Capitolo 1

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'Sono molto cambiata da quando è entrato a far parte della mia vita' le confido 'da quando le nostre strade si sono incrociate...

'Cosa è successo?' 

'E' stata una svolta nella mia vita, ancora non comprendo se quella persona mi ha migliorato o se mi ha distrutta pezzettino dopo pezzettino, l'unica cosa di cui sono certa è che sono maturata molto, ma adesso ti spiego meglio'

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Un rumore assordante mi rimbomba nelle orecchie, allungo il braccio per spegnere la sveglia ma mi rendo conto che quel baccano non proveniva da quell'oggetto infernale. Scesi le apparentemente lunghe, lunghissime scale e notai la mia cagnolina Kiki vicino a una torre di pentole che mi guardava spaventata.

'Cosa hai combinato piccola peste?' mi rivolgo a lei mentre la afferro e la porto verso il mio viso ancora sgualcito dal cuscino.

'Che è successo?' urla Liam entrando nella stanza con una mazza in mano, quanto è drastico quel ragazzo...

'Tranquillo fratellone puoi mettere a riposo le tue doti da ninja, era solo kiki'

Mi guarda con una faccia confusa, assonnata e indispettita subito prima di sbuffare e tornare di corsa in camera sua. Speriamo si prepari, non ho affatto voglia di arrivare in ritardo il primo giorno di scuola.

Torno subito in camera per indossare un paio di jeans e una maglietta, ricorro a un po' di mascara per rendermi presentabile et voilà, pronta per volare in cucina a fare colazione. 

Seguo quasi fluttuando l'odore proveniente dal piano di sotto, dove mi aspetta mia madre con un sorriso smagliante. Quanto è forte quella donna, se in questo momento mi chiedessero chi voglio essere da grande, non esiterei un attimo a rispondere con il suo nome, spesso mi sono ritrovata a pensare se io sarei capace di sorridere sempre, per il bene degli altri. Molte volte la risposta che mi do è che forse ancora non sono abbastanza matura da riuscire a sopportare questo peso, ma probabilmente non è tutta una questione di maturità...

'Buongiorno piccola' esordisce mio padre scendendo le scale.

'Buongiorno papi' rispondo subito

'Aspetta un momento ragazza, cosa ti serve? Mi chiamo così solo se hai bisogno di qualcosa' insinua dubbioso

'Scusa un attimo, adesso una ragazza non può essere dolce e gentile con il suo caro papà?' inizio guardando di fuggita mia madre, che già sapeva dove volessi andare a parare.

'Comunque ieri..'

'Ed ecco che arriva la trappola' mi interrompe divertito

'Fammi finire, per favore' Mi fa cenno di continuare

 'Stavo dicendo che ieri parlavo con mamma di una festa sabato sera, una cosa molto tranquilla e dal momento che ormai vado al liceo mi chiedevo se potessi partecipare e prima che tu dica no ricordati di quanto io sia una brava figlia e che sarò a casa per l'una' dico tutto d'un fiato

'Undici' ribatte

Con un sorriso in faccia gli stampo un rumoroso bacio sulla guancia, sapevo benissimo che l'avrei poi convinto a tornare più tardi, ma per il momento mi bastava quella piccola vittoria.

'Dov'è Liam?' cambia discorso mia mamma

'Credo sia ancora a letto' 

Guardo mio padre sperando di vedere dell'ironia nei suoi occhi

'COSAAAA, io lo ammazzo' urlo correndo verso camera sua.

Spalanco ferocemente la porta, ma per fortuna lo vedo davanti allo specchio che si abbottona la camicia, meglio per lui.

'Che c'è sorellina? Pensavi che ti facessi arrivare in ritardo il tuo primo giorno di scuola?' 

E' un completo idiota, ma quanto gli voglio bene solo Dio lo sa.

'Jessicaaaaa' sento urlare di sotto.

Sto facendo più sport questa mattina che in tutta la mia vita. Scendo di fretta, rischiando di inciampare, e mi ritrovo davanti a due enormi occhi verdi incorniciati da dei  folti capelli ricci.

'Che c'è Styles, ti mancavo così tanto che non potevi aspettare un'altra mezz'ora per vedermi?' dico abbracciandolo.

'Scusa Je è che sono emozionato e non volevo più stare a casa, quindi ho pensato vado a prenderla, ma uscendo ho detto "non è che disturbo?" ma poi ho pensato "è la mia migliore amica mica la disturbo". Finché poi ho detto "magari potrebbe diventare una tradizione" tu che ne dici ti piace come idea? o no? che buoni quei pancake posso assaggiarne uno?' dice prendendo a mala pena un respiro.

'Scusa mi sono fermata alla prima frase, datti un contegno Styles' rispondo ridendo dandogli un colpo sul braccio. 

'Come vi sentite?' chiede Liam durante il tragitto per la scuola. 

'mah' inizio a parlare prima che lo faccia Harry, in modo da evitare un altro poema omerico 'molto emozionata onestamente, ma anche un po' spaventata... insomma dovranno essere gli anni migliori della nostra vita, non ti sembra che ciò possa mettermi un po' sotto pressione?'

Liam mi guarda pieno di compassione e tenerezza.

'Piccolina ricordati sempre questa cosa, finché tu cercherai di far andare bene una cosa, magari funzionerà ma non ti godrai mai il momento perché sarai impegnata a progettare la prossima mossa. Per far si che questi siano veramente gli anni più belli, cerca sempre di cogliere l'attimo e vedrai che le emozioni arriveranno da sole, brutte o belle che siano. Quelle belle le porterai sempre nel cuore, ma quelle brutte saranno le più importanti...saranno quelle che formeranno il tuo carattere e grazie alle quali diverrai una vera donna'

Rimango allibita, non mi sarei ami aspettata una risposta del genere, ma forse era proprio ciò che mi serviva per stare meglio.

'Wow, come sei saggio... su quale sito l'hai letta questa?' interviene Harry.

'Senti piccola peste, tu sei già fortunato ad avere un gruppo di amici come noi attento che potrebbe durare ben poco' dice con faccia minacciosa Liam.

Ma dura ben poco perché dopo qualche secondo scoppia in una risata fragorosa seguito da noi due. Quanto sono fortunata...



Impossible||zayn malikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora