Capitolo 9

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È arrivato il giorno del compleanno di Mika.

Mi sono data appuntamento con Kim e Miriam alle 18 in punto alla festa, però, quando io e Lori arriviamo, troviamo solo Mika ed un ragazzo riccio dai capelli castani e gli occhi verdi ad aspettarci nel salone.

Tutti gli altri invitati sono sparsi nelle varie stanze. Tutti eccetto qualche ritardatario come le mie amiche, ovviamente.

-Hey, benvenute- dice accogliente la festeggiata.

-Ciao. Io sono Kristian- si presenta anche il suo amico ponendo la mano a Lori e subito dopo verso di me. Sembra simpatico.

-Il buffet è di là, servitevi pure- interviene dopo gli auguri Mika.

Accenno un sorriso e vado verso la cucina. Appena varco la soglia il mio sguardo si incrocia con uno dagli occhi bicolore: è Morgan.

Per vari secondi non dico nulla, sono concentrata sul suo sguardo mentre i presenti mi passano e ripassano attorno.

Ormai è diventata un abitudine, la incontro ovunque.

A distogliermi dai miei pensieri è la sua voce -Anche tu qui!?-

-Già- dico portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

La serata è proseguita molto bene, mi sono divertita molto. Mika ha messo la musica ed abbiamo ballato per quasi tutto il tempo.

Ora sono le 23, siamo rimasti in pochi: io, Lori, Kim, Miriam, Mika, Morgan e l'amico di Mika: Kristian.

Quest'ultimo è stato molto gentile con me per tutta la sera: mi ha proposto di ballare in continuazione, varie volte mi ha portato da bere, nei giochi di coppia chiedeva di poter stare con me. Pultroppo per lui ci hanno messo in coppia solo per una partita. Beh è stato, in un certo senso, carino.

Varie volte ho beccato Morgan a fissarci in modo strano. Come se lo volesse picchiare, come se non lo sopportasse e segretamente desiderasse di spiccicarlo da me. Beh, resta una mia impressione

-Yay tocca a te- mi richiama Mika. Stiamo giocando ad obbligo o verità. Un gioco da bambini che riesce ancora a divertire i grandi.

-Obbligo- rispondo sperando che sia clemente. Saetta lo sguardo fra me e Kristian. Siamo seduti in cerchio sul pavimento ed io sono in mezzo a quest'ultimo e Morgan.

-Bacia sulle labbra Kristian- mi blocco, non voglio baciarlo. Lo conosco da neanche 6 ore. Kim sembra rendersi conto del mio disagio perciò interviene -Mika, devi sapere che Yay è molto timida. Meglio un altro obbligo-

-Dai Yay! Fallo- ribatte.

Istintivamente mi volto verso Morgan, cercando un minimo segno di approvazione nei suoi occhi. Non vedo nulla.

Mi volto verso Kristian e gli do un bacio a stampo sulle labbra. Diventa rosso come un pomodoro ma io non sento nulla, resto indifferente. Ora tocca a me. Finiamo il giro e ripartiamo da Kim

-Morgan, obbligo o verità?-

-Obbligo-

-Limona con Yay-Yay-

Resto sbalordita dal suo obbligo e mi affretto ad intervenire - No! Non è possibile!-

Morgan ribatte fortunatamente a mio favore - Ha ragione lei. Non posso limonarla-

-Sono le regole del gioco, dovete fare tutto- ribatte contraria Kim.

Morgan si gira verso di me e mi prende il mento fra le dita. Ho un tuffo al cuore. No, non può baciarmi. Però lo voglio...Un bacio non è nulla.

D'un tratto sento le sue labbra sulle mie. Sono morbide e calde, mi fanno sentire bene.

Ho il cuore a mille, chiudo gli occhi d'istinto mentre sento la sua lingua che chiede l'accesso nella mia bocca, accesso che ovviamente non declino. La sua lingua compie movimenti lenti ma allo stesso tempo feroci, come se non vedessero l'ora di prendersi la mia bocca. Sento il metallo del percing freddo.

Restiamo a baciarci per svariati secondi, sono consapevole delle persone che ho affianco però, in questo momento, non mi importa di niente e nessuno se non delle sue labbra. Quando ci stacchiamo, oramai quasi prive di fiato, ci guardiamo negli occhi, nei suoi vedo una scintilla. Sorrido senza pensare. È stato bellissimo.

Sento la mancanza delle sue labbra sulle mie però devo tornare in me.

-Non parliamone più, né ora né mai-.

Who am I? - Storia Di Due Ragazze Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora