Un giorno normale ma...

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"Bene Felix, per oggi può bastare, ci vediamo domani. Ricordati di studiare le regole che abbiamo appena visto." 
L'insegnante raccolse i suoi libri e uscì dalla stanza. Felix si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo, finalmente quella giornata di studio era finita. 

Si alzò e si diresse verso la sua camera, prese il libro appoggiato sul comodino e uscì finalmente dalla sua prigione dorata.
Da una parte gli piaceva studiare a casa, aveva tutto il tempo per farsi spiegare meglio gli argomenti, dall'altra sentiva che mancava qualcosa e spesso le lezioni diventavano interminabili. 
Apri la porta di casa e un tiepido vento primaverile lo colpì in volto, sorrise. Uscì senza fare rumore, chiuse la porta e fece il giro della casa correndo. Non voleva che nessuno sapesse dove stava andando. Arrivato dietro la casa iniziò a scendere il lieve pendio che lo avrebbe portato nel suo posto preferito.

Dopo pochi minuti Felix raggiunse il suo posto segreto. Era un posto tranquillo dove si trovava un unico salice piangente in una piccola radura, che con i suoi rami sfiorava le calme acque del fiume lì vicino. 

Felix si avvicinò all'albero, spostò i rami e si sedette con la schiena appoggiata al tronco dell'albero e si mise a leggere. Passarono pochi minuti che il ragazzo iniziò a sentire dei rumori. Alzò lo sguardo dal libro, non vide nessuno. Tornò a concentrarsi, ma di nuovo sentì quei rumori. Un fruscio, poi un altro. Non riusciva davvero a capire da dove potesse provenire quel rumore...
Felix iniziò ad agitarsi nessuno sapeva dove fosse… 
e se gli fosse successo qualcosa?....

Un salice, due ragazzi, un'amicizia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora