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Felix girò l’angolo della casa, non voleva essere così sgarbato, ma sapere che il suo amico aveva conosciuto altre persone lo aveva messo in agitazione e aveva paura che si stufasse di lui e poi c’era quella notizia che aveva origliato quella stessa mattina e che non aveva il coraggio di dirgli… si appoggiò al muro, chiuse gli occhi e calde lacrime iniziarono a scorrergli sulle guance.

“Hey, cugino, tutto ok?” sentì chiedergli con un forte accento australiano.
Aprì gli occhi e si ritrovò davanti Chan con il suo amico Minho che lo fissavano preoccupati.
“Si, tutto a posto” rispose asciugandosi le lacrime “nessun problema” e si avviò verso l’entrata della casa. 

Minho prese Chan per la manica e lo tirò oltre l’angolo della casa e gli indicò la piccola radura, videro un ragazzo che guardava verso di loro, poi si girò e se ne andò verso la casa che si trovava dall’altra parte del fiume.
“Mi sa che sono amici, spero non abbiano litigato…” disse Minho a Chan mentre entravano in casa.

La sera erano tutti seduti a tavola per la cena, compreso Minho, quando i genitori di Felix gli diedero la notizia che di lì a una settimana lo avrebbero mandato in una scuola privata in Australia. Felix si bloccò con la forchetta per aria e gli mancò l’aria, un conto era origliare una conversazione e sperare che non sia realizzabile, un conto è quando ti mettono davanti a una cosa già fatta e decisa. Gli cadde la posata dalla mano e scappò in camera sua seguito da Chan e Minho.
Sbattè così forte la porta di camera sua che la foto di lui e Chan da bambini appesa lì vicino rischiò di cadere per terra. Poco dopo due teste fecero capolino nella camera, i due ragazzi si sedettero a fianco di Felix e cercarono di confortarlo. I giorni sembravano non finire mai da quando aveva ricevuto la notizia e l’insegnante lo riempiva di lezioni e compiti in modo che si mettesse in pari con gli altri ragazzi della scuola privata. Non aveva nemmeno il tempo di andare da Changbin e scusarsi 
“Forse non vorrà nemmeno ascoltare le mie scuse dopo come l’ho trattato” pensò Felix mentre cercava di concentrarsi e risolvere un problema di matematica.

Un salice, due ragazzi, un'amicizia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora