La Brughiera

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POV'S Dani

Sono ormai ore che camminiamo. O meglio Nath cammina, perché lui mi tiene ancora possessivamente sulla sua spalla. Dopo interminabili momenti, passati a tormentare il lupo che mi ha praticamente rapita, sono riuscita a farmi dare qualche spiegazione. Nath mi ha detto che è arrivato al castello del re sotto forma di lupo, e non avendo previsto di portarmi con sé ora ci toccava farcela a piedi. Il cielo sta pian piano sfumando dal blu della notte al rosa-arancio dell'alba. Abbiamo da poco oltrepassato gli ultimi campi coltivati ed ora siamo tra verdi prati fronteggiati da boscaglia. Siamo entrati nel territorio dei licantropi.

-Nath..- piagnucolo
-Ti ho già detto un milione di volte che non ti faccio scendere cucciola- ringhia
-No chiamarmi cucciola!- dico arrabbiata. -Nath.. Io devo fare pipì.. per favore..- lo supplico.

Nathan si ferma e con molta delicatezza mi appoggia a terra, vicino ad un albero. "Finalmente, non ce la facevo più!" penso. Mi stiracchio e aspetto che Nath si allontani. Ma lui continua a fissarmi.

-Bè? Che aspetti?- mi incita
-Eh?! Non posso mica farla qui con te mi guardi!- urlo imbarazzata

Lui si avvicina e mi schiaccia col suo corpo contro l'albero. Io abbasso la testa, ma lui mi afferra il mento, costringendomi a guardarlo.

-Lo sai che scappare non serve a niente, vero cucciola? Perché ti troverei e ti riprenderei anche dall'altro capo del mondo. Perché tu mi appartieni!- sussurra a pochi centimetri dal mio viso. Io annuisco, per tenerlo tranquillo. Mi dà un piccolo bacio casto all'angolo della bocca e si allontana. Quando scompare dalla mia visuale mi giro svelta e comincio a correre. Corro a perdifiato per svariati minuti. So che sfuggirgli è impossibile, ma io non voglio farlo per sempre. Mi basterebbe tornare nel mio territorio e sarei salva. Nathan non potrebbe seguirmi, non senza un invito del re. E per allora io avrò già convinto mio padre a tenermi a casa fino al matrimonio.

All'improvviso sento un ululato e mi si gela il sangue nelle vene. Affretto ancora di più la mia corsa. Ormai manca qualche chilometro al confine, posso farcela. Neanche a pensarci che mi trovo stesa a terra con un grosso lupo sopra. È sicuramente Nathan, con mio sconforto. Gli occhi color nocciola sono gli stessi, e il pelo è dello stesso color castagna dei capelli. Il lupo ringhia ed io comicio a tremare. Ero così vicina.. Mancava così poco..
Il lupo si toglie lentamente da me e si accuccia al mio fianco, come invitandomi a salire. Mi alzo in piedi guardandolo titubante. Faccio qualche passo indietro e il lupo ringhia di nuovo. Ci guardiamo negli occhi, sfidandoci. Quando abbasso il capo sconfitta salgo sulla sua schiena, borbottando piano un " stupido cane troppo cresciuto" che spero non abbia sentito. Cosa che naturalmente non è così data la mia sfiga e l'ennesimo ringhio. Nath parte di corsa senza preavviso. Sento il vento cercare di farmi cadere e mi aggrappo forte alla pelliccia del lupo. Dopo circa dieci minuti vedo un complesso di edifici. Nathan rallenta ed entra in quello più grande. Sale due rampe di scale e dopo un labirinto di corridoi (quel posto dove essere proprio enorme) entra in una camera con un imponente portone. Si ferma e io scendo immediatamente, ancora scossa per la corsa. Il lupo si contorce e si ritrasforma. Nudo!

-ahh! Ma sei scemo!- urlo imbarazzata coprendomi il volto con le mani davanti alla sua nudità.

Lo sento ridere e poi trafficare con qualcosa. Senza preavviso sono spinta all'indietro e mi ritrovo distesa s'un letto con Nath sopra di me, grazie a Dio coi pantaloni, che si sorregge sui gomiti per non schiacciarmi. Mi guarda serio, ancora incazzato.

-TU A FARE PIPÌ DA SOLA NON CI VAI PIÙ!- mi urla in faccia.

Annuisco spaventata e abbasso lo sguardo. Lo sento ghignare e poi si avvicina al mio orecchio.

-Non avere paura cucciola, non ti farò male.- sussurra con voce roca e, per l'amor del cielo, decisamente sexy. Brividi percorrono la mia schiena a il lupetto se ne accorge. Lascia l'appoggio sui gomiti e un annulla le distanze tra noi. Un gemito scappa involontariamente dalle mie labbra e subito mi maledico. Cazzo! Nath mi afferra i polsi con una mano e li porta sopra la testa. Ci guardiamo io spaventata e lui divertito. Fa un sorrisetto malizioso prima di cominciare a lasciare baci umidi suo mio collo.

-Nath! Fermo!- ansimo.

Lui per tutta risposta mi tappa la bocca con la mano libera. Io mi divincolo e cerco di liberarmi ma lui è troppo forte per me. Comincia a succhiare sulla mia pelle in diversi punti. Sento gli occhi pizzicare ma trattengo le lacrime. Non so come fare a fermarlo, l'unica cosa che posso fare è continuare a muovermi e cercare di liberare i polsi. Dalla mia bocca escono solo urla, attutite dalla mano di quel bastardo che mi sovrasta. Dopo vari minuti, o ore non saprei, giunge la mia salvezza. Qualcuno bussa alla porta.

-CHI CAZZO È?!- sbraita l'Alpha incazzato per esser stato interrotto
-sono io Alpha, Leon- dice la voce della mia salvezza.
-non me ne frega un cazzo, sono occupato- risponde burbero.
-signore è urgente- continua Leon
-è va bene! Fanculo a te! Arrivo!- dice per poi alzarsi e infilarsi una camicia.

Io mi metto a sedere sul letto ancora tremante. Lui prima di uscire mi guarda.

-Io e te non abbiamo ancora finito-

My Sweet MateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora