La rivolta

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La sera prima della rivolta...

La rivolta sarebbe dovuta avvenire in mensa all'ora di pranzo, avevo detto a Ciro che domani mattina siccome avrebbe avuto i colloqui con suo padre e suo fratello gli avrebbero dato una pistola con il silenziatore che doveva portarmi prima di pranzo, Edoardo aveva organizzato tutto la rivolta sarebbe cominciata grazie a Milos. Io do un telefonino a Edoardo e gli dico <<tienì si caccos va stortò scrivì all''unìc nummero ca' c''è aie capitò?>> 

Edoardo<< si si aggià capit.>> mi bacia in testa e va a dormire;

Io vado nel letto di sopra con Ciro, mi metto mezza seduta con la schiena appoggiata al muro e lui si addormenta sulla mia pancia. 

La mattina seguente...

Non ho dormito per tutta la notte, non perché avessi paura anzi ero carica di adrenalina, però mi ritrovai a pensare mentre accarezzavo i capelli di Ciro che dormiva beatamente ancora appoggiato alla mia pancia. La chiamata con mio padre non mi convinceva affatto certo il comandante era amico del padre di Di Salvo, però non capisco perché farlo uccidere a me qui dentro con almeno sette guardie a turno invece che lui li fuori dai suoi scagnozzi con meno controllo, boh va bè in ogni caso dovevo farlo il prima possibile e di sicuro se moriva   o' pecorò il comandante avrebbe capito da subito che c'eravamo di mezzo o io o Ciro e sarebbe stato più facile ammazzarlo.

Comandante<< SVEGLIA RAGAZZI>> 

Io <<Ca' cazz t urlì pur tu mammà ro carmn>> dico scendendo dal letto per andare con gli altri nel bagno.

Eravamo in fila uno dietro l'altro diretti verso il bagno mi lavai e mi vestii, dopodiché andiamo tutti in mensa, mi ero raccomandata hai ragazzi che dovevano sembrare tutti incazzati uno con l'altro come si provassero rancore in modo che io poco...

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Eravamo in fila uno dietro l'altro diretti verso il bagno mi lavai e mi vestii, dopodiché andiamo tutti in mensa, mi ero raccomandata hai ragazzi che dovevano sembrare tutti incazzati uno con l'altro come si provassero rancore in modo che io poco prima di ritornare in mensa all'ora di pranzo mi avrebbero portata in isolamento perché secondo loro per colpa mia poteva succedere il peggio pur non sapendo che il peggio sarebbe comunque successo.

Io tenevo un sorriso sulla faccia come per sfidare qualunque persona su questo mondo, e andava bene così. Finita quella orrenda colazione ci dirigiamo tutti in giardino ovviamente separati dalle femmine, poi uno alla volta chiamarono tutti per i colloqui tranne me ovviamente per l'accordo con la direttrice.

* in realtà non avrei mai fatto nessuno fuori li dentro di mia spontanea volontà, so che stavo per uccidere due persone di cui uno era il comandante ma beh come dire la vita è ingiusta no?!*

Era arrivato il turno di Ciro mi guarda e io gli faccio un segno con la testa per approvazione avevo l'adrenalina a mille dovevo ucciderli a tutti i costi. Quando finisce Ciro che era l'ultimo ci riportano tutti in cella e per fortuna non fanno i controlli a chi aveva fatto i colloqui.
Entriamo in cella io Edoardo e Ciro e lui mi dà la pistola che gli aveva dato il padre io la nascondo, passarono due ore circa ed era ora di pranzo e come prevedevo venne uno delle guardie mi mise le manette e mi portò in isolamento mentre tutti gli altri arrivarono in mensa e per fortuna come pensavo le ragazze non c'erano avevano mangiato prima, dopodiché la guardia mi lasciò in una cella dell'isolamento e se ne andò ma non sapendo che io avessi la chiave delle celle, prima di ciò presi un cacciavite e incisi sulla parete di fronte alle sbarre della porta "UNO DI VOI MORIRÀ" dopo ciò aspettai di sentire le urla dei ragazzi come segno che era scoppiata la rivolta. Dopo neanche 5 minuti senti la voce di Edoardo urlare contro le guardie e poi tutti gli altri appresso a lui in quel momento aprii la cella e mi avviai verso il cortile per andare verso il piècuro per ammazzarlo mi arrivò un messaggio sul telefono e l'unico che avesse il mio numero era Edoardo lo presi subito e vidi che era lui così mi misi a leggere il messaggio *Qui procede bene abbiamo due guardie in ostaggi hai trovato Di Salvo?*. Sto andando da lui per adesso preferisco non rispondere ad Edoardo e come previsto dentro lo sgabuzzino posto lontano dal campo c'è o' piècuro 

Io<< bene bene allora sei qui>> lui era impaurito tremava gli si percepiva il terrore negli occhi e doveva avere paura.<< c' re piècuro aggia paura e me?>> chiesi sapendo già la risposta però non gli concedetti neanche una parola che gli sparai un colpo dritto in fronte e lui cadde subito a terra senza un briciolo di vita, sapevo che fino a domani non si sarebbero accorti della sua morte perché dovevano fingere la sua evasione dal IPM. Uscii da dentro lo sgabuzzino dall'uscita posteriore e scrissi ad Edoardo che Di Salvo era morto e che potevano anche cessare la rivolta, e io tornai in isolamento per cercare di destare meno sospetto possibile anche se ero cosciente del fatto che il comandante avrebbe intuito la colpa.


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Ciao amici scusate dell'assenza ma ero un po' giù 

Spero vi piaccia il nuovo capitolo lasciate una stella per il supporto vi voglio bene 🥰

MARE FUORI// EDOARDO CONTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora