Capovolgi le cose

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Quando fui abbastanza lontano, e la campagna aveva fatto il suo ingresso, decisi di entrare in azione.

Mi piaceva molto la scelta di aiutare, anche se nel mio piccolo, i mortali. Avevano un qualcosa di speciale; non ero d'accordo con Anna, loro non erano marionette, ma delle anime a sè.. speciali, e proprio per il loro coraggio le stimavo tantissimo.

Sguainai la mia lama di ghiaccio puro, e nel bagliore della spada, i due tirarono il cappuccio nel viso, per evitare la luce pura, che era letale per ogni essere oscuro.
"In guardia, feccia"
Mi scaraventai su uno dei due, lanciandolo in terra con un calcio. Pronto a trafiggerlo.
"Aspetta.."
La sua voce era acutissima, e inspiegabilmente calma.
"Non siamo qui per combattere, abbiamo delle notizie fondamentali per il consiglio.
"Il..il consiglio..?"
Dire che ero confuso, non rendeva l'idea.
"Oh non dirmi che Anna, capo del consiglio celeste, madre e ambasciatrice dei bianchi minori, non ti ha informato della situazione terrena"
Stavolta era stato l'altro a parlare e aveva un tono di voce profondo e maledetto.
"No..credo.." iniziai "aspettate ma perché dovrei fidarmi di voi..?"
L'altro mi prese per il collo e cambiò le nostre posizioni, di modo che io non potessi sfuggirgli.
"Oh mio piccolo aquilotto, tu non hai più niente a cui credere.."
Un dolore fittissimo all'avambraccio, mi fece urlare di dolore.
"Cosa..cosa mi avete-"
La vista mi si andava via via offuscando.
"Dobbiamo portarlo da Anna e parlare in un posto sicuro, si avvicina...
Un orribile sensazione di morte, mi invase la mente,  stavo per svenire.

"No! Non è possibile, vi rendete conto della gravità!"
Anna parlava talmente forte che anche dalla mia camera riuscivo a sentirla. Tentai di alzarmi, ma caddi miseramente nel materasso.
"Non conviene alzare quel braccio.."
"Angelo..ma cosa..?"
Angelo era cupo in viso e non dava segno di alcuna emozione.
"Anna avrebbe dovuto avvisarti prima" cercò si reprimere la rabbia "sei stato marchiato Cris"
"Ma cosa, vuol dire?.." Indicò il mio braccio. Lo alzai ed un piccolo disegno si andò scurendo, era una V, avente all'estremità un cerchio.
Il mio sguardo sbigottito, ricordai il demone che trafiggeva la pelle, il dolore che spezzava la visuale e tutto mi fu chiaro.
"Che.."
"Significa che adesso il tuo sangue può essere rintracciato.."
"Rintracciato da chi, Angelo..?"
"Non posso parlartene io, Anna avrebbe dovuto dirtelo molto tempo fa..devi scendere e chiederlo a lei.."
Il dolore all'avambraccio andò spostandosi su tutto il mio corpo, e quando fui seduto sul letto, la testa capovolse ogni pensiero e svuotò anni di incomprensione. Trattenni il fiato un istante e scesi per parlare con Anna.
"Cerca..di non giudicarla in fretta... Voleva solo proteggerti.."
Angelo non era molto convinto di quello che diceva; teneva gli occhi bassi, e parlava con un filo di voce, quasi per avere una conferma per se, anche se quelle parole suonavano strane dette dalle sue labbra sempre scontrose e silenziose.
Scesi.
Chissà cosa mi stava nascondendo Anna.. Aumentai il passo.
"..Non avete capito.." Anna era fuori di se, continuava ad urlare.
"Sta calma tesoro vedrai che si risolvere  tutto"
Uno dei due mostri sghignazzò.
"Non penso proprio che si risolverà tutto colombine" risero entrambi di gusto, mentre Anna e Giosuè discutevano tra di loro.
Ero abbastanza vicino alla porta della cucina da riuscire a vedere i loro volti, dalla fessura che l'uscio lasciava intravedere.
"Dovete assolutamente dirlo all'arcangelo.."
Si intromise il demone dalla voce cupa.
"Non possiamo, ma non riuscite a capirlo , se Cris sapesse.." Anna mise una mano davanti la bocca, respingendo qualche singhiozzo malmesso. Dopo si schiarì la voce è riprese.
"È stato difficile per lui ambientarsi a questa vita, sopportare questo dolore.. È un ottimo angelo, è stato un bravissimo comandante e sarà un bravo protettore.. Ma per adesso non deve sapere nulla di Raffaele.."
Raffaele..
Quel nome, quel suono stonava in quella situazione; cosa centrava Raffaele in tutto quello che stava succedendo.
Che gli fosse successo qualcosa?
Per un attimo l'istinto prevalse ed entrai nella stanza emergendo con un "cos'è successo a Raffaele.." Troppo sentimentale, persino per i mortali.
Avevo dimenticato le mille domande da fare ad Anna riguardo il consiglio, avevo dimenticato i due demoni che sorridevano sotto le zanne, avevo persino dimenticato il dolore che mi causava la ferita al braccio.
E l'immagine di quegli occhi chiari e fiammeggianti, coraggiosi eppure così esili di Raffaele prese a diramarsi nel mio cuore, nella mia mente, e successe ancora. I ricordi, quei maledetti ricordi, presero a ronzarmi davanti a gli occhi.
"Cris! Dai su, muovi quella lama fratello" sorrido, anche se sono allo stremo delle forze. Raffaele mi fa sempre lavorare il doppio -devi recuperare gli anni perduti- mi ripete. 
Io lo ascolto, non posso fare altrimenti e ci alleniamo notte e giorno.
I suoi capelli scuri sono legati da un nastro di luce che da vita a strani giochi d'ombra.
"Cris, devi sempre porti quelle domande che ti fanno sentire vivo"
Mi ha detto un giorno, ed io ho annuito, pendendo dalle sue labbra, i suoi insegnamenti, non li scorderei mai..
"Siamo destinati a fare grandi cose noi" aveva sorriso più tardi, e anche io avevo sorriso perché lui aveva sorriso è tutto era così magico.
"Muovi quella spada Cris non guardare i cupidi!"
E io lo ascoltai.

Anna mi fece sedere.

"Dobbiamo parlare" disse portando una mano alla fronte.
-lo so- pensai.
Fece uscire i due demoni figli del nulla, poi anche Giosuè e restammo solo io e lei.
Evitai di guardarla negli occhi; ma erano infiniti e pieni di risposte e pieni di domande.
Sospirai.
"Dimmi Anna per favore cos'è successo a Raffaele.." Iniziai io "ti prego.."
Lei si morse un labbro, e mi diede le spalle.
"Cris, non sei più al sicuro qui.. Dobbiamo"
"No! Voglio sapere cos'è successo a mio fratello!" Mi alzai di scatto e urlai parole gelate a colei che mi aveva portato in salvo.
Nello stesso momento in cui una lacrima mi accarezzò il viso, crollai sulle ginocchia.
Una lacrima, due.
Cosa stavo facendo?
Non servirono parole, Anna mi abbracciò fortissimo e io mi strinsi a lei come non avevo mai fatto con nessuno.
Mi sentivo debole, mi sentivo umano.
Anna mi aveva visto piangere, strisciare ai suoi piedi chiedendole pietà. Eppure mi sentivo protetto.
"Anna io non credo di potercela fare.."
"Shh..."
Nella mia mente affluivano pensieri confusi, immagini di luce e di oscurità e la mia testa girava frenetica in cerca di qualcosa, qualcosa che spiegasse il motivo per cui io stavo impazzendo e perdendo il mio essere.
"Perché non mi hai detto delle ali..?"
Anna aveva un tono dolce e materno.
Contrassi la mascella.
"Ognuno ha i suoi segreti.."
La verità è che avevo paura. Paura di essere giudicato debole, di essere messo da parte, di essere guardato con gli occhi di compassione e dolcezza.
"Anna io voglio sapere di Raffaele"
"Bene.." Sussurro più a se stessa "quando.. Quando tu sei caduto.. Il consiglio maggiore degli ambasciatori celesti.. Composto dagli arcangeli e dai maggiori angeli custodi hanno stabilito che non servisse correre un così grave rischio per salvare qualcuno che potesse essere morto, anche perché dopo la seconda grande guerra..sai.." Fece una breve pausa. E io stavo per proferire una domanda ma lei continuò.
"Tutti erano d'accordo, come stabilito.. Tutti tranne Raffaele, sosteneva che tu fossi ancora vivo, che avevi bisogno d'aiuto e che non saresti sopravvissuto molto a lungo.. Michele ha cercato di farlo ragionare ma scappò, è arrivato sulla terra e.."
"Continua"
"E a quanto dicono quei due lì fuori la sua aura vitale si è.. Si è spenta.."
Fermo.
Tutto era fermo. Il mio cuore, i miei sospiri. I miei pensieri.. No quelli no.. Erano così affollati così pieni di risa, di pianti, di urla.. Come quello che ad un tratto la mia gola aveva emesso. Anna mi abbracciò di nuovo e piangeva stavolta.
"Cris potrebbe esserci ancora qualche speranza, tu.. La tua aura si è spenta ma tu sei ancora qui! Magari sta semplicemente diventando debole.. O.."
Apprezzai le sue parole e le sorrisi una volta che mi tranquillizzai.
"Cris adesso tu sei in pericolo.. Sei stato marchiato il tuo odore è molto forte attirerà migliaia di demoni.. Devo portarti al campo.. Li potrai lasciare la tua arma cosicché la tua aura sarà come quella di un qualsiasi Angelo..e potrai mascherarti tra gli umani"
Quelle parole erano così astratte per la mia mente ma annuii.
"Quindi non c'è più niente che possa fare.. Il mio destino vuole che resti qui.."
"Mi dispiace Cris.. Ma io devo proteggerti..non possiamo perdere un altro arcangelo"
Salii in camera e mi distesi pensando strani pensieri e cercando di accettare il fatto che la mia vita era appena finita. Stavolta ne ero sicuro.
Non avevo mai sognato nei cieli..
Era tutto molto sfocato e poco visibile, una figura nera parlava di un cupido. "Si è con lui, ancora stiamo cercando di identificarla padrone.. Ma.."
Era stato un essere simile ai dannati che erano con Anna giù in cucina.
"Non voglio sentire un'altra scusa voglio che uccidiate quell'uccellino.."
D'un tratto tutto cambiò c'era Angelo che volava in alto con le sue ali nere, portava qualcosa tra le mani.. Tutto era luminoso..
Poi finì.
Mi svegliai nel cuore della notte a causa di un flebile suono, proveniva dal telefono quello strano aggeggio che usavano i mortali per comunicare.
Era di Luce, diceva: domani iniziamo! Abbiamo raggiunto un numero pazzesco, e ho deciso di anticipare.. Non vedo l'ora ! A domani angioletto.
Perfetto avevo appena incasinato ancora di più il casino che era la mia non vita.
-Bravo Cris, bell inizio, ci mancava solo Luce-
Cercai di dormire ancora un po'.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 11, 2016 ⏰

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