Capitolo 5

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-Dovresti provare a dormire un altro po'- disse Will dopo che i due si erano staccati, e poi uscí dalla stanza. Fece ritorno un paio di minuti dopo con una felpa grigia tra le mani. -Visto che la tua maglia è zuppa, mettiti questa- disse il biondo porgendo l'indumento. Era una felpa piuttosto larga, soprattutto per il corpicino di Nico, era di un grigio un po' più chiaro rispetto ai pantaloni con su scritto "Sunny Vibes", in un arancione sbiadito. Il moro se la infilò e si sentì un pochino più a suo agio nell'avere finalmente qualcosa addosso che lo "proteggeva" dallo sguardo del figlio di Apollo, uno sguardo che gli infuocava la pelle. -Allora buona notte di nuovo Nico- -Buona notte Will-. La mattina dopo il figlio di Ade fu nuovamente svegliato dai raggi solari che gli penetravano gli occhi. Era riuscito a riprendere sonno e indossando la felpa di Will gli era sembrato di averlo vicino. Il dolce odore di crema solare e vaniglia, che sentiva ogni volta che il biondo si avvicinava, gli inondava le narici. Era mattino inoltarto e sul suo comodino c'era un vassoio con dei biscotti, del latte e un bigliettino con su scritto "Dormivi tranquillo e non ho potuto svegliarti, mangia e prendi le vitamine. Will", Un leggero sorriso si fece spazio sul volto di Nico. Gustó la sua colazione e prese le vitamine. A portargli il pranzo fu un altro fratello di Will, Angel. Il ragazzo era molto simile al fratello ma li si distingueva benissimo.

-Will? Sapevo che aveva il turno oggi a pranzo- chiese Nico ad Angel che era rimasto lì per tenergli compagnia. Anche se Nico aveva capito che se qualcuno all'infuori di Will gli teneva compagnia mentre magiava, era stato proprio Will stesso a mandarlo per controllare il figlio di Ade. -Si infatti lo aveva ma era esausto, è stato tutta la notte sveglio fuori dalla tua stanza per controllare che dormissi, quindi l'ho sostituito per farlo riposare, verrà più tardi- spiegó Angel. Il moro restó piacevolmente sorpreso della cosa. Will aveva passato la notte in bianco per assicurarsi che non sarebbe stato lui a passarcela. Il figlio di Apollo poi se ne andò lasciando riposare Nico fino all'ora di cena. A svegliarlo fu proprio la sua chioma bionda preferita con tanto di sorriso smagliante. -Ehi Principe delle Tenebre ti ho portato da mangiare- annunciò il biondo entrando, -Solace che avevamo detto riguardo i nomignoli?- lo riprese Nico, ma Will lo ignorò e gli si accomodò di fianco. -Sei riuscito a dormire?- chiese poi il figlio di Apollo, -Si a differenza tua- rispose il moro, -Di che parli?- chiese il dottorino con tono innocente, -Angel mi ha detto della tua nottata in bianco per controllarmi- spiegó in tono serio Nico. Dallo sguardo che poi gli rivolse Will, il moro capí che forse quella era una cosa che lui non avrebbe dovuto sapere. -Ti ringrazio Will, davvero..per tutto- disse poi il figlio di Ade ricevendo come risposta un sorriso e un cenno di testa.

Nico come la sera precedente aiutò Will in infermeria per poi tornarsene nella sua stanzetta. -Io sta sera non ho il turno ma per qualsiasi cosa mi fai chiamare da un mio fratello chiaro?- spiegò il più grande -Si tranquillo, ma non credo ce ne sarà bisogno- rispose poi l'altro. Nico si mise a letto e Will restó lì fino a che non si era addormentato, nonostante le proteste di Nico. Poi il biondo gli aveva lasciato un delicato bacio sulla fronte più per intorpidirgli i sensi che per puro gusto di farlo e poi se ne era tornato alla cabina 7. La mattina seguente il moro si svegliò riposato e rilassato, capí dunque che il figlio di Apollo doveva avergli fatto qualcosa per farlo dormire così beatamente ma non ci badò troppo. Poco dopo il protagonista dei suoi pensieri fece ingresso nella stanzetta. -Buongiorno, ti ho portato la colazione- annunciò il biondo -Buongiorno, dammi qua- disse Nico. Come al solito gustó il suo pasto con Will parlando di cavolate. -Dunque in teoria dovrei dimetterti oggi ma vorrei prima visitarti- disse il dottorino. Nico non sapeva se essere felice o meno che sarebbe stato dimesso, però di sicuro era felice del fatto che Will lo visitasse. Omai non poteva farci più niente, il tocco del biondo gli piaceva.

La visita fu veloce ma non mancò imbarazzo da parte di entrambi. -Bene, ora sei in forma e anche se vorrei tenerti qui, sei libero di andare- a quelle parole Nico sentì qualcosa allo stomaco. Will uscí dalla stanzetta per dare tempo a Nico di cambiarsi e nel frattempo controllare gli altri pazienti. Il moro tolse il pigiama e la felpa ed indossò i vestiti con cui era arrivato. Non si era portato niente e quindi attese il ritorno del dottorino in piedi di fronte al letto con la felpa del ragazzo stretta al petto. Lui tornò poco dopo e Nico gli porse la felpa -Questa è tua-, in realtà voleva tenersela ma d'altronde non era sua. Quasi il figlio di Ade temé che Will gli avesse letto il pensiero quando gli disse che poteva tenerla. -Dunque, non sforzarti troppo ed evita il più possibile la magia dell'oltretomba- si racccomandò il dottorino per poi accompagnare il più piccolo fuori.

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