Spettacolo di magia

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A/N Scusate l'inattività: stavo cercando qualcuno con cui scrivere un racconto, e la cosa divertente è che non l'ho trovato, comunque rieccomi con una nuova brillantissima- come no- idea coniata "3 A.M."

Era una giornata un po' diversa dalle altre, per Akko lo era senz'altro, la giovane apprendista strega aveva organizzato il weekend da almeno tre settimane, forse più di un mese. Eppure l'occasione non era nulla di particolare vista da un altro punto di vista.

"Lotte, vuoi essere la mia assistente oggi pomeriggio?" Domandò con un espressione entusiasta Akko alla sua docile compagna di stanza.
"Oggi pomeriggio? Oh! Dici per lo spettacolo di magia di cui hai parlato per settimane vero?" S'intromise Sucy con tono sarcastico.
"Scusa Akko ma Sucy mi ha proibito di darti una mano questa volta." Spiegò la ragazza sistemandosi gli occhiali tondi perfettamente sul naso.
"E perché?"
"Non voglio tu la trasformi in qualche ibrido animale come succede di solito." Disse Sucy con un tono indifferente.
"Per favore, mi sono allenata, non posso sbagliare!" Esclamò la mora tra il disperato e il supplichevole.
"Perché non chiedi ad Amanda? O a Jasminka?" Propose Lotte ma Akko scosse subito la testa.
"Hanno paura combini qualcosa di strano."
"Allora non sono l'unica a pensarla così." Sussurrò Sucy seguendo con una risata sommessa.
"Non infierire, ti ho detto che sndra tutto bene questa volta!" Ripetè Akko.

La discussione andò avanti più del previsto fino a raggiungere un accordo "soddisfacente per entrambe le parti" a detta di Sucy: Akko avrebbe lasciato in pace Lotte e si sarebbe cercata un'altra assistente. Akko si maledisse cento volte per non averci pensato prima, era troppo impegnata a studiare ed allenarsi ma nei giorni precedenti aveva riflettuto sul fatto che ogni grande mago che si rispettasse aveva un'assistente. In realtà aveva solo pensato che essere vicino a qualcun'altra l'avrebbe fatta sentire meno nervosa, nonostante sarebbero state presenti solo le sue amiche voleva veramente impressionarle, più di quanto non avesse mai fatto.
Camminando per i corridoi di Luna Nova si fece una lista delle persone a cui non aveva chiesto: c'era Constance- che avrebbe rifiutato- poteva invitare Andrew- il quale avrebbe attirato fin troppa attenzione- poi... Diana- poteva inserirla nella lista?-
Continuò a pensarci arrivando alla conclusione che quelle erano le uniche persone a cui avrebbe chiesto. Eliminò di netto Constance sapendo che avrebbe rifiutato in ogni caso e pensò ad un modo per contattare Andrew. Purtroppo per lei non possedeva un piccione viaggiatore e nemmeno un gufo perciò il messaggio, per via postale, avrebbe impiegato fin troppo tempo. Alla fine la sua opzione meno allettante fu quella più fattibile.

Akko non voleva, per nessuna ragione, avere Diana come assistente, erano amiche, molto amiche a dirla tutta, ma lei era sempre un gradino, no, una scalinata, sopra Akko, come poteva chiederle di assisterla nei suoi banali incantesimi? Era combattuta a dir poco.
Arrivata davanti alla porta prese un respiro e bussò.
"Sono Akko." Si affrettò a dire.
Ad aprire arrivò Hannah che scrutò con un filo di superiorità la ragazza.
"Diana? È per te." Disse la ragazza causando un rossore di consapevolezza sulle guance di Akko.
"Sto finendo un compito ora, lasciala entrare." Rispose Diana, soltanto sentire la sua voce fece gelare il sangue nelle vene di Akko mentre entrava a passo teso nella stanza. Si diresse verso la scrivania di Diana che, assieme al suo letto, era separata dal resto della stanza da una libreria.
"Buongiorno Akko, cosa ti porta qui?" Chiese cortesemente senza alzare lo sguardo dal suo quaderno.
"Oh. Haha.. a dire il vero devo chiederti una cosa." Blaterò sfregandosi le mani.
"Fai pure, ti ascolto."
"Oggi pomeriggio volevo mostrare alcuni nuovi incantesimi che ho imparato alle mie amiche, sai, Lotte, Sucy, Amanda... e.. ecco vedi, mi sentirei un po' a disagio lì da sola."
"Perché dovresti? Hai detto di averlo imparato quegli incantesimi.
"Si! Sì l'ho fatto però... preferirei non stare da sola, vedi... se ti va... se sei libera no... non è che potresti farmidaassistente?" Le ultime parole le rese totalmente incomprensibili ma Diana riuscì a coglierne il significato.
"Hai parlato di assistente? Vuoi che sia la tua assistente?" Chiese conferma alzando la testa dal quaderno per la prima volta dall'arrivo di Akko.
Gli occhi azzurri di Diana erano senz'altro mozzafiato quando la Si prendeva per il verso giusto, ma in quel momento rendevano Akko solo più ansiosa del dovuto.
"Ē to... intendo dire che, se vuoi potresti stare lì vicino a me, giusto per avere un po' meno ansia, e ti prometto che non farò danni." Per rendere più convincente la sua promessa si avvicinò a Diana prendendo le mani della ragazza nelle sue con un gesto molto veloce.
"A-Akko.. ma che fai!" Si fece strada un leggero rossore sulle guance della studentessa modello ancora seduta all sua scrivania "non serve essere così drammatici." Aggiunse con un tono un po' più calmo.
"Quindi lo farai? Sarai la mia assistente?" Esclamò Akko rischiando di cadere tra le braccia di Diana- la quale sarebbe probabilmente congelata sul posto- nell'intento di abbracciarla.
Hannah, seguita da Barbara, fece capolino dalla libreria, trovando Akko avvinghiata al collo di Diana ancora in processo di elaborazione.
"Diana che fa da assistente ad Akko? Questa non posso perdermela." Commentò Barbara guardando la rossa di fianco a lei.
"Nemmeno io." Confermò Hannah.
Akko lasciò finalmente andare Diana e le guardò con aria di sfida.
"Vedrete, rimarrete talmente stupefatte da non ricordarvi nemmeno la vecchia Akko." Esclamò la mora.
"Più che stupefatte direi esterrefatte." La punzecchio Barbara, subito dopo Diana le fulminò entrambe con lo sguardo ed in un secondo tornarono ai loro precedenti passatempi.
"Scusale, sono certa tu sia davvero capace di ciò che dici." La rassicurò Diana alzandosi in piedi.
"Grazie Diana, c'è la possibilità ti possa abbracciare un'ultima volta?"
Diana arrossì prima di annuire lasciando che Akko le rimettesse le braccia attorno al collo in pochi secondi, questa volta, ad ogni modo, ricambiò il gesto.

"Signori e signore!"
"Akko, siamo tutte ragazze qui."
Lo "spettacolo di magia" di Akko, iniziato con tanto entusiasmo era già stato troncato dalla voce squillante di Amanda che sosteneva un sorriso sarcastico.
"Sono io quella che parla, zitta e guarda." La sgridò Akko con un tono sicuro di se prima di ricominciare.
"Signore e signore, oggi la vostra Atsuko Kagari vi incanterà, con l'aiuto della sua bella assistente Diana Cavendish."
Diana, per qualche ragione, arrossì di colpo, cosa che fortunatamente sembrò passare inosservata dal momento che tutte stavano ascoltando il monologo iniziale di Akko.
"Molto bene, assistente, la bacchetta prego."
Per quanto Akko sembrasse prenderci gusto nel dare ordini, Diana obbediva con un filo di fastidio, roteando gli occhi di tanto in tanto. Tutto sembrava andare secondo i piani, le magie di Akko erano senz'altro spettacolari, non dal punto di vista tecnico- agitava infatti la bacchetta in maniera scordinata- ma visivamente erano certo trucchi mozzafiato che, conoscendo la strega che li stava compiendo, sembravano decisamente più belli, pieni di gioia.
In una delle magie, una delle più impegnative, era stata costretta a chiedere un aiuto silenzioso alla sua assistente che non aveva però fatto notare il suo intervento. Il tutto durò poco più di venti minuti, alla fine dei quali le spettatrici applaudirono con un sorriso sincero- a parte Sucy che si limitò ad un singolo applauso- mentre poco lontano Hannah e Barbara spiavano davvero stupefatte.
"Grazie a tutte!" Concluse Akko con un inchino, seguita a ruota da Diana, subito dopo fece finta di scendere da un palco invisibile per andare a crogiolarsi nei complimenti he sapeva di meritare e che non tardarono nemmeno ad arrivare. La più generosa fu ovviamente Lotte, Amanda fece una battuta lasciando trapelare la sua ammirazione, Sucy disse "pensavo saresti finita all'ospedale" che, nel suo modo contorto, era un complimento bello e buono.
Mentre Akko continuava a chiacchierare allegramente con le sue amiche Diana iniziò ad allontanarsi per non recare disturbo alla sua amica, sentiva una stretta al cuore anche se non se la sapeva spiegare affatto. Sospirò dirigendosi di una panchina li vicina ma non troppo da essere notata.
"Dov'è Diana..?" Chiese a se stessa con un sussurro, si guardò intorno vedendola poco distante da lei così, dopo aver ringraziato le sue amiche, corse dalla sua assistente e le si sedette di fianco.
"Perché sei scappata?" Chiese.
"Non sono scappata, volevo lasciarti godere della tua fama."
"Però potevi restare con me, sai?"
Diana non rispose e prese a fissare il cielo -quel giorno particolarmente limpido- senza fiatare.
"Ehi.. so cosa hai fatto prima, quando stavo per mandare tutto all'aria." Disse Akko appoggiando la spalla contro quella di Diana.
"Non so di cosa tu stia parlando."
"Mi hai aiutata, lo so che non ne sarei stata in grado da sola, e ti ringrazio."
Akko afferrò la mano di Diana facendo finta di nulla e appena lei si voltò per la sorpresa ricevette un leggero bacio a stampo sulle labbra da parte di Akko.
"Grazie tante per oggi Diana." Sussurrò, i loro visi erano ancora molto vicini, separati solo da qualche centimetro.
"Akko... perché mi hai.. perché tu..?" Prima che Diana finisse la frase- o svenisse cercando di farlo- Akko le diede un secondo bacio, solo poco più profondo del primo, che questa volta fu timidamente ricambiato. Entrambe avevano le guance arrossate dall'imbarazzo.
"Spero tu voglia continuare ad essere la mia assistente Diana." Mormorò Akko prima di rimettersi in piedi, si allontanò velocemente salutando con la mano una Diana più che imbarazzata e sul punto di avere un crollo nervoso tentando di processare cosa appena successo.

Era così che Akko l'avrebbe trattata perché fosse la sua assistente?

Diakko one-shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora