Ma a volte basta poco...

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Le giornate trascorrevano tranquille. Felix e Changbin erano diventati migliori amici e si incontravano ogni giorno in riva al fiume. 
Un giorno Changbin arrivò al solito posto, ma non trovò Felix, ormai era quasi una settimana che non si vedevano. Decise che l'avrebbe aspettato, doveva raccontargli una novità e non stava nella pelle. Passarono le ore ma dell’altro ragazzo nemmeno l’ombra, ormai si era fatto tardi e doveva tornare a casa, scese dall’albero e si avviò verso casa.
“A-aspettaaaaa!!! Changbin!!!” 
Il ragazzo si girò verso la voce che gridava e si girò in tempo per vedere il biondino inciampare e rotolare giù per la collina, preoccupato si mise a correre verso l’amico e quando lo raggiunse gli chiese:
“Felix tutto a posto? Qualcosa di rotto?” in tutta risposta l’altro si mise a ridere tenendosi la pancia, capendo che non si era fatto nulla Changbin strappò dell’erba e gliela tirò addosso “Stupido, mi stavo preoccupando sul serio….”
“Oddio, scusa, ma” le risate gli bloccarono la frase a metà “avessi visto la tua faccia e chissà che faccia ho fatto io quando mi sono inciampato”
“Beh, effettivamente, la tua faccia era tipo così” Changbin fece una faccia buffissima che avrebbe dovuto somigliare a quella di Felix. Il ragazzo smise di ridere e lo fissò facendo il muso, l’altro pensò di averlo offeso e stava per scusarsi quando l’altro ricominciò a ridere rotolandosi per terra tenendosi la pancia, fu così che si ritrovarono entrambi a terra senza fiato.
Finalmente si ripresero e rimanendo a terra Felix si scusò per il ritardo
“Tranquillo, nessun problema”
“Oggi è tornato mio cugino dall’Australia e siccome era un pò che non lo vedevo volevo stare con lui, ma adesso è andato a trovare il suo migliore amico Minho e siccome non lo conosco non volevo essere di troppo…”
L’altro annuì poi si ricordò che doveva dire al suo amico la novità.
“Felix, ho iniziato ad andare a scuola qua vicino e ho fatto amicizia con altri ragazzi e tre di loro hanno anche la tua età, magari li conosci anche”
“Mmmh… impossibile…”
“Perchè dici così? Non ti ho detto nemmeno come si chiamano…” sorrise “allora, Han, Hyunjin e Seungmin hanno la tua età poi c’è Jeongin che è il più piccolo del gruppetto ma guai a farglielo notare” ridacchiò pensando a quanto aveva rischiato quella mattina chiamandolo piccoletto.
“Capisco sono contento per te, beh, senti io devo andare a casa se no rischio una punizione” Felix si alzò e si ripulì dall’erba e dalle foglie attaccate ai suoi vestiti.
Il suo amico si alzò a sua volta e non riusciva a capire come mai Felix avesse cambiato atteggiamento così di colpo. Lo vide risalire la collina e scomparire dietro l’angolo della casa.

Un salice, due ragazzi, un'amicizia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora