꒰ ⛩ ꒱ 4 - L'ALLENAMENTO

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ohh quell'allenamento, quell'. allenamento. ora vi racconto tutto

dopo una normale giornata scolastica, mi stavo preparando per andare all'allenamento prefissato con bokuto. "t/n parliamone tra me e te. COSA CAZZO STAI FACENDO?!", ero in conflitto interiore con me stessa, c'era una parte di me che voleva andare ed un'altra totalmente contraria, a quale avrei dovuto dare ascolto? dopotutto avevo trovato l'atteggiamento del ragazzo molto sgarbato, ma in realtà avevo apprezzato il fatto che lui volesse allenarsi di nuovo dato che comunque mi era piaciuto, non sapevo che scegliere; ma con tutta la confusione in testa, notai che avevo appena finito di vestirmi ed ero pronta, quindi la scelta si prese da sola.

arrivai in palestra e vidi bokuto che mi aspettava lí, dall'alto del suo metro e 85 cm, con i capelli brizzolati che si spettinavano al vento e il riflesso del sole che cadeva nei suoi occhi dorati. lo raggiunsi.
<<HEY T/N! per un attimo pensavo non saresti venuta!>> disse appena mi vide
<<per un attimo ho pensato di non venire guarda>>
<<si, ma ora sei qui! questo è l'importante... almeno lo è per me...>> mi sorrise. di nuovo quel suo fantastico sorriso, morbido e accogliente.
<<vabbè, iniziamo l'allenamento>> dissi per staccare il mio sguardo dal suo viso.

e per la seconda volta, riuscii a giocare al meglio delle mie capacità con bokuto. la nostra chimica era semplicemente perfetta, un bilanciamento equilibrato tra forza, potenza, altezza, postura, posizioni, qualsiasi elemento era al posto giusto, ogni azione sembrava essere stata calcolata al millimetro, ma era tutto naturale.
finimmo l'allenamento, per quanto sembrava tutto semplice con bokuto, comunque mi ritrova sempre grondante di sudore e anche lui. come la scorsa volta ci andammo a cambiare nei rispettivi spogliatoi, più o meno avevamo giocato fino alle 21 quindi il cielo si era fatto più scuro, mi chiedevo perché bokuto non avesse voluto allenarsi verso le 17, ma lo capii poco dopo.

Mi stavo facendo una treccia e quando alzai il volto rimasi più che sorpresa.
<<bene, sei pronta vedo.>>
non riuscivo a parlare, era come se davanti avessi un dio greco. bokuto si era messo un completo nero, camicia bianca, giacca e cravatta, potevo sentire profumo di agrumi, i suoi capelli gli cadevano morbidi sulla fronte, divisi da una riga al centro, che gli incorniciavano gli occhi.
<<b-bokuto, ma come ti sei vestito?->> chiesi perplessa balbettando
<<oh forse mi ero dimenticato di avvisarti della festa in programma in cui ci hanno invitato dei miei amici della nekoma.>>
<<la nekom->> capii tutto.
quella sera anche io avevo una festa a cui mi aveva invitato kenma, l'alzatore della nekoma, il mio migliore amico, quel bastardo a cui avrei dovuto dare più botte da piccolo. kenma odiava le feste e mi sembrava strano che mi avesse invitato ad una, ma ora finalmente avevo capito, lui sapeva tutto su bokuto e sapeva che sarebbe venuto anche lui, avevo sentito già il nome di bokuto ma non per la sua fama, ma perché era stato kenma a parlarmene, dicendo che era un suo amico ma soprattutto del suo fidanzato kuroo.
bokuto era rimasto un po' imbambolato, mi stava porgendo la mano mentre io continuavo noncurante a fare i miei ragionamenti e a imprecare kenma in qualsiasi lingua a me nota.
<<quindi... vuoi venire?>>
non è che avessi scelta, i piani sarebbero stati sempre quelli alla fine e poi non vedevo l'ora di schiaffeggiare kenma.
<<c'è un problema, non posso mica venirci con la tuta->>
<<non ti preoccupare, passiamo da un negozio velocemente e ti compro qualcosa di più adeguato alla serata se preferisci>> propose il ragazzo.
"farebbe questo per me?" non sapevo se accettare ma alla fine dai, paga lui no?
<<va bene, ehm, spero non sia un problema, ti ridarò i soldi appena posso.>> dissi comunque per non sembrare un'approfittatrice.
<<non ti preoccupare t/n. davvero.>> ed eccolo di nuovo, il suo splendido sorriso.
finalmente gli presi la mano e mi accompagnò alla sua macchina con cui andammo a comparare io vestito. gli dissi di portarmi da zara, almeno lì avrei preso qualcosa di semplice, carino e non troppo caro.
entrammo nel negozio, provai alcuni vestiti e magari qualche accessorio ma solo quando fui convinta delle mie scelte mi feci vedere da bokuto.
<<che ne pensi?>> gli chiesi chiamandolo a vedermi.
avevo preso un vestito in velluto blu che arrivava sopra alle ginocchia, scarpe con il tacco nere e una poscette sempre nera in velluto. l'outfit risaltava le mie lunghe gambe affusolate, mi truccai anche in camerino con del mascara, eye-liner, blush rosato e un lucida labbra (non che avessi chissà quanti trucchi con me o mi sarei preparata meglio), decisi anche di lasciare la treccia perché avevo paura che i capelli fossero troppo sporchi ed infine mi spruzzai un po' di profumo alla pesca preso furtivamente da zara.
<<direi che sei perfetta.>> bokuto era rimasto ad osservarmi, e con pura sincerità mi disse questa frase e per la prima volta gli ricambiai anch'io un sorriso sincero, senza vergognarmi.
<<bene allora possiamo andare>> gli dissi per poi rimettermi i miei vestiti.
il ragazzo pagò alla cassa e ci rimettemmo in macchina senza pensare però a dove avrei dovuto cambiarmi. questa fu probabilmente la parte più imbarazzante. dovetti mettermi nei sedili posteriori il più nascosta possibile per indossare i nuovi vestiti, tolsi le etichette e ringraziai bokuto per non essersi girato e per avere una macchina con i vetri oscurati.
mi rimisi davanti e notai il rossore sulle guance del mio autista, ma feci finta di nulla e in un lasso di tempo che mi sembrò di 5 minuti arrivammo alla festa.

Bokuto mi aprí lo sportello e mi prese per mano, accompagnandomi all'interno della palestra della nekoma, dove era stata organizzata la festa. kuroo abbracciò il suo migliore amico e mi salutò amabilmente, né approfittai per chiedergli una cosa di fondamentale importanza
<<kuroo, potresti dirmi dov'è kenma?>>
<<non è voluto venire ovviamente bah, però sai com'è fatto>> sbuffo il ragazzo corvino per poi tornare in pista a ballare.
"KENMA KOZUME AA BASTARDO MALEDETTO DI UN GATTACCIO SE TI PRENDO TI FACCIO AL FORNO CON LE PATATE, SALSICCE, OLIVE E SPEZIE"
mi girai verso bokuto e notai che mi stava osservando.
<<sei... davvero bellissima>> mi disse
<<e anche tu non sei da meno eh>> gli risposi ridendo
rimanemmo un po' in silenzio, entrambi non sapevamo che dire, bokuto andò anche a prendermi da bere.
"conosco questo ragazzo da quanto? due giorni? e già mi chiede di uscire insieme, sembriamo una coppietta. ma allo stesso tempo è così c-.. nah cosa dico è proprio un figo. AAAHH odio i ragazzi."
finiti i nostri bicchieri di mojito, non avrei proprio saputo come impiegare il tempo, non andavo a molte feste, non che non mi piacessero, ma non avevo mai un accompagnatore e ora che lo avevo non sapevo che fare. venni distratta dai miei pensieri da una domanda:

<<balliamo insieme?>>

spazio autrice:
novvabbeincredibile mi sto facendo viva😭😭 non so quanti di voi cagheranno ancora questa storia ma voleva ringraziarvi per le 900 + letture. non vi prometto niente però vorrei scrivere più spesso soo ci vediamo al prossimo capitolo :D 💃🏻💃🏻

𝐘𝐎𝐔 𝐊𝐍𝐄𝐖 ^ 𝙱𝙾𝙺𝚄𝚃𝙾 𝚇 𝚁𝙴𝙰𝙳𝙴𝚁 🗣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora