Fottiti Giada.

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O. PORCA. TROIA.
Il professore mi sta portando dal preside, di sicuro mi chiederanno le solite cose, chi c'era, chi ha organizzato e altre puttanate, ma io non sono un'infame, e non parlerò.
"adesso, la verità salterà fuori una volta per tutte"
Disse il professore, Dio è odioso, ancora non lo capisce che che non farò uscire una sola lettera?.
Arriviamo davanti all'ufficio del preside della mia scuola, e il professore di Hogwarts bussa alla porta, si sente la voce del preside rimbombante nella stanza che ci comunica  di avanzare, entrammo e la porta si chiuse.
O perfetto sono sola con 2 uomini.
"allora, signorina Hero, voglio i nomi di chi c'era alla festa, e di chi l'ha organizzata" iniziò lui, cazzo, vuole anche una fetta di culo?
Io rimasi zitta, come già detto prima, io non faccio l'infame.
"ho fatto una domanda, e esigo una risposta, ora!" urlo il preside facendomi saltare, ma rimasi sempre zitta, guardando a terra.
Poi iniziò a parlare il professore della scuola di Hogwarts che ci ha raggiunto poco tempo fa, piton se non sbaglio.
"se mi da il consenso preside, vorrei usare una pozione per farla parlare."
Cosa? No no cazzo. Non può.
E illegale!
Il preside mi fisso con aria di delusione, e poi gli desse il consenso di andare a prendere la pozione.
Dio no, rimarrò sola.
"no! Non potete farmi questo! Rimarrò sola se parlerò! La prego preside! Sono le bravate che fanno tutti gli adolescenti! La prego!" dissi io al preside, sti stronzi nemmeno mi hanno cagato.
Vedo arrivare piton con la pozione, me la mise davanti e io abbassati lo sguardo.
Io non bevo quella merda.
" signorina, se non beve, glielo butto io in gola! " dio santo il preside è davvero, davvero arrabbiato, ma non mossi nemmeno un dito.
Si alzò di scatto e mi mise in dietro la testa, io provò a liberarmi della sua presa, ma non appena il tempo di alzare una mano per liberarmi avevo già il sapore disgustoso della pozione.
"ora riformulo la domanda, chi c'era che conosce alla festa?"
Io risposi, ho provato in tutti i modi a tapparmi la bocca, ma non ha funzionato nessun modo. "c'erano draco Malfoy, Marcus Riddle, Blaise Zabini, pansy Parkinson, Allison kerin, e in pratica mezza se non più scuola."
Dio mi sono rovinata la vita.
Dopo di che mi presero per il braccio e mi portarono nella mia stanza, entrando c'era tutto il gruppo di cui ho fatto il nome, appena videro il mi videro guardarono tutti male.
" tutti fuori! Ognuno nelle proprie stanze" gridò il preside, appena passarono mi diedero tutti una forte spallata, lo so, li avevo delusi...
Appena se ne andarono via il preside e il professore, scesi per chiedere perdono.
"sentite ragazzi, mi spiace," dissi a loro, nessuno mi degno di uno sguardo, continuarono tutti a parlare come se fossi un fantasma, continuavo a chiamarlo ma niente, ero inesistente, persi la pazienza e mi misi a gridare
"ascoltatemi cazzo!" tutti si girarono verso di me, ok ora mi sento un po' osservata.
"sei un'infame" disse Malfoy
"sentite, lo so, ho sbagliato però vi prego, perdonatemi" gli risposi, ma da quello che vedo, nessuno mi ha calcolata.
"sentite, davvero, non volevo!"
"ha non volevi? Per colpa tua siamo in punizione, soprattutto con te, schifosa, a pulire i cessi, e dare da mangiare alla gente" disse Malfoy, poi si giro verso il suo bel gruppetto di porcelli e aprì nuovamente la sua boccaccia "per chi ci hanno presi? Per servitori? Io non mi sporco le mani, e soprattutto non lavoro con le barbone, dio Giada" si giro verso di me a avanzando "dimmi, ogni quanto ti lavi?, vivi in mezzo alla spazzatura?" non ci ho più visto.
"dio Malfoy, quanto fai pena, magari c'è puzza perché siete tutti ubriachi marci, e poi, scusa se tu sei il principino con la badante che ti porta in bagno per pulirti il culo, e se tu non lo sapessi, tutti quelli che sono qua hanno avuto un passato che fa al quanto schifo! Tu credi che io da piccola abbia fatto la bella vita come te? Che i miei genitori mi mandavano la limousine chi mi portava ai negozi? O che avessi dei genitori famosi, ricchi e tutto? No! Perciò non ti permette di venire qui a fare il principino, perché l'unica cosa che non tollero seno le persone che nella loro vita non hanno obiettivi perché hanno tutto ciò che vogliano senza sudarsi niente!  Perciò, caro Malfoy non e colpa mia se nella tua vita fai schifo! "
Uscii dalla porta e andai in giardino per fumare una sigaretta.
Beh si, era vietato li, ma al  secondo anno mi hanno portata in questo" giardino", e li beh, facciamo tutto ciò che in teoria non potremmo.
Quel posto non mette affatto felicità, ci sono delle tombe e tutto il resto della natura è morta."
Dal tanto nervoso ora ho male alla testa, mi stesi per chiudere gli occhi cinque minuti, ma beh, mi risvegliati sotto un diluvio, avevo tutti i capelli bagnati e il trucco colato.
Tornai in camera, per fortuna senza beccare qualcuno.
Andai in bagno e mi feci una bella doccia, mi misi i pantaloni grigi della tuta con una maglia bianca/trasparente a maniche lunghe, un po' Cortina.
Esco dal bagno mettendo a lavare la roba
Appena accesi la luce vidi Malfoy sul mio letto.

Vi consiglio di ascoltare la canzone che si chiama daddy issues di the neighbourhood in questo pezzo della storia.

"è molto comodo, sai?"
Mi disse lui venendo verso di me.
"dio Malfoy lasciami in pace!"
Gli dissi andando nel mio letto.
"e se non volessi? Non dovresti permetterti di metterti contro di me davanti a tutti stronza"
Cosa ho appena sentito? Mi ha chiamato stronza?
"o no, Malfoy ha fatto brutta figura davanti ai suoi amici spessi"
Dissi facendo la faccia triste, dio quanto è arrabbiato"

Canzone: i see Red

Si avvicino violentemente a me e mi mise contro la porta, mi prese i polsi e li alzò tenendoli con una mano, con l'altra era appoggiato alla porta.
"ti va ancora di scherzare?" dio, è la prima volta che ho paura di sto viziato.
Ci guardavamo negli occhi, i suoi di ghiaccio, i miei di un colore marrone mischiato il verde.
Tolse la mano che aveva appoggiata alla porta e la mise sul mio collo, scendendo
Passando in mezzo  alle mie tette.
Trascino il dito fino alla pancia, rallentando, arrivando nella mia intimità, iniziando a sfregare.
Io cercai di non ansimare mordendomi la lingua, e beh, non ci sono riuscita.
Iniziai a respirare molto pesantemente, le mie game iniziarono a diventare pesanti, vedevo il suo sorrisetto compiaciuto, i suoi occhi illuminati nel vedermi eccitata, tolse la mano e la infilò nei miei pantaloni, scendendo sempre di più, inizio a stuzzicarmi facendo dei piccoli giri con le dita e poi...

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