La piccola Diana Cavendish

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A/N Sto sbagliando certamente qualcosa della mia vita per ridurmi a questa mia stupidissima idea (also non prendete quello che scriverò per il verso sbagliato vi scongiuro)

Una bellissima giornata d'estate, piena estate, non aveva mai fatto così caldo in quella zona del Regno Unito, non da quando Akko ricordava almeno.

Purtroppo la ragazza non avrebbe potuto godersela come avrebbe voluto, il motivo era banale: doveva sostituire un'amica al lavoro.

Per essere precisi, una delle sue migliori amiche, si chiamava Lotte, era un sacrificio che poteva sopportare per lei in fin dei conti.

"Akko non so come ringraziarti, sarei stata persa senza il tuo aiuto." Disse la voce della ragazza occhialuta proveniente da un cellulare.
"In confronto a quello che fai per me è nulla." Ribatte la giovane giapponese intenta a riallacciarsi la camicia dopo aver saltato un bottone nel complesso.
"Se hai bisogno chiamami d'accordo?"
"Si sì, ora vai a divertirti con la tua ragazza ok?"

Senza aspettare risposta Akko aveva già terminato la chiamata, sapeva che in ogni caso non avrebbe chiesto aiuto a Lotte. La sua amica si meritava un giorno libero.

La mora prese il cellulare, il portafogli e si catapultò fuori dal suo appartamento diretta verso un posto che ormai non frequentava più da anni. Un asilo.

Più che asilo era un campo estivo ma Lotte l'aveva avvisata che la maggior parte dei bambini non superassero i sette anni, il che li rendeva, agli occhi della ragazza, bambini dell'asilo.

Sperava solo di non ritrovarsi morsi di marmocchi sulle mani o sulle braccia, tutti sanno come sono strani i bambini. Imprevedibili.

Lungo il tragitto, percorso rigorosamente di corsa, Akko intravide un negoziato di trucchi di magia. 'Potrei intrattenere i bambini con qualche giochetto' pensò continuando a correre come se ne valesse della sua stessa vita.

Lei era sempre stata appassionata di magia, fin da piccola, voleva esibirsi come i grandi maghi, di quelli con migliaia di spettatori ad ogni evento e miliardi di seguaci in tutto il mondo, anche di più.

Per il momento di esibiva con le carte davanti alle sue amiche ma sentiva che a breve avrebbe avuto un'occasione di brillare, se lo sentiva.

A forza di pensare ai trucchi di magia quasi passò oltre il luogo in cui era diretta, un edificio di un solo piano con davanti un giardinetto di pochi metri.
Uno striscione recitava:
'Dove i sogni si realizzano'
Un po' come tutti i campi estivi/asili per bambini, era colorato di tinte brillanti in contrasto con le case circostanti.

Akko entrò sorridendo, una ragazza dai capelli rossi l'accolse con un sorriso.

"Posso aiutarla?" Domandò cortesemente, per mano teneva un bimbo biondo con un cerotto appariscente sul ginocchio e i lacrimino agli occhi.
"Mi chiamo Atsuko Kagari, sono venuta per sostituire Lotte." Si presentò lei.
"Oh ma certo, Akko, Lotte parla molto di te, mai quanto parli della sua ragazza ma quasi."
Entrambe sorrisero poi la rossa prese in braccio il bambino che era visibilmente sul punto di piangere.
"Io sono Ashley, chiamami Ash, puoi aspettarmi là- indicò una porta che dava sul retro- io mi occupo di questo ometto e torno."

Nel giardino il clima era lo stesso, solo un po' più ombroso per via delle costruzioni circostanti, all'inizio Akko pensò non ci fosse nessuno bambino trovando un luogo tanto silenzioso. In fondo era ancora presto. Solo dopo notò una bimba seduta all'ombra di un albero con le gambe incrociate che teneva saldamente un libro, aveva l'aria seria e concentrata.

"Ehi." La salutò Akko avvicinandosi a lei, la bambina chiuse il libro stringendoselo al petto e mostrando un'espressione seria ed infastidita.
"Io mi chiamo Akko, tu?" Domandò inginocchiandosi davanti alla bambina.

Diakko one-shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora