Capitolo 3

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Ad un certo punto, all'interno dello specchio, si formò un vortice. I loro volti scomparvero e comparve una stanza con un bambino in lacrime nel suo lettino e una donna sdraiata a terra.

Il bambino piangeva, disperato, quasi capisse la situazione. Dietro di lui, la stanza era distrutta e si poteva vedere il cielo scuro puntellato di stelle della notte. Ad un certo punto la porta si aprì. Entrò un ragazzo dall'aria stanca, disperata, con il volto giovane, ma come se fosse invecchiato in un solo colpo. Lily e James lo avrebbero riconosciuto ovunque. Era Siruis. Entrò, e il bambino smise un pò di piangere, vedendolo. Dopo aver dato un rapido sguardo ad Harry si precipitò sulla donna.

"Lily" La sua voce era irriconoscibile. "No, non può essere vero tutto questo. Non potete essere morti. E' tutta colpa mia, colpa mia... se non avessi convinto James di fare il cambio con Peter sareste ancora vivi..." Poi si alzò e prese il Harry tra le braccia

"Mi prenderò cura di te, piccolo malandrino. Nessuno ti farà mai del male, no lo perm—" ad un certo punto una figura fece il suo ingesso e Sirius estrasse la bacchetta, in un modo molto pratico per avere un neonato in braccio.

"Sirius, sono io" Disse il mezzogigante. Hagrid entrò e l'uomo abbasso la bacchetta.

Hagrid aveva gli occhi gonfi, guardò il corpo della giovane e il piccolo "Non posso crederci... non posso crederci che sia vero... i Potter..." si soffiò il naso "Sirius, devo prendere Harry e portarlo al sicuro prima che qualche mangiamorte possa vendicarsi"

A quelle parole Sirus riprese un pò la lucidità "Ma io sono il suo padrino. James e Lily mi hanno nominato suo tutore in caso della loro..." morte, no non riusciva a dire ancora quella parola, ma in compenso guardò la stanza.

"Lo so, ma sono ordini di Silente."

"Hagrid... per favore."

"Mi dispiace, Sirius. Ma Silente ha già mandato una lettera alla sorella di Lily, per avvisarla del suo arrivo." Ed indico il piccolo.

"Non dirai sul serio? Perché proprio a Petunia?" Sirius sapeva che Petunia aveva allontanato la sorella quando lei aveva ricevuto la lettera. Ancora di più quando ci fu quell'incontro con l'allora fidanzato di Petunia e i sui due amici.

"Sono sorpreso anche io, Sirius. Ma Silente dice che è la cosa giusta da fare. Dammi Harry, Sirius. Fidati di Silente... starà benissimo."

Sirius non voleva lasciarlo. Era il suo padrino. Loro si fidavano di lui.

Però doveva fare una cosa. Una cosa che non poteva implicare un bambino. Doveva dare la caccia a Minus, quel viscido topo traditore, colui che aveva portato alla loro morte, doveva prenderlo ed ucciderlo, non gli importava che fine avrebbe fatto. Nel frattempo il bambino si stava addormentato nelle sue braccia. Prese una coperta, lo avvolse e lo diede delicatamente ad Hagrid

"Buona fortuna Harry. Hagrid prendi la mia moto, perderai meno tempo."

Hagrid fece un cenno col capo e sparì. Dopo sentì la moto allontanarsi.

Il ricordo cambiò. Si vide Peter e Sirius.

"Traditore! Come hai potuto! Noi eravamo tuoi amici. Abbiamo condiviso tutto. Come hai potuto tradirli!"

Ma Peter non sembrava turbato.

"Tu hai venduto James e Lily al Signore Oscuro. La pagherai!!" Urlò

"Ma che stai dicendo?"

Sirius era confuso. Ma subito dopo un fascio di luce verde. Si mise al riparo, ma quando tornò allo scoperto non poteva credere hai suoi occhi. Dodici babbani erano stesi a terra morti e c'era pure un dito. Tutto successe veloce, fu accusato della morte di Minus, di aver ucciso quei babbani e di aver rivelato a Lord Voldemort informazioni sui Potter, portando così la loro morte. Tutto finì con un Sirius poco più ventenne pazzo dal dolore, dalla rabbia, spedito ad Azkaban.

Il momento si dissolse e lo specchio mostrò i volti di Lily e James, scioccati, increduli e con le lacrime agli occhi.

Lily era così amareggiata e arrabbiata con Peter. Non solo gli aveva venduti a lui... ma aveva avuto anche la faccia tosta di dare la colpa a Sirius. Che era stato portato ad Azkaban. Sirius, che lei sapeva fin troppo bene, che sarebbe morto piuttosto che mettere in pericolo loro. Harry almeno era vivo, certo... Ma perché Silente voleva mandarlo proprio da sua sorella? Da quando aveva ricevuto la sua lettera per Hogwarts, rivelando che lei fosse una strega, Petunia era diventata un'altra persona. Non era neanche venuta al suo matrimonio con James. Come fa Silente a credere che Petunia accetti volentieri il nipote? Cosa succederà quando a undici anni riceverà la lettera?

James serrava i pugni. Era arrabbiato, deluso. Perché non si era accorto del cambiamento di Peter? Tutte le volte che era stato vicino ad Harry, tutte le avventure che avevano avuto. Dov'era quel ragazzo che come loro si era impegnato per diventare un Animagus per far compagnia a Remus durante le sue trasformazioni durante la luna piena? Come può una persona cambiare così tanto? Da quanto tempo era un servitore di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato?

La moglie, lo guardò, sapeva a cosa stava pensando, e lo fece voltare verso di lei. Non servivano parole per contemplare quello che entrambi avrebbero voluto dire. Parole di conforto o altro. James sciolse i pugni e la abbracciò.

Restarono così per un pò, dando sfogo in silenzio a ciò che avevano appena visto.

"Sono sicuro che Harry sarà un grande mago. Sono sicuro che Minus verrà preso presto e che Sirius troverà Harry lo porterà via da quella casa, se ne prenderà cura e ci sarà anche Remus a placare il suo carattere quando si spingerà oltre... al carattere malandrino intendo." Sorrise debolmente

A queste parole Lily lo guardò con un piccolo sorriso. Tutto sarebbe andato per il verso giusto prima o poi.

Insime||JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora