•misteri e paure•
È già passato qualche giorno dalla "litigata" con Sofia e io mi sono resa conto che lei non ha colpe...ero troppo presa dalla rabbia che mi avevano recato i miei genitori per poter pensare lucidamente, anche io mi sono addormentata, quindi l'errore è anche mio... mi sento così incolpa... adesso la chiamo per scusarmi.
Squilla a vuoto...
È strano di solito risponde subito
Continuo a chiamarla ma non risponde.
Evidentemente ci sarà rimasta male...mi dispiace così tanto, andrò a casa sua a scusarmi di persona, è la cosa più giusta da fare.
<<MAMMA STO USCENDO>>
Mi chiudo la porta di casa alle spalle e inizio ad incamminarmi verso la fermata del pullman.
Mentre sono dentro l'autobus, infilo le cuffiette che ormai sono cucite alle mie orecchie, guardo fuori dal finestrino... ha incominciato a piovere, adoro la pioggia e come se le gocce d'acqua tutte insieme creassero una grande orchestra meravigliosa, perciò decido di mettere la musica a volume abbastanza basso da poter sentire il rumore dell'orchesta fatta di acqua.
Ascolto : Fix you dei "Coldplay"15/20 minuti dopo
Sono arrivata sotto casa di Sofia... spero sia quella giusta e che non mi sia confusa con una delle tante che ha cambiato.
Busso e la "madre" di Sofia mi apre subito
<< buona sera signora>>
La chiamo così perché non mi ricordo il nome
<< buona sera cara,
hai bisogno di qualcosa ?>>
Mi chiede con in braccio un bambino che potrà avere 1/2 anni massimo, e un neonato che non smette di piangere.
<<si in realtà, volevo sapere se Sofia fosse in casa >>
è molto indaffarata nel far smettere di strillare il bambino e non so se mi stia ascoltando
<<certo, adesso vado a chiamarla >>
Si gira e va verso una stanza.. nel frattempo rimango sul soglio della porta senza sapere che fare...che imbarazzo.. inizio a pensare come potrei scusarmi nel modo migliore..
E intanto vedo la signora avvicinarsi alla porta.
<<Sofia non è in casa e non me ne ero resa conto.. mi dispiace cara per averti fatto perdere tempo>>
<<non importa, sa dove potrebbe essere ?>>
Le chiedo delusa
<< no, mi dispiace >>
<<va bene, grazie lo stesso e buona serata >>
Chiude la porta e la mia mente è completamente vuota...dove potrebbe mai essere ....?
non ne ho proprio idea, riproverò a chiamarla più tardi magari adesso è impegnata ..
dato che sono già fuori casa decido di approfittarne per andare a quel bar "Las Vegas" a prendere qualcosa da bere.20/30 minuti dopo
Sono al bar seduta al solito tavolo, oggi c'è un sacco di gente, il che mi rende abbastanza nervosa perciò mi sbrigo a finire il mio caffè latte, per poter andarmene il prima possibile .
<<hey>>
..mi dice il barista del bar
<<ciao, va tutto bene?>>
... ma che vuole questo qua mo?
<< emm.. ci conosciamo?>>
<< no, in realtà solo di vista, ma non è questo il punto.
ho notato che sei diventata tutta rossa in faccia e mi stavo preoccupando .. fa troppo caldo ? Vuoi che abbasso i riscaldamenti?>>
Non so se reputare questo gesto " premuroso" o "inquietante "
Fatto sta che cerco di risponderli non troppo male, in fondo mi piace questo bar e mi dispiacerebbe litigare, per i miei modi bruschi proprio con il barman.,
<< sisi , tutto bene. Mi da solo fastidio quando c'è troppa gente attorno a me, ma tranquillo, non fa niente>>
C'è lo fatta, spero di essere stata "cortese"
<< ah ho capito, se ti posso consigliare... se non ti piace stare in mezzo a tanta gente non venire mai a quest'orario, ti conviene venire più tardi, il bar si svuota e c'è molta più tranquillità >>
<<grazie .. adesso devo andare >>
Prendo le mie cose, pago ed esco senza neanche salutare ... è inutile non riesco ad essere gentile per più di 5 minuti.Qualche ora dopo
Sono tornata a casa da un po' , penso sia arrivato il momento di richiamare Sofia, sicuramente sarà tornata.. almeno lo spero.
Continua a squillare a vuoto..
mi sta facendo veramente preoccupare.🎧: Fix you -Coldplay
STAI LEGGENDO
~Lost~
ChickLitSei quello che sembri, sembri quello che vuoi far sembrare tu sia. --- Questa storia parla di una ragazza persa nel suo mondo in bianco e nero proprio come il pianoforte. Carlotta in mezzo ai tasti e alla musica si sente protetta come se riuscisse...