Capitolo 8

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Erano entrambi decisi sul comunicare all'altro i propri sentimenti, il problema restava: Quando? Will aveva pensato di farlo al falò, però era troppo presto, magari al falò gli avrebbe potuto chiedere di uscire. Nico in realtà al falò non ci voleva andare. Jason e Percy sarebbero stati ad amoreggiare con Piper e Annabeth e lui sarebbe stato il quinto in comodo, per non parlare del casino che c'era. A fargli cambiare idea fu una specifica chioma bionda che si incamminava verso il luogo. Così indossò la giacca da aviatore ed uscì. Will appena lo vide si sbracciò per indicargli il posto libero accanto a lui, Nico gli si sedette al fianco. -Ehi- lo salutò il biondo, -Ehi- rispose l'altro. Chacchierarono un bel po' ma come al solito di sciocchezze. Will gli raccontava dei gossip e Nico si fingeva interessato solo per ascoltare la voce del ragazzo. Lui non prendeva parola perché non aveva idea di cosa stesse ascoltando. Tutti cantavano delle canzoni e Nico ringraziava la presenza dei figli di Apollo con il dono della musica che gli salvavano i poveri timpani. Non si stava divertendo particolarmente, ma era felice di non essere nella sua cabina a riempirsi di paranoie. Il falò si stava svuotando. I più piccoli erano stati mandati a letto e Chirone aveva concesso ai grandi di stare un po' di più. Will prese per il polso Nico e se lo tirò un po' lontano dal gruppetto rimasto. -Ascolta volevo chiederti una cosa- gli disse quando si fermarono, -Dimmi- lo incitò dunque il moro, -Vuoi uscire con me domani?-. Nico era abbastanza sicuro di star sognando, o era svenuto. Sta di fatto che doveva per forza aver preso una botta in testa, non era possibile che questo stesse succedendo davvero.  E invece stava succedendo davvero, fu una mano che gli svolazzava davanti la faccia a dimostrarglielo.

-Capisco se tu non vuoi non..- Will non terminò la frase che Nico lo interruppe prima -Si, assolutamente si, mi piacerebbe molto- si morse un labbro per cercare di mantenere un po' di dignità. Will gli sorrise, -Ok, allora a domani mattina, passo io da te-, gli lasciò un delicato bacio sulla guancia e si diresse alla cabina 7. Nico restò imbambolato per un po' mentre si toccava la guancia e poi a mood zombie si diresse in cabina.  Appena Will fu dentro si comportò da vera ragazzina con una crisi ormonale urlando e saltando per tutta la cabina, fu uno scappellotto di Kayla a riportarlo "normale". -Will ma sei scemo?! Che ti urli che succede?- nel frattempo tutti i figli di Apollo si erano svegliati e lo stavano ascoltando -Ha detto siii!!! Domani usciamo io e lui, con che gioia mi ha risposto poi...ahhhhh!!- I festeggiamenti che il biondo sperava non avvennero. -Ma, ma come? Non dite niente?- chiese scioccato. -Era ovvio ti dicesse di si Will, come ti abbiamo detto oggi a pranzo vi sbavate dietro ma non ve ne accorgete- gli rispose Austin e poi tutti tornarono a dormire. Nonostante la "delusione" ottenuta per i fratelli, Will si addormentò con il sorriso da ebete stampato in faccia. Cosa che si può dire anche per quel povero di Nico mezzo morto sul letto con il mal di stomaco a causa delle farfalle. La mattina dopo si fece attendere con molta esigenza e per nessuno dei due servì una sveglia a buttarli giù dal letto.

Nico si fece una doccia per cercare di togliersi, invano, la parenza di morte da dosso. Pelle bianca e occhiaie non lo avrebbero mai abbandonato. Decise di lasciare i capelli un po' umidi sperando così che prendessero un verso "normale". Indossò una maglietta bianca a maniche lunghe e una T-shirt dei ACDC, dei jeans neri strappati alle cosce e i suoi fidati anfibi. Mentre aspettava l'arrivo del biondo si rigirava l'anello a teschio tra le mani. D'altro canto Will in accappatoio buttava tutti i suoi vestiti fuori dall'armadio alla ricerca di qualcosa che non fosse la maglietta del campo. Alla fine indossò una maglietta bianca di Star Wars, dei jeans blu e delle converse bianche. Finito di sistemarsi si diresse da Nico. Quando quest'ultimo gli aprì la porta Will restò stupito. Nico era sempre stupendo eh, ma si era dato una bella sistemata e stava da Dei. Anche il figlio di Ade restò colpito, era la prima volta che vedeva il biondo indossare qualcosa di diverso dalla sua solita "uniforme da surfista" e gli piaceva decisamente quello che vedeva. -Stai davvero bene- disse Will, -Grazie anche tu, molto- disse poi Nico lasciando entrare il figlio d Apollo. -Dunque dove si va?- chiese curioso il moro, -In realtà speravo lo decidessi tu- disse Will. -Ho il posto- disse Nico per poi afferrare la mano di Will e tuffarsi nell'ombra del suo letto.

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