꒰ 🫐 ꒱ 5 - iL BALLO

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beh ragazzi cosa avrei dovuto rispondergli? accettai.

Devo ammettere che Bokuto era un fantastico ballerino. mi divertii a ballare con lui, accompagnata dalle note di "Dancing Queen", è una canzone movimentata e non il solito lento triste.
eravamo molto coordinati e tra giravolte e avvitamenti, alla fine mi ritrovai a sfiorare il suo naso contro il mio. era così vicino che potevo sentire i suoi respiri scandire quei secondi.

bokuto si avvicinò.

<<COSA CREDI DI FARE SCUSA?>> gli urlai. tutti i partecipanti della festa si girarono verso di noi.
"posso dire che lo sapevo?"
gli occhi puntati su di me mi infastidivano ma non avevo notato lo sguardo degli unici occhi a cui in quel momento interessavo davvero.
decisi di correre e uscire dalla palestra, ma bokuto mi seguì.

<<mi spiace, davvero tantissimo, ero colto dal momento e non ho ragionato sul fatto che ci conosciamo da troppo poco e tu probabilmente mi odi>> mi disse
potevo notare il serio dispiace in lui.
<<io vado via.>> risposi freddamente.
<<permettimi almeno di accompagnarti, mi sentirei ancora più in colpa a lasciarti andare da sola nel bel mezzo della notte, a piedi, al freddo e al gelo>>
non sapete quanto mi scocciava riconoscere che quella era la dura realtà e che sarei dovuta restare nel più imbarazzante silenzio in macchina con lui.

arrivammo finalmente a casa mia.
<<grazie>> gli dissi senza nemmeno aspettare che lui facesse tutte quelle solite premure da galantuomo, aprendomi lo sportello eccetera eccetera.
<<perdon->>
<<ti prego non fiatare. ci vediamo domani alle 16 per il solito allenamento.>> lo fermai prima che riuscisse a rifilarmi un'altra serie di inutili scuse ed entrai in casa.

salutai i miei genitori e salii in camera mia, buttandomi subito sul materasso.
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA" avevo una così tanta voglia di urlare e di sfogarmi che lo feci nella mia mente, poi iniziai a rotolarmi tra le lenzuola e nel frattempo pensavo a come fosse andata questa serata: "di merda".
"sapevo che qualcosa sarebbe andato storto, me lo sentivo" sbuffai, "ma allora perché gli ho chiesto di venire comunque all'allenamento domani?", come se non sapessi la risposta e tra poco la scoprirete anche voi.
andai a dormire, sperando in una giornata migliore.

mi stiracchiai le braccia e scesi per fare colazione e poi per prepararmi, quel giorno ero stranamente puntuale e arrivai persino in anticipo a scuola.

<<hey, tu devi essere t/n giusto?>> mi chiede un alto ragazzo con capelli mori, appena arrivata al cancello della fukurodani.
"oddio lui è l'amico di Bokuto AA è un figo jsks"
<<ehm si sono io>> risposi
<<oh bene, allora puoi sfogarti con me>>
"che cazzo sta dicendo-"
notando la mia faccia perplessa il ragazzo aggiunse: <<puoi metterti ad insultare Bokuto riguardo quello che è successo ieri sera>>
"aHH ti pareva, ma è l'ultimo argomento di cui vorrei parlare"
<<lascia stare, non posso fissarmi troppo su queste cose>>. per quanto la mia frase fosse solo per evitare di toccare quella questione, in realtà era vera, non avrei dovuto pensarci troppo contando che nel pomeriggio avrei anche avuto gli allenamenti con Bokuto.
<<senti in realtà non riesco a relazionarmi bene con gli altri, ma se vuoi diminuire l'imbarazzo con Bokuto potrei venire anch'io agli allenamenti con voi>> propose akaashi
senza pensarci nemmeno risposi di sì e ci salutammo per poi rivederci poco dopo.
a scuola andò tutto come al solito, in classe non ero ancora riuscita a farmi molti amici, ma non che mi interessasse più di tanto farmeli.
pranzai da sola su una panchina nel giardino interno, mangiando un panino con salmone affumicato e insalata e riflettendo sull'esistenza. ( t/n passione filosofo )
aspettai che arrivassero le 16 e andai in palestra, e lí c'erano akaashi e bokuto.
<<ciao t/n>> mi dissero contemporaneamente, ma bokuto aveva un tono diverso, più spento.
mi andai a cambiare e iniziammo gli allenamenti.
la stessa routine si ripetè per un mese, con il passare dei giorni io e Akaashi eravamo diventati amici ma tra me e Bokuto c'era ancora della distanza, ma gli allenamenti filavano sempre liscio: completo silenzio, azioni perfette, un trio indistruttibile e con akaashi come alzatore riuscii a migliorare anche in ricezione.

<<come stai t/c chan?>> mi chiese bokuto appena arrivata ad un altro dei nostri soliti allenamenti.
<<bene, grazie>> gli risposi e notai che mancava akaashi all'appello
<<bokuto ma akaashi? non viene oggi?>> chiesi con un tono preoccupato
<<no, ha l'influenza e mi ha detto che si scusa>> disse il ragazzo
"che carino, si è anche scusato, akaashi è fantastico"
<<okay allora oggi ci alleneremo solo noi due>> conclusi io.

"PALMI AVVOLTI ATTORNO ALLA PALLA, GAMBE PIEGATE, ORA PIEGA ANCHE LE BRACCI E SALTA"
bokuto prese la palla perfettamente ( come non poteva dopo il mio lancio perfetto? modestamente ), e la schiacciò a terra oltre la rete, spaccando il silenzio all'interno della palestra.
<<PERFETTO>> urlammo insieme io e bokuto, senza che mi accorgessi di averlo fatto ad alta voce
<<mi ricorda la nostra prima azione, non pensi?>>
<<vero bokuto, è stato fantastico come quella volta>>
ormai erano passati parecchi mesi, ma nelle nostre menti era ancora impresso il ricordo di quel momento, siamo a dicembre adesso e si sta man mano avvicinando il natale e il freddo, motivo per cui ci alleniamo nella palestra interna.
ero davvero felice di fare pallavolo... e di farla con bokuto.
<<hey t/n, io, akaashi e degli altri nostri amici, kenma e kuroo dovresti conoscerli, organizziamo una serata tra di noi a casa mia per la vigilia, ti andrebbe di venire?>>
non risposi.
<<senti so cosa è successo l'ultima volta che sei venuta ad una "festa" con me però->>
<<va bene verrò>> gli dissi sorridendo
"non posso fissarmi troppo su quella faccenda e alla fine penso che io e bokuto siamo diventati... amici ?"
<<OTTIMO.. ehm ottimo>> disse imbarazzato bokuto
<<vuoi che ti accompagni a casa?>> aggiunse dopo
<<certo.. però anche tu sei a piedi bokuto->>
<<e quindi? facciamo una passeggiata>> disse porgendomi la mano.
rividi lo stesso momento della festa, sempre lui che mi sorrideva e riusciva a farmi sprofondare nella dolcezza dei suoi occhi color miele.
gli presi la mano, <<andiamo>> dissi.
la sua mano era molto più grande rispetto alla mia, ma era calda ed è proprio quello che ci vuole durante le giornate fredde come quella, so che andare mano nella mano è troppo confidenziale e da persone che sono qualcosa più di amici, ma non mi interessava perché riusciva a farmi sentire bene. a volte il suo viso si rivolgeva verso il basso, verso di me, e semplicemente sorrideva guardandomi, e in quei momenti non so se le mie guance arrossissero per il freddo o per colpa sua.
eravamo quasi a casa mia e un po' mi dispiacque doverlo lasciare. poco prima di svoltare l'angolo per la strada dove abito spostai il mio sguardo verso di lui e il mio volto venne sfiorato da un fiocco di neve,
mi alzai in punta di piedi e delicatamente, come si era poggiato su di me il fiocco, le mie labbra sfiorarono la guancia di bokuto.
<<grazie>> gli dissi, ed andai ad aprire la porta di casa mia.
lui era rimasto lì, potrei dire congelato dal mio gesto, ma riuscii ad intravedere un sorriso da ebete stampato sulla sua faccia.

sapevo benissimo perché non avrei voluto interrompere gli allenamenti con lui, l'avevo capito da parecchio tempo ma non volevo ammetterlo:

"mi piace bokuto."

sbattei la porta e mi ci appoggiai ( che mossa molto plateale ), "l'ho ammesso.. AA a i u t o, nah dai tra un po' non ci crederò più nemmeno io, vero?".
però sorridevo, ero così felice che nessuno sarebbe stato convinto della mia affermazione, mi piaceva bokuto e questo credo lo abbiate capito anche voi.

spazio autrice:
ciao miei cari, datemi un attimo per sclerare. OKAY CI SONO SJSKS,, sono molto proud di questo capitolo, non molto rispetto a come l'ho scritto ma a come si è svolta la trama, sappiate che amo i cliché. sono anche contenta di essere riuscita a pubblicarlo.
ci vediamo al prossimo😩

𝐘𝐎𝐔 𝐊𝐍𝐄𝐖 ^ 𝙱𝙾𝙺𝚄𝚃𝙾 𝚇 𝚁𝙴𝙰𝙳𝙴𝚁 🗣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora