Girando quest'ultima pagina siamo arrivati al presente, finalmente. Ho scritto poco, apparentemente nulla di importante ma in fondo "Mary" per noi è questo no? Apparentemente nulla di importante.
Avrei voluto mandarti tutte le lettere per posta ma separate si sarebbero sicuramente perse, quindi ho aspettato l'ultimo verso ed ho incaricato una persona di metterti questa spessa busta nella cassetta delle lettere.Oggi i miei amici mi hanno detto che a breve mi trasferirò. All'inizio ero disperata ma evidentemente le cose devono andare così. Se vuoi salutarmi, sai dove abito; ti aspetterò fino all'ultimo giorno ma dopo ti prego di non chiamarmi perché non ti risponderò. Che non ti venga in mente di cercarmi, perché non sappiamo se mi troverai, non si sa se è come viene descritto in "Titanic", quindi non mi seguire, non impedirti la felicità, fallo per me se non lo vuoi fare per te; fallo per chi ha perso la possibilità di essere felice. Se vuoi notizie chiedi alle ragazze, hanno fatto un voto di silenzio, non verrai mai a sapere se non te ne interesserai personalmente.
So che probabilmente passerà tempo prima che tu abbia la forza di aprire questa busta. Volevo solo citare per l'ultima volta la nostra canzone.
Oh, I'll miss your goodbye
Mi mancherà il tuo addio Arthur, scusami per averti reso triste.
Ti amerò anche da lontano.
Per sempre tua,~ Mary
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Arthur's p.o.v.
Aveva ragione, aveva dannatamente ragione, come sempre. Tranne per il fatto che che che si ostinava a definirsi la causa della mia tristezza, perché è stata tutt'altro, continuava ad avere ragione.
Avevo aspettato quattro mesi prima di aprirle. Quattro lunghi mesi di angoscia, per poi leggerle tutte d'un fiato.
Chiamai Wendy che mi rispose sorpresa, non era arrabbiata, solo... calma.
<<Arthur, io non so davvero come dirtelo. Anna è venuta a mancare poco dopo che ti vennero consegnate le lettere>> Iniziò <<Ci siamo passati tutti e non l'abbiamo ancora superata. So che per te è diverso ma ci siamo noi, anche se non siamo sempre andati d'accordo comunque qualsiasi cosa ci sono e->> non finii di ascoltarla, non ne avevo la forza, sapevo che comunque mi avrebbe capito.
Stavo piangendo troppo e speravo di essere nel peggior incubo della mia vita.
Tutto si incastrava con una maledetta precisione. La triste metafora della casa e degli amici per indicare l'ospedale e i dottori. Il trasferimento, la felicità, la tristezza, la canzone e perfino la rabbia. Tutto.Anna, lasciarti la prima volta è stato l'errore più grande, bere per dimenticarti pure.
La seconda volta mi hai lasciato tu ma non accadrà una terza.Ricordi cosa leggemmo su Genius?
"Please!' 'Mary' is something that I've always loved and I think that it would have been a travesty if it didn't make this record"Caleb Followill e la sua band ci avevano visto lungo scrivendo e pubblicando questa canzone. Io ci avevo visto lungo trovando te, la mia Anna che ricorderò sempre come "Mary", quella dei Kings of Leon.
Ti aspetterò al tramonto Mary.