Choni x Fly away by G-eazyToni's pov
-Perché mi allontani da te Toni?- -Perché ti amo. Non posso continuare a farti vivere la mia vita- -Ma io voglio, aiutarti- -Non posso permettertelo. È troppo pericoloso. Non voglio che tu sia la soluzione a tutti i miei problemi-. Le asciugai una lacrima che le scendeva sulla guancia con il pollice della mia mano -Addio Cheryl- le sussurai a fior di labbra, girandomi, e lasciandola sola, fuori la porta di casa sua. -Toni- mi chiamò mentre cercavo di allontanarmi il più possibile da lei -Ti amerò per sempre- esclamò. -Cheryl, dimenticami. Voglio solo che tu sia felice, e io non sono la persona giusta-
Non potevo fare a meno di pensare a lei e a quello che le avevo fatto. Non mi merito una persona stupenda come lei. La mia vita stava prendendo il sopravvento su di me. Non riuscivo più a capire cosa fosse giusto e dove stessi sbagliando.
-Toni, cosa stai facendo?- -Ehm, niente- balbettai cercando di nascondere la polvere bianca nel water. -Ti stavi drogando vero?- -Cheryl, non è come sembra- -Ah no?- -Non puoi capire- -Certo che non posso capire, non me ne hai mai parlato- -Cher, io non posso parlartene- mi guardò negli occhi con confidenza stringendomi le mani -Dimmi almeno cos'hai, cosa ti passa per la testa. Sono la tua ragazza diamine!- -Cheryl, io- sospirai alla ricerca di una scusa che non trovai, perciò fui costretta a dire la verità -Far parte dei Serpents non è facile come sembra. Sono costretta a fare delle cose, e la droga è l'unico modo che mi aiuta a dimenticarle- -Toni, non ti chiederò cosa hai fatto. Ti chiedo solo di smettere con quella roba. Usa me come tua droga. Sfogati con me. Com'è giusto che sia. Io sono qui per te- -Cher io non posso-. Le lacrime iniziarono a rigare le guance di entrambe -Piccola, io voglio tenerti lontana dai miei problemi- le urlai in preda alla rabbia correndo via dal bagno.
Dicono che l'unico modo per risolvere i problemi sia affrontandoli. Però, ad affrontarli, deve essere solo la persona che questi problemi li ha provocati. Forse la mia idea è un po' egoista, ma è così che funziona nella vita. L'aria attorno a me si faceva secca e la mia bocca era incredibilmente asciutta nonostante le mie labbra sapessero ancora di alcool. Anche se non credevo nella religione, pregavo. Pregavo perché con questa scelta non mi stessi facendo male da sola. Volevo solo qualcuno al mio fianco, e l'unica persona che mi poteva aiutare, l'avevo allontanata.
-Toni, tu liberati del cadavere, noi penseremo a liberarci delle tracce di sangue- gli altri Serpents si allontanarono da me lasciandomi più sola che mai. L'immagine dentro di me era terrificante. Presi una pala, e iniziai a scavare una fossa.
Quando tornai nel mio trailer, Cheryl era lì ad aspettarmi. -Perché sei sporca di terra, dove sei stata?-. Non feci in tempo a pronunciare una parola. Quell'immagine del cadavere tornava nella mia mente. Riggettai tutto quello che avevo in corpo sporcando lo zerbino all'ingresso. -Toni- urlò accorgendosi che stavo perdendo i sensi. Mi sollevò dopo avermi acchiappato sotto le braccia. -Ti amo Cheryl- le sussurrai chiudendogli occhi e lasciandomi trasportare da quella sensazione di orrore che vigeva in me.Dovevo capire cosa fosse più importante per me. Iniziai a camminare barcollante senza meta per il Southside. Arrivai al White Wirm. Chiamai a raccolta tutti i serpents che mi fissavano perplessi. -Ho deciso cosa è più importante per me- gli dissi sfilandomi la giacca di pelle. Mi avvicinai al primi tavolo posizionato davanti a me e la appoggiai. -Mi ritiro- -Non posso continuare a rinunciare a chi amo- continuai convinta. Mi girai sentendomi particolarmente vulnerabile senza la mia giacca. Era la mia corazza. Eppure non avevo scelta. Mi incamminai per le strade della città fino a tarda sera. Mi fermai davanti a quella enorme dimora che era la casa della persona per cui avevo rinunciato ai Sepents -Cheryl- le urlai da sotto la finestra. Si affacciò rimanendo a bocca aperta. I suoi occhi erano gonfi e le sue palpebre erano quasi serrate. Non volevo pensare che fossi stata io a provocarle questo. D'improvviso sul volto di entrambe spuntò un sorriso e per ore, rimanemmo a guardarci. Solo a sorridere l'una all'altra. Per ore. Senza mai accusare la stanchezza.