Capitolo 3 - Brandon

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La porta si aprì, e dietro apparve la figura di un ragazzo. Wendy non aveva idea di chi fosse.

Era giovane, probabilmente avranno avuto la stessa età, ed era leggermente più alto di lei. Ma la cosa che la colpì maggiormente fu il suo viso: aveva dei lineamenti così morbidi e un'espressione così gentile...sembrava proprio un bambino.

"Cercavi qualcuno?" domandò il ragazzosenzanome, dato che Wendy, ancora troppo impegnata a fissarlo, non aveva aperto bocca.

"Ehm..in realtà sono venuta per aiutare Kate" rispose imbarazzata lei.

"Ah, va bene" il giovane le fece segno di entrare.

"Di molte parole, dicevano" pensò la ragazza.

La casa della cugina era proprio come se la ricordava, non era cambiata di una virgola. L'unica differenza era che al posto del pavimento c'erano una miriade di palloncini, gonfi e non, e così tante pentole in giro che non bastavano i fornelli. Per non parlare della ragazza con i capelli arruffati e in pigiama che girava per il soggiorno, urlando e mettendosi le mani in faccia per la disperazione.

"Non sarà mai tutto pronto prima dell'arrivo degli invitati, non ce la faremo mai" continuava a piagnucolare.

"Kate, c'è qualcuno per te" disse il ragazzosenzanome, per poi sparire in una delle stanze.

"Wow...sempre più simpatico"

"Hei.." salutò a bassa voce Wendy. Non che fosse una ragazza timida, anzi, ma si sentiva leggermente a disagio in quella situazione.

"Oh mio Dio, finalmente sei qui! Sto per avere una crisi isterica! Gli invitati arriveranno tra meno di cinque ore, non ce la faremo mai a finire di cucinare tutto, mettere le decorazioni e a vestirci prima delle 19. Adesso piango!"

"Eppure al telefono sembrava così tranquilla...rip"

"Prima cosa: respira. Se ti fai prendere dal panico non andremo da nessuna parte. Adesso ti calmi, e insieme vedi che ce la facciamo a sistemare tutto. Stai tranquilla okay?"

Wendy cercò di tranquillizzare la festeggiata. Anche lei era così nervosa al suo diciottesimo e capiva benissimo come si potesse sentire, ma il segreto in questi casi, è proprio non lasciarsi prendere dal panico perché poi, è finita veramente.

In fondo, la ragazza si guardò intorno, non erano poi così tante le cose da fare: per quanto riguarda il cibo le due cugine avrebbero dovuto solo rollare gli involtini primavera, ma al resto ci avrebbero pensato la zia e la sorella di Kate.

Rimaneva soltanto l'aspetto delle decorazioni. Per fortuna Wendy negli anni aveva maturato un'esperienza unica nel gonfiare i palloncini, quindi si occupò di quelli, mentre la festeggiata pensava a come addobbare il soggiorno. Nel frattempo, misero un po' di musica per rallegrare l'atmosfera.

"Kate ma, chi è quel ragazzo che mi ha aperto la porta?" domandò curiosa Wendy

"Brandon"

"E..?"

"E...cosa?" purtroppo Kate era molto lenta nel capire le cose

"Ma chi è Brandon?"

"Un mio lontano parente, o qualcosa del genere. È venuto a stare da noi circa un anno fa."

"Ah, non lo sapevo. Ma adesso dov'è? Non ha intenzione di aiutarci con i preparativi, scusa?"

"Guarda, lasciamo perdere. Passa tutto il suo tempo a dormire e a giocare con il telefono" rispose rassegnata la cugina.

"Quanti anni ha?"

"Quasi 20"

"Senti" iniziò con voce ferma Wendy. Questi atteggiamenti la facevano proprio innervosire. "Vai a chiamarlo che ci serve qualcuno che ci aiuti ad appendere questi palloncini"

"Ma ti pare che stiamo tutti qui a lavorare e quello sta sdraiato da qualche parte a fare un bel niente?" pensò.

Brandon si presentò in soggiorno con una faccia tra l'annoiata e l'assonnata, ma aveva stampato sulle labbra un sorrisetto quasi divertito.

"Kate dice che tu hai detto che vi devo aiutare" sembrava quasi una presa in giro.

"Beh, sai com'è...stiamo organizzando un diciottesimo. Adesso non so che legame abbia tu con la nostra famiglia, e nemmeno mi importa, ma dato che sei qui, un aiuto potresti anche darlo al posto di stare attaccato al telefono" rispose un po' infastidita la ragazza.

"Ma chi si crede di essere?" si domandò.

"Okay" il ragazzo fece spallucce, salì su una sedia e iniziò ad attaccare i palloncini con la scritta "BIRTHDAY".

"Sai" Kate, che aveva assistito a tutta la scena, si avvicinò a Wendy, "di solito quando gli si chiede di fare qualcosa fa sempre storie prima. Non so come tu sia riuscita a convincerlo così velocemente ma dovrai svelarmi il tuo segreto"

"Sarà stato il mio sguardo minaccioso" le due si guardarono e scoppiarono a ridere.

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Erano le 17.30 ed era praticamente tutto pronto. Le ragazze dovevano solo prepararsi per la festa. Wendy tornò a casa di Anna per lavarsi, cambiarsi e vestirsi. Aveva optato per un outfit molto semplice, essendo una festa molto intima in casa: una maglia elegante nera con le spalle scoperte, dei jeans bianchi e i suoi amati anfibi. Inizialmente voleva mettere i tacchi, ma sapeva che non avrebbe resistito più di un'ora con quelli, quindi preferì restare comoda.

Anche Anna aveva un outfit molto semplice: dei jeans e un maglione. Nessuna delle due si preoccupava molto di essere vestita bene: era il compleanno di Kate, e lei doveva essere al centro dell'attenzione.

Le ragazze si truccarono leggermente, misero il cappotto e uscirono. Arrivarono a casa di Kate e già si sentivano delle voci dall'interno. Bussarono alla porta, che si aprì, lasciando vedere chi fosse già presente in soggiorno.

Fu lì che Wendy Lo vide e Lui vide lei. 

I loro occhi si incrociarono e i ricordi riaffiorarono.














#spazioautrice

Ciao a tutti! Come state? Spero bene! Eccomi con un nuovo capitolo....chissà cosa sarà successo tra Wendy e Lui?!

Alla prossima!

WendyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora