Lo scontroso

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Pov's Emily

Mi sto incamminando con Aric alla ricerca dei miei genitori.

Ci siamo divisi in coppie e io ho avuto la splendida idea di stare accanto al fratello della mia migliore amica.

Non che sia brutto, ma da piccoli non ci siamo praticamente parlati ed è difficile cominciare un discorso con lui.

Lily mi ha descritto suo fratello un centinaio di volte, ma nemmeno le sue più accurate descrizioni possono competere a ciò che vedo ora.

I suoi occhi marroni scandagliano la parte del bosco che abbiamo scelto, mentre i suoi capelli castani ondeggiano al vento.

«Tua sorella mi ha parlato molto di te» inizio io, spezzando il silenzio.

Lui annuisce soltanto, così io continuo imbarazzata:«É molto carina tua sorella»

«Dovresti conoscerla meglio di me» parla, cercando qualcosa in tasca.

Tira fuori una sigaretta e se l'accende.

«Non si fuma» ribatto subito io, ma lui non dice niente neanche stavolta.

Si ferma e si mette davanti a me, mentre i suoi occhi castani mi incantano.

Aspira un po' di fumo per poi lasciarlo andare che, però, colpisce me facendomi tossire.

«Ti parlerò solo se proverai a fumare per un attimo»

Sgrano gli occhi:«Te lo scordi, io non fumo»

«Allora non ti parlerò per tutto il viaggio» fa per voltarsi, ma io gli metto una mano sulla spalla.

«Va bene, ma solo una volta» che cosa sto facendo?

Mi porge la sigaretta accesa e io la prendo, tremante.

Osservo prima la sigaretta, poi lui.

Lo prego con lo sguardo di no, ma lui mi regala solo un sorriso cattivo.

Con un respiro profondo, la porto alla bocca e aspiro un po' di fumo.

Ne inalo troppo, perché comincio a tossire, allontanandola da me.

Aric ridacchia e si riprende la sigaretta, aspirando un po' di fumo tranquillamente.

«Grazie per l'aiuto, Aric... Io...» tossisco ancora e lui sorride di più «...io sto per morire» prendo dei lunghi respiri, per poi riprendermi.

«Mio fratello uccide te e me» riprendo a camminare, con lui al mio fianco.

«I tuoi genitori lo sanno? Che fumi, intendo»

«No, e vorrei che rimanesse così» mi lancia un'occhiata, mentre io annuisco.

«Nemmeno tua sorella?» lui scuote la testa.

«Lei si fida di te. Dovresti dirglielo» mi prendo una pausa «mi dice sempre che vi confidate tutto»

Senza che me ne renda conto, mi sbatte contro una roccia nelle vicinanze.

Chiudo gli occhi per il dolore e sento una mano premuta in gola.

«Tu non sai un cazzo di me!!» sgrano gli occhi e tento di ribellarmi, invano.

«Hai capito?! Niente!!» stringe ancora di più la mano intorno alla gola, tant'è che mi ritrovo a boccheggiare.

«Aric...» chiudo gli occhi, ma lui non mi ascolta.

«E stammi lontano, so che è stata una tua idea metterci in coppia per imparare a conoscerci meglio» ha gli occhi inniettati di rabbia.

Come ha fatto a diventare così?

Io, lui e un'isolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora