-Haru... sei una testa di cazzo-
-Beh non sono io che come nascondiglio tra tutti i posti che c'erano ha scelto proprio lo sgabuzzino-
-Senti chi parla! "Mr. Sono così intelligente da nascondermi nel bagno delle ragazze"- disse la ragazza, imitando le virgolette con le dita.
-Ah, e per la cronaca, è stata tutta una tua idea- aggiunse lei, visibilmente arrabbiata.
-Senti Hideko vaffanculo- disse il ragazzo, aggiungendo al tutto anche un bel dito medio.
Probabilmente avrebbero cominciato a picchiarsi (come succedeva la maggior parte delle volte);se non fosse per la presenza di un'altra persona che, con due colpi di tosse, molto finti, fece girare entrambi i ragazzi.
-Siamo fottuti- disse il ragazzo quasi senza accorgersene, mentre la ragazza gli scoccò un'occhiataccia, che se fosse stato possibile, l'avrebbe polverizzato all'istante.
Un uomo sulla cinquantina, piuttosto basso e con una folta barba, li fissò poco sorpreso.
-Venite nel mio ufficio- disse in tono monotono sistemandosi gli occhiali, quasi come fosse abituato a queste situazioni.
-Accomodatevi- cominciò a dire il preside con aria piuttosto scocciata mentre i due colpevoli si sedevano, cercando invano di non bagnare la sedia. -Onestamente da voi due me lo aspettavo...- continuò poi, mentre i due ragazzi sembravano alquanto disinteressati, probabilmente pensando ai fatti loro.
-Avreste la cortesia di spiegarmi COSA DIAMINE È SUCCESSO?- iniziò dopo un lungo silenzio a parlare, o meglio ad urlare, indicando i due ragazzi bagnati dalla testa ai piedi.
-Possiamo spiegare...- rispose Hideko guardando il suo complice. -Vero Haru?- disse infine sorridendo con aria subdola.
-Ehm si certo... Faceva freddo- disse il sopracitato, distogliendo lo sguardo.
-Seriamente?- sussultò Hideko sbattendo una mano in fronte. -Non potevi trovare una scusa migliore?- disse poi in tono di disapprovazione, girandosi verso l'amico, che nel frattempo stava cercando di asciugare la sua camicia, fallendo miseramente nel suo intento.
-È LA PRIMA COSA CHE MI È VENUTA IN MENTE!- si giustificò lui, alzandosi improvvisamente dalla sedia.
-Caro Haru, TI RENDI CONTO CHE SIAMO A GIUGNO?- ribatté l'altra, alzandosi a sua volta dalla sedia.
-Va bene forse non sarà stata la cosa più intelligente che potevo dire...-
-Ma davvero?- rispose ironicamente l'amica.
-Senti, se avevi qualcosa di più sensato da dire potevi dirlo no?-
-Ti ricordo che sei tu ad aver allagato la classe- cambiò argomento la ragazza.
-Dovresti ringraziarmi; ora non ti devi preoccupare dei compiti di matematica, che sottolineo, non avevi fatto-
-Parli come se tu li avessi mai fatti- ribatté l'altra alzando gli occhi al cielo.
-Inanzitutto non è vero-
-POTETE STARE UN ATTIMO ZITTI?- urlò il preside, che fino a quel momento era stato ignorato malamente dai due.
Dopo un lungo sospiro e dopo essersi sistemato la cravatta continuò da dove era stato interrotto.
-Allora fatemi capire... avete acceso un accendino, fatto scattare l'allarme antincendio e in aggiunta avete allagato la classe causando danni permanenti... Cosa devo fare con voi due?- disse in tono esasperato ma allo stesso tempo poco sorpreso dalla situazione.-Ci scusi...- disse Hideko a bassa voce per poi sedersi in contemporanea ad Haru.
-Questa sarà la dodicesima volta che vi ritrovo qui, e siamo solo al primo trimestre!- continuò l'uomo con aria quasi annoiata mentre temperava una matita, per poi rimetterla ordinatamente insieme alle altre.
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𝙶𝚊𝚢 𝚙𝚊𝚗𝚒𝚌 //𝚈𝚊𝚘𝚒// INCOMPLETA
FanfictionHaru, dopo essere finito dal preside per l'ennesima cavolata fatta, si ritroverà in una situazione alquanto difficile: dovrà prendere bei voti se non vuole essere espulso. E chi meglio di Hitoshi, conosciuto per i suoi voti eccellenti, potrà aiutarl...