II

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"Louis durante questo tempo tu dividerai la tua camera con Harry va bene?"

"Si certo signore va benissimo"

"Forza Harry mostra a Louis la tua stanza, così può cominciare ad ambientarsi"

Un largo sorriso si fece spazio sulle labbra del riccio che improvvisamente aveva preso coraggio ed afferrato la mano del più grande, tirandolo verso la propria stanza trottorellando come un bambino.

Non sapeva cosa gli fosse preso, ma Louis sembrava essere tranquillo e anche leggermente divertito dalla situazione ed Harry aveva pensato che qualcosa in lui fosse diverso da tutti gli altri studenti che aveva conosciuto.

In men che non si dica Harry spalancò la porta della stanza rivelando uno spazio piccolo, tappezzato da poster e dall'odore di pulito.

"kurt Cobain!" Indicò Louis, come Harry non lo conoscesse e come se non fosse il poster che lui stesso aveva appeso nella sua camera.

"Beh ecco... Um...Ti piace?"

Improvvisamente la timidezza si impossessò nuovamente del più giovane, il quale provò a nascondere la sua espressione impacciata.

"Mh non è male"

"Cosa fai tu quando sei qui?"

Nel formulare questa domanda il maggiore sfilò un pacco di sigarette dal suo jeans.

"Ehi non puoi fumare qui"

L'esressione del riccio, che si era appena seduto su uno dei due letti, si era fatta corrucciata.

Louis inarcò il sopracciglio destro con una finta espressione sorpresa.

"Tuo padre fuma in casa, perché io non posso?"

"Non puoi farlo nella mia camera"

A questo punto Louis si sedette sul letto davanti ad Harry, incastrando le loro gambe.

"Vuoi dire la nostra?"

Rise, mentre il riccio sbuffava contrariato.

Il semplice contatto che il più grande aveva fatto provare ad Harry sfiorando le sue gambe lo aveva confuso e forse spaventato, non gli sembrava di essere più lucido quando il più grande ruppe il silenzio.

"Ricciolino hai mai pensato di provare a fumare? Dopo un po' è piacevole sai?"

"No,io credo che il fumo sia dannoso e che ci siano cose migliori da fare che fumare"

A quella risposta Louis fece un ghigno divertito per poi aspirare avidamente il fumo dalla sigaretta come segno di sfida e soffiare in faccia al più piccolo.

"E sentiamo quali sarebbero questo tipo di cose?"

Il riccio non rispose, limitandosi a tossire per il fumo e arrossire intensamente.

Il maggiore strinse l'accessorio di pelle che teneva al collo, avvicinandosi pericolosamente fino a che il suo respiro non gli fece venire la pelle d'oca.

"Hai intenzione di rispondermi mh?"

Sussurrò, strattonando di più riccio.

"Troia"

"Cosa?" Controbbatté il riccio offeso e in parte sorpreso da quella affermazione.

"Sembri una troia con quel coso, levalo"

Louis sembrava essere serio mentre continuava a tirare il collarino che il più piccolo portava.

"Ah e sentiamo, cosa dovrei fare ancora per lei padrone?"

Anche se ciò che Harry aveva detto era sarcastico, aveva scatenato in Louis una reazione completamente diversa da quella che si aspettava.

Il maggiore fece scivolare una mano tra le cosce del più piccolo senza che Harry se ne accorgesse.

"Potresti cominciare con l'aprire le gambe"

Harry si ritrasse immediatamente dal quel tocco delicato, rispondendo stizzito.

"Non ho alcun tipo di interesse per i ragazzi Lou"

Il più grande rise come se avesse appena sentito una battuta e posò un soffice bacio sulla guancia del volto infuocato del ricco sussurrando un appena udibile "Va bene".

You smell like strawberriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora