IV

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Dopo quell'episodio Harry e Louis avevano continuato normalmente la loro vita, anche se un po' distaccati.

Louis continuava a studiare come un nerd ed il riccio invece non faceva altro che stare nella sua camera a guardare le giornate trascorrere al di fuori della sua finestra.

Quel mattino di martedì il più grande si sarebbe preso una pausa, ma invece di trascorrere la giornata fuori dalla città aveva decido di rimanere con il più piccolo.

"HarryHarryHarryHarry"

"Louuuu cosa c'è"

"Facciamo un gioco? Mi annoio"

"Cosa hai intenzione di combinare?"

"Ho una mezza idea..." il liscio guardò il più piccolo con un ghigno mentre armeggiava nell'armadio che condividevano.

"Harry oggi io sarò te e tu sarai me"

Il più piccolo lo squadrò con aria confusa mentre Louis sceglieva dei vestiti di Harry e li posava sul suo letto.

"Lou, ma io ho i capelli ricci e tu lisci"

"Non c'è problema"

Il più grande si catapultò nel bagno di Gemma, la sorella di Harry, e recuperò una piastra per capelli, collegandola alla presa davanti al letto del più piccolo, che intanto aveva assunto un'espressione terrorizzata.

Non era riuscito nemmeno a difendersi che il più grande aveva già le mani tra i suoi capelli e li stava tiranto con l'oggetto incandescente.

Ad Harry non era dispiaciuto il tocco di Louis, ma avrebbe preferito di gran lunga non ritrovarsi quella roba in testa.

Stava cercando di rilassarsi fino a che il più grande non lo aveva colpito in fronte con la piastra, bruciando Harry e lasciando un segno rossastro sulla sua fronte.

"Ahia"

Il più piccolo si imbronciò come un bambino e Louis non poté non intenerirsi.

"Scusa, scusa, mi dispiace"

Il più grande aveva detto, cercando di accarezzare la ferita del più piccolo.

"Guarda Harry ora lo faccio guarire"

Louis aveva baciato il segno rosso, cosa che aveva fatto sorridere e aveva fatto andare a fuoco il viso di Harry.

Prontamente il più grande aveva infilato le dita tra le fossette del ragazzo facendolo ridacchiare.

Louis doveva riconoscere che non era mai stato così con un ragazzo, non aveva mai trattato nessuno in quel modo dato che lui era una di quelle persone che passa con te una notte e poi  sparisce; inoltre non era mai stato dolce, ma sempre arrogante.

Era difficile ammetterlo, ma il riccio gli aveva fatto perdere la testa.

Louis si era preso una vera cotta per Harry.

La giornata era trascorsa tra le risate dei due ragazzi, che si erano divertiti a scambiarsi di vestiti e di personalità

Alla fine Harry aveva optato per fare una doccia che gli aveva fatto ritornare i capelli ricci, forse anche più del solito.

La visione del più piccolo grondante di acqua, con solo un accappatoio addosso, le ciglia bagnate e i capelli che ricadevano sul collo nudo, aveva messo in subbuglio lo stomaco di Louis.

La sera era arrivata velocemente ed Louis era sprofondato nel sonno profondo mentre Harry cercava di prendere sonno.

I tentativi di Harry di provare a dormire erano stati vani, perciò aveva deciso di catapultarsi sul letto del maggiore salendogli addosso di peso.

"Louuu non riesco a dormireee" aveva detto con la faccia sepolta tra le braccia del maggiore con il quale aveva ormai preso una certa confidenza, anche se non di riusciva a spiegare come.

Il più grande aveva mugugnato qualcosa di incomprensibile.

"Mamma nooo non voglio andare a scuolaaa"

Il riccio aveva riso alla frase che il liscio aveva proferito senza rendersene conto.

"Lou non sono tua mamma"

Louis spalancò immendiatamente gli occhi, alzandodi di scatto e facendo cadere il più piccolo

"Harry! Si può sapere perché mi hai svegliato?"

"Si da il caso che non stia riuscendo a dormire e che stessi pensando di portarti in un posto"

"Adesso? Dove?"

"Vieni con me"

Il riccio aveva afferrato la sua mano con prepotenza ed aveva attraversato la tenuta con un ghigno divertito.

You smell like strawberriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora