Capitolo 21

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POV'S MORGAN

Ci separiamo da quel bacio ormai prive di ossigeno.

Oggi le ho aperto il mio cuore, le ho raccontato la mia storia, non ne avevo mai parlato con nessuno prima d'ora.

Ci stiamo guardando negli occhi da svariati secondi ormai. Un sorriso spontaneo si forma sulle mie labbra, non mi aspettavo di essere baciata da Yay.

-Wow- decido di prendere la parola per prima, così da riuscire a distruggere quel frustrante silenzio.

-Scusa, io- il suo sguardo si posa sul pavimento.

La adoro quando chiede 'scusa', quando è in imbarazzo e non sa cosa dire, quando è determinata, quando è arrabbiata: amo tutti i suoi stati d'animo.

Si alza di scatto dalle mie gambe e fa per andarsene. Istintivamente mi alzo anche io e le prendo il polso.

Mi guarda perplessa. Rivoglio le sue labbra sulle mie, voglio risentirla.

Non esito e la giro verso di me e, subito dopo, mi fiondo su quelle bellissime labbra che sanno di burrocacao alla ciliegia.

Chiedo l'accesso alla sua bocca con la lingua, mentre ci baciamo non mi rendo conto che stiamo camminando.

Lei è di spalle al muro, la blocco con le mani dietro il suo lato B, faccio in modo che i nostri corpi si tocchino ancora di più, ora ci siamo solo noi.

Dopo un paio di minuti, mi separo dalla sua bocca ed inizio a lasciarle piccoli segni rossi sul collo. Non so cosa sto facendo, so solo che la voglio mia.

La sento ansiamare, quando sto per mettere la mano sotto la sua maglia mi blocca

-M-Morg-

-S-si?-cosa mi succede? Perché balbetto ora??

-Siamo a scuola- il suo sguardo si posa nuovamente nei miei occhi.

-Lo so-

-N-Non me la sento di andare oltre o-ora-

-Oh, okay- cavolo, sono in stra-imbarazzo.

Il suo sorriso mi fa perdere nuovamente.
Per riportarmi alla realtà sventola una mano davanti ai miei occhi. La prendo e la bacio a mo di gentil uomo anche se sono una donna.

-Allora- non sa cosa dire, ormai la conosco.

-Sweety- per tranquillizzarla le poso la testa nell'incavo del collo - È stato bellissimo-

-N-Non sei arrabbiata?- a questa domanda alzo la testa e la bacio a stampo.

-Credo sia un no- ridacchia anche se ancora in imbarazzo.

-Facciamo lezione o andiamo a prendere un frappè allo stabuks?-

-Facciamo lezione- ride e mi conduce dove eravamo sedute prima.

Abbiamo finto. In genere odio stare a scuola, però, quando sto con Yay dimentico tutto, diventa un piacere e vorrei trascorrere ancora più tempo con lei.

Entrambe ci stiamo dirigendo verso l'uscita -Sweety- si volta nella mia direzione.

-Dove stai andando?-

-A casa- risponde come fosse una cosa ovvia.

-Vieni- la prendo per mano e la conduco verso il mio scooter -Guarda che la proposta dello Starbucks di prima era seria-

Le porgo il casco che ho in più - Sali-

Siamo appena arrivate e stiamo scendendo dallo scooter, durante il tragitto è stata appiccicata a me per reggersi e, sinceramente, il contatto fisico non mi è affatto dispiaciuto.

Entriamo nella struttura e prendiamo due frappè, io alla vaniglia con scaglie di cioccolato al latte su, mentre, lei ha preso un frappè alla fragola con una pioggia di scaglie di cioccolato bianco.

-Come fa a piacerti la fragola- la prendo in giro.

-E tu? Come fai a prendere la vaniglia?-

-Perché è uno dei gusti migliori che esistano- difendo fiera il mio frappè -La fragola dovrebbe essere aspra, invece, è troppo dolce-

-L'hai mai provato?-

-No- dico mordicchiando la mia cannuccia.

-E allora? Come fai a dire che fa schifo?- ride, amo vederla ridere.

-Beh, lo so-

Mi pone il suo frappè facendomi segno di assaggiare, non sono molto convinta ma tentar non nuoce.

-Allora?- domanda curiosa.

-Wow- non dico altro.

-È un tuo modo per dire che è buono?- sorride soddisfatta.

-Mi conosci bene eh- rido.

-Che ore sono?- chiede mentre guardo il mio orogligio avendo perso la cognizione del tempo.

-Sono le 19.15-

-Merda! Mia madre mi ucciderà! Devo tornare subito a casa!- mi viene da ridere nel vedere la sua espressione agitata.

-Da quando dici le parolacce?- la prendo in giro.

-Ho imparato dalla mia maestra- scherza mettendosi la giacca.

-Davvero? E chi è la tua maestra?-

-Una bellissima ragazza dai capelli azzurri, incredibilmente sexy, che sa baciare da Dio e che se non mi riporta a casa ora, troverà la sua allieva preferita fritta dalla madre-

Non riesco a trattenere una risata.

Appena arriviamo allo scooter la blocco e le bacio il collo.

-S-si?- amo farle questo effetto.

-Non dai un bacio alla tua maestra che sa baciare da Dio?-

Mi bacia a stampo - Andiamo-

-Uffa, io volevo un bacio ver- neanche il tempo di finire la frase, mi ritrovo le sue labbra sulle mie.

Quando ci stacchiamo, si mette il casco, saliamo e partiamo.

Who am I? - Storia Di Due Ragazze Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora