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•una strana sensazione•

Mi sono svegliata con la musica nelle orecchie... la miglior sensazione di sempre... ma appena apro gli occhi noto di non essere a casa mia.. ma dove mi trovo?
Bastano 3 secondi per rendermi conto di essere ancora a questa maledetta festa....oh no! Cavolo mi sono addormentata qui.. che vergogna...
Oddio!
I miei genitori mi ammazzeranno
Che faccio ? Calma Carlotta calmati e non agitarti
Ispira ed espira
Ispira ed espira
Non c'è tempo!
Qui non c'è più nessuno, a parte qualche ragazzo e una ragazza che sta vomitando come se non ci fosse un domani, aspettate ma... È SOFIA!
<< o mio dio Sofia stai bene?>>
Le domando mentre le sistemo i capelli all'indietro per non farli sporcare, anche se mi sa che è troppo tardi... che schifo...
<< sisi, tutto apposto è solo un dopo sbronza, vedrai che tra qualche ora sarò come nuova >>
Mi dice mentre si alza da terra e inizia a raccogliere le sue cose
<< va meglio?>>
Le domando, dato che vedo che è in procinto di andarsene
<< sisi torniamo a casa dai>>
Per un attimo mi ero quasi dimenticata... I MIEI GENITORI !
torniamo a casa con un taxi di passaggio, Sofia mi saluta e si scusa per tutto
Non doveva andare a finire così!
Ecco perché non esco mai.

Sono fuori a casa mia da un quarto d'ora con la paura di suonare il campanello
Insomma Carlotta, cosa potranno mai farti alla fine sei sua figlia...
Rifletto tra me e me
Adesso entro.
Appena entrata la prima cosa che vedo sono mia madre e mio padre messi nella stessa identica posizione: appoggiati solo su un piede e l'altro lo picchiettano a terra.,
Classico .
<< mamma-papà, posso spiegare.. non è come credete.. i-io sono andata a mangiare a casa di Sofia e ci siamo addormentate,
<< Carlotta non ti conviene parlare in questo momento.. siamo al quanto inorriditi da ciò che è accaduto .. hai solo 16 anni e se già una delusione per la tua famiglia, io e tua madre....

Mio padre sta continuando a parlare ma ormai sento tutto ovattato.... non credo di sentirmi bene..
<< FILA IN CAMERA TUA !>>
Questo lo sento chiaro e forte perché è l'unica cosa che voglio fare in questo momento.
Inizio a correre fino alla porta della mia camera, sbatto la porta e la chiudo a chiave... vengo sommersa da singhiozzi e un dolore fortissimo al petto
Mi siedo al piano forte elettronico, attacco le cuffie in modo tale da poter sentire solo, ed esclusivamente io ciò che faccio.
Inizio a suonare "fly di Ludovico Einaudi"
Affogo il mio dolore nella musica, è in mezzo ai tasti che trovo sicurezza e conforto,
Sapevo di non andare a genio alla mia famiglia ma.. sentire uscire quelle parole dalla bocca di mio padre ha suscitato in me sensazioni strane, orrende direi.
Continuo a suonare e le mie lacrime sbattono contro i tasti che sembrano quasi assorbirle, siamo diventati una cosa sola, ci siamo solo io e la melodia che mi rimbomba nelle orecchie, inizia a fischiarmi la testa talmente tanto forte che mi sembra mi stia per esplodere..

la musica è la mia medicina.

Qualche ora dopo

sono chiusa in camera mia ormai da un po' e a me sembrano essere passati solo 5minuti.. adoro stare sola, nessuno che mi dice cosa devo fare o cosa no, nessuno che mi giudica o che mi infastidisce.
Silenzio... completo silenzio e un buon libro ecco la pace assoluta..
Driiin - driiiin - driiin - driiin
Come non detto, chiunque sia a chiamarmi giuro che non la passerà liscia ad aver interrotto la mia pace
"Sofia"
Non mi va di risponderle, sentire la sua voce mi farebbe riprovare le sensazioni orribili di prima...

Chiudo la chiamata e torno al mio silenzio

Ci sono solo io.


🎧: Fly - Ludovico Einaudi

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