9.

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Non mi dà modo di dire altro perché riprende subito a baciarmi violentemente.

«Che ne dici di liberarci di queste mutande? Sai mi stanno un po' strette»
«Beh anche a me» gli sorrido e due secondi dopo siamo nudi.

Non me lo ricordavo affatto così.

È bellissimo.

Prendo la sua nudità in mano e inizio a muovermi su e giù.

Accarezzo la punta con il pollice prima di riprendere ad un ritmo abbastanza veloce.

«Oh Harry...»
Siamo sdraiati sul letto uno vicino all'altro è immerge una mano nei miei capelli e tira ogni volta che aumento un po' la velocità.

Quando sta per venire inizio a rallentare in modo da farlo godere di più.

«Ti piace?»
In risposta si fa sfuggire un gemito.

«Harry mi mandi fuori di testa così» dice sempre con un filo di voce.

È quasi al limite e quando viene me lo ficco in bocca così da non sporcare troppo.

Ha il fiato corto ed è tutto sudato.
Io mi passo l'indice sul contorno della bocca e poi me lo metto in bocca.

«Cazzo se mi era mancato questo» esordisce una volta che si è ripreso un attimo.
«Mi chiamavano manine di fata» e gli sorrido.

«Ora sdraiati che devo ringraziarti a modo mio» mi fa l'occhiolino.

Mi sdraio a pancia in su e mi posiziono con le mani dietro la testa.

«Uu Harry sei migliorato vedo» ridacchia.

Poi afferra il mio membro in mano e anche lui inizia a muoverla ma molto lentamente.

Quasi un'agonia.

«Lou non-»
«So quello che faccio»

Mi sta uccidendo lentamente.

Poi inaspettatamente se lo mette in bocca e inizia a muoversi a un ritmo sostenuto.

Lo tira fuori e lo lecca partendo da basso fino alla punta dove ci gira intorno mandandomi in estasi.

«So che ti piace tanto Harry» e se lo riprende in bocca.

Lascio cadere la testa indietro e gli metto le mani sulla testa spingendolo ad andare più in basso.

Rallenta.

E riprende.

Rallenta nuovamente.

«Tu mi stai torturando nel modo più dolce del mondo»

Louis lo succhia forte.
E mi lascio andare.

Gesù questo è il paradiso.
Oppure il mio inferno personale.

Risale il mio corpo baciando la pancia, poi il petto, mi bacia e lecca il capezzolo del petto, arrivato al collo si lascia cadere sopra di me e rimaniamo così.

«E potremmo fare anche molto altro io e te insieme, siamo sempre stati molto bravi in questo»
«Si molto, ma Lou non abbiamo ancora finito la scena» sbuffa mentre sorride.
«Sei incredibile»

Non c'è bisogno di dirci più niente.

Stiamo bene, abbracciati l'uno all'altro.

Mi sento a casa.

Chiudo gli occhi per riposarli un secondo ma è stata una decisione fatale.

Perché crollo in un sonno profondo senza sogni dato che ne sto vivendo già uno.

Ti ho scritto una lettera  //  LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora