-ughhhh- 'disse', se così possiamo dire, Haru sbadigliando.
-La mano davanti idiota! I tuoi non te lo hanno insegnato?-
Bisbigliò Hideko, seduta vicino a lui, guardandolo male.
-Oh andiamo Hideko, sembri mia madre- rispose lui, mentre la ragazza roteava gli occhi al cielo.-Haru, Hideko, quando avrete intenzione di smetterla?- gli richiamò il professore di giapponese, che nel frattempo stava cercando di fare lezione.
-Ci scusi- disse la ragazza tornando a "seguire la lezione"; per poi pestare il piede di Haru da sotto al banco, senza farsi notare dal professore.
-Aia!- esclamò lui soffocando un gridolino di dolore.
-Hai visto? Siamo finiti di nuovo nei casini per colpa tua! Contieni la tua noia se non vuoi beccare un'altra sospensione-
Sussurrò Hideko all'amico, mentre di sottofondo una ragazza correggeva degli esercizi, o almeno ci provava.
-L'hai iniziata tu la conversazione! E poi smettila di parlare, sto cercando di ascoltare la lezione-
-E allora? Potevi anche non rispondere. E, tra parentesi, segui la lezione di giapponese con il libro di geografia?-
-MA SEI SCEM--BASTA VOI DUE! ENTRAMBI FUORI, ANDATE FUORI PER QUEST'ORA, VIA!-
Essendo l'ultima ora i due uscirono da scuola, ancora urlandosi insulti. Dopo un po' persero la voglia, come sempre.
-Ahhh, cosa facciamo Hideko? Ho fame, non ho voglia tornare a casa però-
-Che palle Haru, ma che ne so io, è colpa tua che mi hai risposto- disse la ragazza mentre era impegnata a prendere un pacchetto di patatine dal distributore.
Haru fece per dire qualcosa, ma la ragazza lo anticipò. -No Haru, non ti dò delle patatine- gli disse con freddezza, ma allo stesso tempo con un tono un po' divertito.
Il ragazzo la guardò subito malissimo, dandole un pugnetto dietro la schiena.
-Dobbiamo ricominciare?-
La ragazza lo guardò, come se ci stesse pensando attentamente.
-... No, grazie-
Finalmente disse.
-Buon per te.--FRATELLONEEEEEEE- urlò euforica una voce femminile, che probabilmente apparteneva ad una bambina di non più di 6 anni. -AAAAAAA C'È ANCHE HIDEKO-CHAAAANN- urlò accorgendosi della ragazza, mentre correva incontro ai due, per poi saltare addosso ad Hideko.
-Nao! Mi sei mancata troppisimissimissimo!- disse la sopracitata mentre teneva in braccio la bambina e la faceva roteare.
-Il fratellone ti ha trattato male? Se l'ha fatto gli tiro un pugno in faccia! Boooom- disse la bambina aggrottando le sopracciglia e simulando i pugni verso il fratello.
-Anch'io sono felice di rivederti, Nao- borbottò ironicamente lui, notando che le attenzioni della sorella erano puntate tutte sull'amica, cosa che lo infastidiva e non poco.
-Oh zitto Haru, sei geloso perché tua sorella ha totalmente ragione, considerandomi una persona totalmente migliore del fratello?-
Disse Hideko con tono di sfida, facendo fare anche alla bambina una linguaccia, per formulare la 'risposta perfetta'. Perfetta lo era, per fare innervosire il ragazzo più di quanto lo fosse, ma lo era comunque, no?-ORA TI PICCHIO HIDEKO- e fù così, che Haru, tornò a casa non solo nervoso con il mondo, ma anche con una bella manina, molto piccola, rossa nella guancia.
-Te lo sei meritato, fratellone- sbuffò la bambina mentre, a pranzo, ne stavano discutendo. La madre scoppiò a ridere, la situazione era piuttosto comica. Entrambi, quasi fosse anche Haru un bambino, stavano tenendo il broncio l'uno all'altro.
-Forza bambini, smettetela di fare il broncio.-
-Non sono un bambino io!- quasi sussurrò indispettito lui, mentre prendeva la prima forchettata della sua cotoletta.La madre sorrise, pensando effettivamente a quanto il suo bimbo fosse cresciuto, diventando effettivamente quasi un uomo. Ma quasi.
-Si si, ma dimmi Haru, perché sei uscito da scuola prima oggi?-
la madre cambiò totalmente espressione, probabilmente si
aspettava già la risposta. Si sentiva quasi un aurea provenire dal suo sguardo che gli diceva: "scappa", e la donna era molto calma solitamente.Il moro quasi sputò tutto quello che aveva inghiottito, vedendo lo sguardo della madre.
-Po-Potrei essermi fatto sospendere un'ora, litigando con Hideko...-
Egli dicendolo si preparò al peggio, mettendo le mani sopra la sedia e guardando in basso, aspettandosi un bel colpo in testa, che non arrivò. Santa quella donna della madre, anche fin troppo paziente.-Ah capisco... Quindi voi due siete tipo partners in crime?- chiese Hitoshi ai due seduti davanti a lui.
-Beh in poche parole... Si- rispose Hideko bevendo rumorosamente un succo di frutta, mentre Haru approvò annuendo.
I quattro ragazzi erano seduti al tavolo della mensa mentre conversavano del più e del meno e mangiavano, Haru e Hideko erano seduti vicini mentre Hitoshi e Yuu di fronte a loro.
Da quel giorno al centro commerciale i quattro avevano legato e passavano molto tempo insieme.
Haru e Hideko per la maggior parte del tempo raccontavano tutti i casini che avevano combinato a scuola, mentre Hitoshi e la cugina non parlavano granché.-Toglietemi un dubbio- disse all'improvviso Hitoshi guardando davanti a sé. -Voi due state insieme?-
Come risposta Hideko sputò il succo di frutta addosso a Yuu che intanto stava ridendo in sincro con Haru.
-Che c'è di tanto divertente? Era solo una domanda...- sussurrò Hitoshi mentre i due ragazzi si riprendevano dalle troppe risate.
-Scusa scusa- disse Haru asciugandosi delle lacrime, probabilmente venute perché aveva riso troppo. -Io e... Lei? AHHAHAHAH no.-
-Hey! Semmai lo dovrei dire io, tu dovresti esserne onorato- esclamò la mora.
-Vi ricordo che esisto anch'io! E sono zuppa di succo- interruppe la conversazione Yuu. -Hideko, mi puoi accompagnare al bagno?- chiese poi, mentre la mora la guardava con uno sguardo molto poco casto. -Ei, non pensare male!- esclamò arrossendo.
-Certo certo...- disse Hideko con un sorrisetto, mentre gli altri due le guardavano male. -Allora noi andiamo, ciao perdenti!- urlò poi, prendendo Yuu dal braccio e trascinandola fuori dalla mensa.
-... Siamo rimasti soli, eh?-
-... Già...-
E così, iniziò un silenzio imbarazzante tra i due, nessuno dei due sapeva davvero cosa dire.Haru guardò Hitoshi, stava mangiando dal suo bentō, pensava onestamente fosse davvero carino, poi un tratto sbadigliò, ed il castano pensò di star per morire.
-Qu...Quando la prossima ripetizione?- disse, mentre Hitoshi passava la mano attraverso i suoi bellissimi capelli bianchi, gli piaceva curarli proprio come fossero figli.
-Mh, per me va bene anche questo pomeriggio, se ti va- rispose l'altro masticando.
-Non so, oggi dovrei badare mia sorella. In caso, potresti venire tu a casa mia, e nel mentre badiamo a mia sorella? Ovviamente solo se non ti da fastidio! Ti avviso, mia sorella è molto vivace - Beh, ad Hitoshi non dispiaceva affatto, amava i bambini, anche se non sapeva davvero il motivo.-Per me va benissimo! E tranquillo, ci so fare con i bambini- rispose facendo l'occhiolino.
Haru pensò di star per svenire di nuovo.
-Subito dopo scuola va bene?- chiese degludendo.
La loro conversazione fu interrotta dal suono delle campanella, il moro si sentì quasi sollevato mentre Hitoshi si alzava per incamminarsi in classe.
-Allora ci vediamo, a dopo Haru-senpai!- disse infine sorridendo.
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Spazio autrici:
Holaaaaa, come va?
onestamente non so che dire, quindi boh ci vediamo al prossimo capitolo ehehheeheh
Bai❤❤✨
-Aurora e Akane
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𝙶𝚊𝚢 𝚙𝚊𝚗𝚒𝚌 //𝚈𝚊𝚘𝚒// INCOMPLETA
FanfictionHaru, dopo essere finito dal preside per l'ennesima cavolata fatta, si ritroverà in una situazione alquanto difficile: dovrà prendere bei voti se non vuole essere espulso. E chi meglio di Hitoshi, conosciuto per i suoi voti eccellenti, potrà aiutarl...