò i lati, vi strofinò poi contro la bocca e mordicchiò la pelle tesa delle mie cosce, poi attorcigliò la lingua attorno alla sua lunghezza facendomi imprecare. Mi alzai sui gomiti e reclinai lateralmente la testa, e gli strinsi tra le mani i morbidi capelli. Lui per dispetto conficco le unghie di un palmo nei muscoli di una delle mie cosce ed io sorrisi con gli occhi. Mi liberò completamente dal tessuto dei boxer e fece scivolare la lingua da sotto fino all'apice del mio membro. Era troppo lento, il che mi fece impazzire attimo per attimo. Succhiò la punta arrossata rendendola il doppio più sensibile, infatti, un brivido mi percorre la spina dorsale e risvegliò ogni tratto della mia pelle.

Gemetti silenziosamente e in modo quasi impercettibile, allora strinsi di nuovo i suoi capelli tra le dita e accompagnai la sua testa a prenderlo totalmente in bocca. Taehyung si leccò il labbro inferiore e strinse il mio sesso con forza, avvicinò per l'ennesima volta quelle labbra a cuore e poi finalmente, mi accolse nella propria bocca. Dettai una seconda, una terza e una quarta volta ogni suo movimento ed anche la sua gola mi imprigionò interamente, lasciandomi senza fiato. Lui riuscì a reprimere un conato, la vibrazione della sua lingua mi fece vedere letteralmente le stelle. Buttai la testa all'indietro e quasi ringhiai, ero totalmente in estati e vedere il viso di Kim Taehyung con le guance attente e incavate in mezzo alle mie gambe non aiutava, per quanto fosse una delle cose migliori che potessero mai capitarmi.

- 34 + 35 ; ᵏᵒᵒᵏᵗᵃᵉ ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora