Il corteggiatore

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Pov's Lily

Io e Michael.
Michael e io.
Noi.

Se dovessi cercare qualche emozione che sento in questo momento, non saprei quale sarebbe.

La mia testa è troppo confusa per agire; il mio cuore va troppo veloce per fermarlo.

Il cugino di Emily è di una bellezza incomparabile.

Il sole che è presente in questo momento manda dei bagliori dorati ai suoi capelli biondi.

È snello ed è più alto di me di parecchi centimetri.

Sono sempre stata tanto nana.

Ha dei lineamenti innocenti, ma forti allo stesso tempo, dimostrando quanto è cresciuto.

Non posso far altro che essere imbarazzata e felice allo stesso tempo; insomma, sono con la persona con la quale ho sempre avuto una cotta.

«Allora, Lily. Come va? Non abbiamo più avuto modo di parlare solo noi due»

E forse è meglio così.

Mi impappino sempre quando cerco di parlare con lui.

I suoi occhi verdi presi da suo nonno continuano a guardare il bosco, ma mi regala un dolce sorriso.

«B-beh... b-bene» balbetto, mentre mi prende la mano.

Io sono ancora più rossa, ma ricambio la stretta.

Non si sa mai chi ci potrebbe essere nel bosco.

«E a te? Va tutto bene?» chiedo finalmente.

«Beh, se non fosse per questa situazione, sarei in biblioteca in questo momento» mi fa un occhiolino, mentre io arrossisco.

E io sarei nell'ala di musica.

«Anch'io» sussurro soltanto, abbassando lo sguardo.

«Vedrai che li troveremo, Lily» si prende una pausa «dobbiamo solo avere fede» sussurra dolcemente.

«Non credo di averla» mormoro e lui mi stringe di più la mano.

«Oh sì che ce l'hai. Devi solo tirarla fuori» mi incita Michael.

Com'è dolce.

La sua compagnia mi contagia subito, è una persona molto tranquilla e serena.

È proprio per questo che lo amo.

«E dai, sei sempre stata una che aveva molta speranza. Perché ora non dovrebbe essere la stessa cosa?»

Michael mi mette un braccio intorno alle spalle e mi stringe a sé, lasciandomi un bacio sulla guancia.

Si può sapere dove tira fuori quest'aria da corteggiatore?

E il punto, mi ha detto Isabelle, è che lui non lo sa.

Arrossisco, ma sussurro:«Forse non mi conosci abbastanza, allora» abbasso lo sguardo.

«Beh conosco un'altra cosa di te. Molto importante» si stacca da me, mentre io mi guardo intorno.

Sono quasi sicura che non sappiamo neanche noi dove stiamo andando.

Rivolgo lo sguardo su Michael quando si avvicina di nuovo a me, con qualcosa in mano.

Lo guardo, curiosa e confusa allo stesso tempo.

Solo ora scopro che ha in mano un fiore particolare e che conosco fin troppo bene.

«Lily. Il tuo nome deriva dal latino e significa giglio. Tua madre ha proprio azzeccato come nome dato che le piacevano tanto i fiori» mi porge il fiore «per te»

Io, lui e un'isolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora