Conflitti esistenziali

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Holland's POV

I primi raggi mattutini filtrano pigri attraverso le tende della mia camera, carezzandomi in viso e svegliandomi dolcemente.

Vaffanculo io volevo dormire ancora, stupido sole aspetta qualche ora.

Bridget deve ancora venire a svegliarmi, quindi posso dormire ancora un po'.

Con la mente rivolta alla colazione che farò di lì a poco, inizialmente non mi accorgo del calore quasi soffocante che sento in tutto il corpo.

Così decido di spostare la testa in una zona del cucino più fresca (ditemi che lo fate anche voi 🙈), ma con mio stupore non riesco a muovermi.

Il caldo è sempre più soffocante, così provo ad alzarmi ma fallisco anche in questo.

Apro finalmente gli occhi, cercando di mettere a fuoco l'ambiente intorno a me.

Inutile dire che innorridisco quando mi accorgo di essere ancora nello strano sogno da cui mi sono appena svegliata, o forse no. Giro lentamente il volto, certa di vedere l'altro lato, vuoto, del mio letto dalle lenzuola rosa antico, quando invece vedo tutt'altro.

Non solo non sono nella mia camera, ma non sono neppure sola!

E all'improvviso ricordo tutto: ricordo il rapimento, perché un rapimento è stato, e di come SuaMaestà mi abbia..

Ok, ora ce ne andiamo!

Sì facile dirlo per te, non hai un.. Coso sopra che ti schiaccia.

E allora spostalo genio

No ma davvero?

Sì stupida, ora zitta e muoviti.

Ok ok.

Guardo l'uomo davanti a me: nonostante sia un'enorme stronzo, non posso negare che sia pure molto bello, con quell'accenno di barba sul volto e gli occhi scuri, profondi, che anche se ora non vedo ricordo molto bene. (Oh mio dio il coprotagonista maschile è un figo 😱, che originalità 😂).

Appoggio con delicatezza le mani sul suo torace, senza uno straccio di stoffa, e lo spingo via. Ok non sono stata molto delicata, tant'è che si è svegliato, ma cosa volete quel tipo peserà una tonnellata.

Una tonnellata di addominali e muscoli..

Una tonnellata di stronzaggine e scorciatoie ingiuste dal punto di vista fisico.

Sarà, ma intanto è un gran figo

Sarà, ma intanto non voglio morire per uno scatto d'ira, come la zia di mio nonno che sposò il vecchio Alpha. Per non parlare di quella uccisa dalla mate dell'Alpha.

Però in questo caso sei tu la sua compagna

Taci che non lo sono, io non sento niente.

«Hai finito di guardarmi?» una voce mi riscuote dai miei pensieri.

«Sc-scusa» balbetto

«Sei adorabile quando ti imbarazzi» ridacchia.

Ok non arrossire, non arrossire. Perfetto sei un peperone. Odio i peperoni.

«E sei ancora più carina quando sei tutta rossa» ride ancora.

«Perché mi hai svegliato? Possiamo dormire ancora un po', è domenica» continua con voce assonnata, nascondendo la testa sotto il cuscino.

Rido a quella vista, mi ricorda Rasha, il mio migliore amico. A quel pensiero smetto subito di ridere. Non l'ho nemmeno salutato e chissà quando lo rivedrò, così come la mia famiglia, ed è tutta colpa di quest'adorabile dormiglione stronzo egoista.

My Sweet MateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora