Capitolo 3

248 16 2
                                    

Nico si svegliò con dei fitti raggi solari che gli accarezzavano il viso, pronti ad invadergli gli occhi non appena li avrebbe aperti. E così fu infatti. Gli ci volle un po' per capire che era in infermeria e non nella sua cabina, e proprio per questo motivo il sole poteva disturbare il suo sonno. Nico fu felice di constatare che si sentiva riposato, non al massimo delle energie, ma riposato. Per di più non aveva fatto incubi. O meglio, si li aveva fatti, ma non incubi che implicassero restare sveglio tutta la notte e passarla in bianco. Poco dopo un sorridente figlio di Apollo con maglia del campo, jeans corti, camice bianco e infradito arancioni sbucò dalla tenda. -Buongiorno raggio di Sole- disse tutto felice Will, -Uno, non darmi mai più un buongiorno simile mi sono appena svegliato, due, non chiamarmi raggio di Sole nemmeno tra i tuoi sogni e tre, quel nomignolo si addice a te non a me- ecco, Nico la mattina era proprio il contrario di quel solare Will. -Uh, scontrosetti stamattina eh?- lo stuzzicò il biondo, -Solace, ho fame- rispose poi il moro. A quella risposta Will si portò davanti un sacchetto che nascondeva dietro la schiena -Me lo immaginavo, ieri sera non hai cenato-  -Tu non mi hai svegliato, ma comunque cos'hai lì?- disse Nico indicando il sacchetto tra le mani del dottorino -La tua colazione, cornetto e spremuta, può andare?- Il più piccolo allungò le braccia in segno di approvazione e, non appena ebbe il sacchetto tra le mani, lo svuotò in una velocità degna di Ermes.

Non appena Nico deglutì anche le vitamine si degnò di parlare nuovamente -Grazie Will- -Di Nulla Death Boy- rispose il biondo. -Death Boy?- lo riprese il moro -Si Death Boy, oltre che ad essere il figio del Dio dei Morti sembri un pochino morto- spiegò il biondo, -Solace non puoi chiamarmi solo Nico? O al massimo Di Angelo?- -No Mr Morte, non ci trovo divertimento- insistette il figlio di Apollo, -Okey, Mr Morte è seriamente inudibile- a quello Will non poté dargli torto, era seriamente orribile. Alla fine arrivarono alla conclusione che Will avrebbe chiamato il moretto "Nico" e Nico avrebbe chiamato il biondino "Will". -E va bene Nìco, posso visitarti?- chiese dunque Will, -E' Nico, non Nìco, perché voi americani dovete mettere accenti dove non ci sono, io non lo capisco davvero.- borbottò il moro, -Giusto tu sei italiano, ma comunque Nico, posso vistarti?- chiese nuovamente il biondo -Devi proprio?- disse con tono "disperato" Nico, -Si devo proprio-. Quando il dottorino fece per toccare il moro, quest'ultimo si scansò di scatto, -Nico se non posso toccarti come pretendi che io ti visiti?- -Scusa, è che mi da fastidio, non ci sono abituato- spiegò quasi intimorito il figlio di Ade. -Farò veloce- lo rassicurò Will -Però devi toglierti la maglietta-.

Nico fece come gli era stato detto e tolse la maglietta. Di solito non si imbarazzava di mostrare ill proprio corpo, sapeva di essere un po' ossuto, mingherlino e con un paio di cicatrici, ma questa volta fu diverso. Sentiva la pelle del viso andargli a fuoco e ringraziava che Will gli stava sentendo il respiro e quindi non poteva vederlo perché altrimenti Nico non aveva idea se avrebbe retto. Ad ogni tocco del biondo la sua pelle avvampava, ma non per il fastidio, per il piacere. Non gli dava fastidio che Will lo toccasse, gli piaceva. Una cosa che il figlio di Ade davvero non si spiegava. Il biondino invece non ci stava prendendo poco gusto a toccare il corpo candido del paziente. Il sangue gli affluiva alle guance e ringraziava tantissimo di essere alle spalle di Nico, abbronzato e pieno di lentiggini. Erano sicuramente punti a suo favore. Anche se aveva capito dal primo tocco che il respiro di Nico stava a posto non riusciva a resistere alle brevi scossette del corpo del più piccolo ad ogni sua minima carezza, scossettte che sicuramente non dovute dal freddo vsto che il dottorino era caldo 24h su 24 vista la sua discendenza. Quando poi dovette andare davanti, Will avrebbe preferito infilare la testa in una tinozza di acqua fredda. A differenza di quello che pensavano tutti Nico non era affatto messo male, anzi, aveva dei bei pettorali nonostante la sua massa, e anche dei bei muscoli. Quando Will ebbe finito e Nico si era rivestito i due trovarono molto più interessanti da fissare le proprie infradito e la tinozza di metallo a terra.

Significant Annoyace♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora