POV'S MORGAN
-Che ci fai qui?- tuono.
-Morgan- prova a dire la donna al fianco di mio padre.
-Che cazzo ci fai qui?!- la voce di mio fratello rimbomba nella stanza.
-Ragazzi, calmatevi. La rabbia non risolverà le cose- interviene mio padre.
-Papà dopo quello che ci ha fatto questa donna, vuoi stare dalla sua parte?- sono arrabbiata, frustata ed innervosita.
-Resta sempre vostra madre- porva a giustificarsi.
-Perché sei tornata?- James cerca di restare impassibile però si nota un velo di tristezza nei suoi occhi, è sull'orlo delle lacrime.
Io invece sono sull'orlo di commettere un omicidio. Odio quella donna per averci abbandonati, la odio per non esserci stata, di avermi dato e poi tolto una figura materna.
-Perché voglio stare con voi, voglio recuperare il tempo perduto--Non servi. Prima servirvi. Io ho 16 anni, Justin 17. Siamo grandi e di te non ne abbiamo più bisogno nelle nostre vite- faccio una piccola pausa notando le sue iridi bagnate dalle lacrime che minacciano si uscire.
-Per noi sei morta anni fa-
Con queste mie ultime parole inizio ad intravedere delle piccole goccioline che stanno scendendo dagli occhi castani della donna che dovrebbe essere mia madre. Scendono sempre più grandi e più veloci bagnando il suo viso: sta piangendo.
Nell'aria si respira tensione e dopo vari minuti di silenzio, un silenzio insopportabile, mio padre decide di aprire bocca -Se vuoi puoi restare qui per la notte- la sua voce è fredda, la sua espressione impassiva. Odio vederlo così, odio vedere l'effetto che gli fa.
-Ho una stanza in un hotel qui vicino-
Lui si volta e senza degnarci di saluti o sguardi va via dalla sala dove poco fa stavamo discutendo.
La donna ci osservava e nei suoi occhi intravedo una scia di tristezza, di nuovo.
Ci saluta con un tono della voce molto basso che a fatica riesco a sentire.
La vedo andare via davanti ai miei occhi, di nuovo, però questa volta siamo stati noi a cacciarla.
Justin mi osserva, sta per piangere -Morgan io vado di là- dice prima di incamminarsi verso la sua stanza.
Tanto vale vada anche io in camera mai.
Passando per il corridoio sento la voce di mio fratello, sta parlando con qualcuno.
Di solito non sono una che si impiccia però le mie orecchie hanno sentito tutto da sole.
Justin ha appena chiesto a Lori, la sorella della spettacolare ragazza dagli occhi color nutella, di uscire. Un accenno di sorriso si fa strada sul mio volto: sono contenta per lui, è proprio cotto.
Entro nella mia stanza, la chiudo a chiave e vado verso la mia scrivania. Leggo i titoli dei libri esposti sulla mensola e appena lo trovo, prendo la mia copia di "Orgoglio e Pregiudizio" e vi caccio una foto, una foto che rubai a papà da piccolina, quando mi mancava tremendamente mia madre, quando ne avevo bisogno.
Le lacrime che ho trattenuto per tutto quel tempo iniziarono a farsi strada sul mio viso, la corazza che mi sono formata nel tempo, si scioglie.
La foto che ho tra le mani raffigura la mia famiglia un tempo, quando eravamo tutti e quattro insieme e felici.
Vado verso la porta per fare un altro giro di sicurezza, una volta fatto mi cedo alle lacrime che per troppo ho trattenuto. Scivolo con la schiena lungo lo stupide fino a toccare terra, porto le ginocchia al viso tenendole strette fra le braccia ed inizio a sfogarmi. Fra pianti e singhiozzi soffocati perdo la cognizione del tempo.
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Who am I? - Storia Di Due Ragazze
RomanceLa vita di Yay-Yay si stravolge con l'ingresso alle scuole superiori, dove farà nuove conoscenze. Tra queste troviamo Morgan, una ragazza di terzo che rappresenta il completo opposto di tutto ciò che ama. Le sue convinzioni verranno stravolte, la...