Capitolo 2 - Anna

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Wendy aveva una migliore amica: Anna. Il suo punto di riferimento, la sua guida, l'unica persona che le era sempre stata accanto da quando ne avesse memoria.

Anna era anche sua cugina, e forse, è stato proprio il grado di parentela a rendere così semplice il rapporto tra le due. La ragazza era un paio d'anni più grande della nostra protagonista e per questo, Wendy la considerava anche una sorella maggiore, o meglio, una seconda mamma.

Nonostante vivessero in due regioni diverse, distanti circa quattro ore l'una dall'altra, da quando Wendy aveva 14 anni, e finalmente i suoi genitori si fidavano abbastanza da farla uscire da sola, ogni anno le ragazze si incontravano sia per i relativi compleanni che per trascorrere le vacanze di Natale insieme. Era diventata ormai un abitudine.

Le due erano sempre state inseparabili, fin da bambine. Ed erano la fotocopia l'una dell'altra, sia fisicamente che caratterialmente, tanto che a volte si pensava addirittura fossero gemelle. La loro complicità era unica: spesso e volentieri capitava che si finissero le frasi a vicenda, o che si mandassero i meme su instagram allo stesso momento. 

Non potevi vederne una senza l'altra al suo fianco, era quasi impossibile. Da quando, poi, Wendy si trasferì a Milano, i loro incontri diventarono sempre più frequenti, essendo entrambe nella stessa università. Purtroppo, però, erano in residenze diverse.

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Arrivò il giorno della festa di compleanno, e Wendy era decisa a non lasciare che i suoi vecchi problemi interferissero con uno dei giorni più importanti di Kate.

Si era dovuta svegliare molto presto, anche se in realtà aveva dormito poco o niente. Era troppo agitata. Sapeva che Lui e Adam ci sarebbero sicuramente stati, essendo nella compagnia della festeggiata. Decise, quindi, di comportarsi nell'unico modo che conosceva: li avrebbe completamente ignorati.

Si... avrebbe fatto così.

Prese il treno da Milano a Verona, ma non era da sola: anche Anna era stata invitata al diciottesimo, in quanto anche lei faceva parte della compagnia di Kate, e le due, avevano la fortuna di abitare l'una di fronte all'altra.

Stranamente il treno non fu in ritardo quella volta, anzi, arrivò a Verona Porta Nuova addirittura con cinque minuti di anticipo. Le ragazze erano felicemente sorprese, ma la giornata era ancora lunga e aveva in serbo tante novità per la nostra protagonista.

Arrivate a casa di Anna, questa doveva finire un lavoro importante con il computer, allora Wendy decise di mettersi a studiare per l'esame che avrebbe avuto di lì a poco. Non appena aprì il libro, ricevette una chiamata: era Kate.

Wendy rispose al telefono, ma aveva l'abitudine di non parlare mai per prima, quindi attese che qualcuno dall'altra parte iniziasse la conversazione.

"Pronto, Wendy?"

"Hei Kate...dimmi tutto"

"Siete arrivate?"

"Si si, abbiamo appena messo giù le valige"

"Non è che potreste venire a darmi una mano con i preparativi?" domandò la festeggiata.

"Volentieri! Vengo solo io però, perché Anna sta finendo un lavoro importante. Se riesce ci raggiungerà dopo"

"Perfetto...ti aspetto allora" e Kate riagganciò.

Wendy richiuse il libro con un sospiro, sapendo benissimo che difficilmente lo avrebbe riaperto. Mise il cappotto, i suoi adorati anfibi e uscì di casa.

Attraversò la strada e bussò alla porta di Kate. Sentì una voce maschile avvicinarsi, pronunciando parole indefinite e in quel momento pregò tutti i santi che non si trattasse di Lui. Non doveva essere lì, non così presto. Se avesse partecipato ai preparativi, il piano di Wendy di ignorarlo sarebbe completamente andato in fumo, e non poteva permetterlo.

Il cuore della giovane stava battendo all'impazzata, tanto che credeva che prima o poi le sarebbe uscita dal petto, e intanto la voce maschile si faceva sempre più vicina.

Ad un tratto, la porta si aprì.





#spazioautrice

Hei. Eccomi con un nuovo capitolo! Chissà chi ci sarà alla porta....secondo voi?

WendyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora