La missione finora stava andando bene. Carrie, un agente che mi suggeriva cosa dire dal microfono nell'orecchio,non aveva sbagliato un colpo. Facevo tutto quello che mi suggeriva :entrare nell'hotel, attirare l'attenzione del bersaglio fingendomi una minorenne in cerca della sua amica,ed in poco tempo quell'uomo mi stava già conducendo nella sua camera.Un vecchio grasso, basso e viscido, pieno di soldi. Non avevo nemmeno capito il nome, tanto ero concentrata a ricevere gli ordini dal microfono all'orecchio.
Uno schifoso pedofilo. Solo che io non ero una minorenne e lui sarebbe finito in grossi guai.
Finalmente.Adesso eravamo ad un passo dalla porta della camera e lui già armeggiava con la lampo dei pantaloni. Che viscido maiale.
Dopo avermi aperto e fatto entrare per prima, proprio in quell'attimo mi venne una certa paura. Fino ad ora ero sicura di ogni mia mossa. Ma ora le gambe cominciavano a tremarmi.
E se gli agenti non entrassero in tempo per salvarmi?
Sento la porta chiudersi con uno scatto. Ha chiuso a chiave.
Deglutisco.
Lo vedo avvicinarsi a me sorridendo come una iena spelacchiata, il membro in mano mentre io indietreggio schifata.
Potrei vomitare se osa toccarmi.
Sta per dire qualcosa quando sento un tonfo.
Jake.
Jake è il primo a fare irruzione nella stanza. Si fionda su di me per accertarsi che stia bene, mentre gli altri agenti corrono ad arrestare quell'essere immondo di fronte a me, col pene ancora in mano.
Jake: Va tutto bene, sono qui, ti ha fatto qualcosa? Stai bene?
Ho il respiro affannato per la tensione che si affievolisce piano piano.
Jake:Dimmi solo se ti ha toccato e gli taglierò le mani prima di cavargli gli occhi.
Vittoria:Sto bene Jake, grazie per essere arrivato in tempo.
Jake mi da un bacio leggero sui capelli.
Jake:Sei stata bravissima Vittoria.Vieni, ti porto via da qui, hai bisogno di dormire.
***
Qualche giorno dopo sto andando da Jake per il mio stancante allenamento giornaliero, di cui farei volentieri a meno .
Lo sento parlare al telefono.
Più che parlare sta urlando."No, non lo farò. Mi licenzi pure se vuole."
Riaggancia e mi guarda.
Il suo sguardo è glaciale.Vittoria :Ehm... Tutto bene?
Jake:No, non sto bene. Vieni, usciamo da qui. Ho bisogno d'aria.
Prende una valigetta nera dalla stanza e ci dirigiamo verso il tetto. Il tetto? Che vuole fare?
" Oggi proviamo una cosa nuova, vieni."
Basta che non abbia intenzione di provare a volare...
Jake :Non capiscono che siamo persone, non macchine.
Vittoria:Quelli del Bureau dici?
Jake:Sì. Non gli entra in testa che anche noi abbiamo dei sentimenti.
Vittoria :Tu dei sentimenti???
Ops. L'ho detto ad alta voce.
Jake:Già, anche io. Chi l'avrebbe detto eh?
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La Santa Muerte capitolo 2:le origini
FanficDove tutto è iniziato...Vittoria di giorno è un avvocato ma di notte lavora per Maccini:ruba, mente ed uccide...Ma cosa si nasconde nel suo passato per averla resa la Santa Muerte?Chi le ha insegnato tutto ciò che sa?Ecco qui la seconda parte delle...