Era proprio lei. Non mi sarei mai immaginata una cosa del genere. Mio fratello era seriamente fidanzato con Millie Bobby Brown e, conoscendo la mia ossessione per Louis, non mi aveva mai detto nulla. Io sono sconvolta. Probabilmente la mia espressione in questo momento è la raffigurazione perfetta di quello che sta succedendo dentro la mia testa, perché vedo Dylan lanciarmi un'occhiataccia. Millie gli da' una piccola pacca sul braccio sinistro poi mi sorride. Stranamente anche io ricambio il sorriso. Di solito non sorrido agli sconosciuti, ma il suo sorriso era troppo smagliante e caloroso per non ricambiarlo. Lei ha recitato nel film "Enola Holmes" con Louis amore della mia vita(Meg smettila, dopo è ovvio che la gente ti prenda per pazza). Devo dire che ho invidiato questa ragazza più di chiunque altro, però allo stesso tempo la adoro e non so perché. Si siede di fronte a me e mi fa l'occhiolino mentre inizia a parlare con mio padre e mio fratello del più e del meno, quindi ho l'occasione di osservarla meglio: ha i capelli castani legati in uno chignon, gli occhi marroni ed indossa dei jeans bianchi e una maglia a maniche lunga viola. Nonostante abbia due anni in più di me è visibilmente più bassa. Non sapevo assolutamente che vivesse nella nostra stessa città. Lei si gira verso di me e mi guarda con aria interrogativa, probabilmente si chiede perché io la stia fissando. Alza le spalle in segno di noncuranza e lei sembra afferrare il concetto poiché torna a parlare animatamente con mio padre. Dopo circa dieci minuti il cameriere ci porta le nostre pizze ed iniziamo a mangiare.
"Tuo fratello mi ha detto che ti piacerebbe andare a fare un'accademia teatrale dopo il liceo"- mi si forma un groppo in gola. Cosa le aveva detto mio fratello su di me? Spero vivamente che non le abbia raccontato di Louis. Scaccio quel pensiero dalla testa e le rispondo tranquillamente:
"Si, è vero, recito da quando ero bambina e mi piacerebbe molto lavorare nel mondo del cinema un giorno".
In effetti era proprio così, le uniche tre cose che amo fare sono: ascoltare la musica, recitare e guardare serie tv o film in cui c'è Louis. Dovrei proprio trovarmi altri passatempi.
"Beh, se in futuro avessi bisogno di qualche dritta chiedimelo senza esitare".
La ringrazio e torno a mangiare.Dopo quella domanda Millie non mi rivolge più la parola per tutta la serata e, in un certo senso, le sono grata. Non amo parlare, preferisco stare in silenzio e rifugiarmi nei miei pensieri. La mamma mi ha insegnato a farlo: una sera mentre, come di consuetudine, mi spazzolava i lunghi capelli ramati, mi disse che la mia immaginazione mi avrebbe sempre portata dove volevo, quando volevo e come volevo. Probabilmente, sapendo che le cure per il cancro non stavano funzionando, me lo disse per farmi immaginare lei lì con me sempre. Io però iniziai ad usarla sempre: la mia immaginazione era quell'angolino sicuro dove potevo essere me stessa senza che niente e nessuno potesse farmi del male. Ed è ancora così. Vedo mio padre alzarsi da tavola ed andare verso la cassa, capisco che la serata era finita qui. Prendo la mia giacca e vado fuori. Il venticello freddo di novembre mi pizzica il naso e mi fa arrossare le guance. Odio l'inverno, soprattutto per le festività: Natale non è più lo stesso da diversi anni ed anche il mio compleanno fa schifo. Perché non potevo nascere in estate? Dylan e Millie escono dalla porta del ristorante e lui le cinge le spalle con un braccio. Mio fratello mi somiglia molto: capelli rosso fuoco ed occhi verdi. Devo dire che è proprio un bel ragazzo, Millie l'ha scelto bene, anche se è un rompipalle. Mi lancia uno sguardo interrogativo ed io gli faccio cenno di si con la testa: la sua ragazza è molto carina e, nonostante sia stata a stretto contatto con Louis, la approvo. Li saluto con un cenno della mano mentre Dylan sfreccia in strada con la sua moto verso casa di Millie. Io e papà stiamo in silenzio tutto il viaggio di ritorno e quando arriviamo a casa salgo subito in camera mia e chiudo la porta a chiave. E' difficile parlare con mio padre visto che entrambi siamo taciturni, quindi meglio scappare da un tentativo di conversazione che sarebbe sfociato nell'imbarazzo più totale. Mi metto il pigiama, mi strucco, mi lavo i denti e mi rannicchio nelle coperte. Sento qualcuno sbattere la porta e riconosco i passi di Dylan in corridoio. Domani ci dovrò fare una bella chiacchierata. Le mie palpebre si fanno pesanti e mi addormento. Sogno di un ragazzo che mi accarezza il viso e mi dice che andrà tutto bene ma, proprio nel momento in cui sto per scoprire chi è, suona la sveglia.
Ciao a tutti! Scusate se ci sono degli errori di battitura, cercherò di correggerli il prima possibile.
-A:)
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Immagination
FanfictionMegan è apparentemente un'adolescente come tutte le altre, ma nel suo piccolo è una ragazza riservata che odia esternare emozioni e che si rifugia nella sua immaginazione. Come tutte quelle della sua età, ha delle cotte per celebrità famose che, ovv...