L'odore di sangue era nauseante.
Le urla erano così forti che non riuscivo a sentire nulla, se non che un acutissimo fischio.
"MIKY!" Gridavo nella speranza che mio fratello mi sentisse.
Un demone, un orribile demone stava per affondare la sua lama nera nella schiena di Michele.
Mio fratello menava fendenti a destra e manca, colpendo e disintegrando demoni. I capelli biondi, quasi color oro, danzavano da una parte all'altra e la sua armatura gremita di sangue, luccicava alla luce del tramonto. L'ennesimo tramonto.
Volai velocemente nella sua direzione.
Il demone, figlio del male aveva il corpo pieno di vesciche, nero come l'oscurità, come la pece e l'odio. L'unico particolare che spiccava nel corpo di quell'essere erano gli occhi: rosso fuoco.
Aumentai la velocità.
Le mie ali erano così potenti.
Menai un fendente con esse, e l'oro delle piume ustionò la pelle di quella bestia che emise un grido assordante.
Con la mia spada, d'argento purissimo, lo trafissi nel cuore, o qualunque cosa ci fosse nel petto di un demone.
Michele mi diede una pacca nella spalla.
"Grazie fratello.."
Poi con un urlo rivolto al cielo, attirò la nostra attenzione: "Chi è come Dio, se non Dio!"
Tutti noi alzammo le armi al cielo.
"princeps militiae caelestis! Proteggiamo il bene! Sempre!"
Questo era il nostro motto.
Grabriele mi sorrise. Con le labbra mimò qualcosa del tipo "adesso inizia lo show!"Era il 1945, combattevamo da anni, cercavamo di liberare il bene e opprimere il male. La nostra missione era sconfiggere nuovamente satana e liberare l'uomo da questo male così estremo, noi eravamo gli arcangeli.
La terra non si trovava in una bella situazione, gli angeli cercavano di fare del loro meglio, ma il demonio ha sempre un vantaggio.
Un esercito di tedeschi, guidati da un comandante completamente ossessionato dalla purezza, accecato dal potere, riuscì a sterminare un'intera popolazione. Sarebbe riuscito a massacrare perfino l'ultimo ebreo o qualunque altra etnia, che non fosse quella che lui chiamava pura, se non fosse stato per noi.
Purtroppo la guerra comporta sacrifici e spesse volte coloro che ci vanno di mezzo solo gli innocenti, coloro che credono.
Quella guerra fu anche peggiore della prima grande guerra tra demoni e angeli.
Furono uccisi bambini, donne, anziani.
La prima cosa che insegnano ad un arcangelo è riuscire a contenere le emozioni; averle sotto controllo, ma come si può, davanti ad un genocidio, perdonare.
Noi avevamo teorie tutte nostre.Le tenebre erano calate.
La battaglia continuava, violenta. Avevamo sconfitto intere orde di nemici, ma altrettante se ne avvicinavano.
Raffaele e Grabriele sembravano stanchi, erano gli unici che riuscivo a scorgere.
Michele era sicuramente andato a cercare l'origine di tutto. Il seme del male.
Satana. Ce l'avrebbe fatta, anche quella volta mio fratello avrebbe vinto, lui era il nostro princeps. Sorrisi.
Una decina di demoni mi circondarono. Volai per tutta la circonferenza. Cercai di calmarmi.
Mi rilassai, chiusi gli occhi.
Stavano per prendermi.
Al momento giusto sfoderai le ali e le distesi in tutta la loro grandezza. Un'enorme energia di ghiaccio e luce disintegrò quelli.
Sospirai sfinito. Quel piccolo trucchetto mi costava un'enorme fatica.Erano passate un paio d'ore e forse si intravedeva un barlume di vittoria.
Michele se la cavava bene.
Satana finalmente era stato costretto a ritirarsi. Ancora una volta il bene aveva vinto.
Restava soltanto un piccolo numero di oscuri da sconfiggere, ma sarebbe stata una passeggiata dopo quello che avevamo passato negli ultimi tempi.
"Fratelli, il bene ha trionfato, la vittoria è nostra, adesso finalmente possiamo fare ritorno nella nostra casa.."
Stavo per ribattere, come potevamo lasciare gli umani in mano a quei demoni, ma prima che parlassi Michele mi fermò con un gesto della mano, e come se mi stesse leggendo nella mente continuò
"Gli oscuri senza testa che li guida, sono come un fiume senza sorgente. destinato a perdersi..gli umani saranno al sicuro nessuno li ucciderà.." avevo sulla punta della lingua la congiunzione 'ma..' che ancora una volta mio fratello mi stupì.
"..E poi semmai accadesse qualcosa, ci sono sempre gli angeli, sono stati creati appositamente per questo.." mi sorrise. Un sorriso caldo e affettuoso. Ricambiai.
Michele era un grande. Era degno del titolo che gli era stato affidato, il titolo di princeps militiae. Sapeva dire la cosa giusta al momento giusto, e tacere quando ce n'era di bisogno.
Aveva avuto una storia abbastanza complicata, ma grazie alla sua saggezza aveva trovato, e intrapreso la strada del bene. Era anche il più grande, e dato che io ero il più piccolo di un centinaio di anni, pendevo del tutto da lui.
Annuii convinto e insieme ci dirigemmo verso le porte dei cieli. Finalmente dopo oltre cinque anni tornavamo a casa. "Casa" sembrava così utopica quella parola, finalmente avremmo rivisto i nostri amici, i nostri fratelli.
Ci trovavamo a migliaia di chilometri di distanza dalla terra, proprio sopra Berlino, e sebbene fosse notte lì su c'era ancora una luce splendente.
I miei fratelli avevano già varcato la soglia, rimanevamo solo io e Gabriele. Quando tutto cambiò.
Una dolorosissima fitta alla spalla destra mi costrinse a lasciarmi cadere verso il basso.
Non riuscivo a controllare il mio corpo, le membra non rispondevano ai miei ordini.
Una mano calda afferrò la mia. Gabriele cercava in tutti i modi di portarmi oltre la porta dei cieli, ma non era proprio la giornata giusta.
Mio fratello fu ferito al braccio e il sottile filo che conteneva la mia vita si spezzò facendo fuoriuscire un mare di vuoto, pieno di morte e dolore.
Con le ultime forze mi voltai e trafissi il demone.
Non riuscii a capire mai se lo sconfissi o meno, so solamente che finalmente capivo cosa voleva dire essere immersi nel nulla, sentirsi oppressi voracemente da quella sensazione di vuoto; ed essere impotenti.
La vista mi stava lasciando. L'ultima cosa che riuscii a vedere fu Raffaele che afferrava Gabriele e urlava al cielo qualcosa a me familiare.
"Cristoforo"
Adesso la spalla sembrava un sasso pesantissimo, e le mie ali non riuscivo più a sentirle.
Il cielo si oscurò, le nuvole chiusero lo splendido sipario di poco prima, rendendo tutto l'ambiente dannatamente buio.
Poi un enorme dolore che si propagava in tutto il corpo, un dolore assurdo che impediva a ogni fibra del mio corpo di muoversi.
Svenni più volte.
Nel sonno di quella lunga nottata, sognai un enorme sorriso, un sorriso volpino estendersi in uno sfondo completamente nero.
Un ghigno divertito.Ragazziiii finalmenteeee!!
Ecco a voi il prologo di questa nuova storia (completo)
Il seguito sarà abbastanza diverso, infatti ambientato un po' nei giorni nostri, spero vi piaccia ;)
THE ELF presto sarà aggiornato :)
Alla prossima ragazzi, mi raccomando se questo primo capitolo vi è piaciuto, stellina in alto :) ben accetti consigli di qualunque genere!
Un grazie a tutti i miei follower :)
Alla prossima ragazzi!!
Saiph03
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ARCHANGEL
FantasyMOMENTANEAMENTE SOSPESA!! Non possiedo un padre, ne una madre. Sono il figlio del creatore. Difendo il mondo dal male, dal demonio e proteggo gli umani. Raramente scendiamo sulla terra. Solitamente sono gli angeli ad occuparsi di proteggere la gen...