8)She's Akemi

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-Conoscendoti lo ignorerai, giusto?- Disse Hideko, mentre i due camminavano nel corridoglio.

-Mhm probabile-

-Se ti piace perché lo fai? Mettetevi insieme e basta, la fate troppo complicata- sbuffò poi. -Prendi come esempio me e Yuu, abbiamo ammesso i nostri sentimenti e ora ci frequentiamo- Mentre lo diceva aveva un'aria innamorata, come se avesse incontrato l'amore della sua vita.

-Si ma io non sono insomma, hai capito...-

-... Gay? guarda che non è una parolaccia eh-

-SSHHHHH, non urlare, qualcuno potrebbe sentire-

-Haru, accetta il fatto che a nessuno importa niente della tua vita, in poche parole nessuno ti caga nemmeno per sbaglio- lo "rassicurò" lei. -L'amore della mia vita mi sta chiamando, devo andare, mi vuole presentare sua cugina. Ah e ricorda di non ignorare "tu sai chi", ci vediamo in classe- detto questo se ne andò sculettando.

-Fantastico, grazie dei consigli, come sempre- sbuffò palesemente ironico, anche se l'altra se n'era già andata, lasciandolo solo.

Haru iniziò quindi ad incamminarsi nella scuola, cercando di arrivare in tempo in classe, essendo che 'qualcuno' lo aveva fermato.

Arrivò in classe appena in tempo, mentre la sua migliore amica era ovviamente in ritardo stando probabilmente a divertirsi con la fidanzata.

La lezione iniziò, ed ovviamente la ragazza arrivò con 10 minuti di ritardo, con un rossetto (presumibilmente di Yuu) tutto sparso sulla guancia e sulla bocca.

Haru rise, e quando la ragazza si sedette, ancora con il fiatone, lo guardò tranquillamente alzando un sopracciglio.

-Che minchia ridi?- chiese le con la solita delicatezza.
-Niente, volevo solo complimentarmi per il tuo bellissimo nuovo rossetto che si spalma sulla guancia, che marca è?-
Disse lui ironicamente, mentre la ragazza arrossì fino alla punta dei piedi.

Hideko si pulì la guance, ancora tutta rossa, lo guardò.
-Stai zitto, cambiamo argomento.
Hai parlato con Hitoshi?-

Il ragazzo si girò, alzando la mano.
-OH NO, NON OSARE-

-Si, Suzuki?- Disse il professore, guardando la mano alzata di Haru.
-Posso andare in bagno, professore?-
-Si, ma muoviti che sto spiegando, non fare come l'altra volta che ci metti mezz'ora-
Rispose l'adulto, girandosi e tornando a scrivere le sue formule di matematica alla lavagna.

-Ciao ciao- la salutò il ragazzo, affrettandosi all'uscita.

-Codardo!- sussurò indignata lei.

Dopo essere uscito dalla classe, si incamminò verso i bagni, che, per sua fortuna, erano molto lontani dalla classe. Beh almeno aveva una scusa per la sua lunga assenza.

Haru pensò che non potesse andare peggio di così, ma ovviamente si sbagliava. Infatti, l'ultima persona che voleva incontrare quel giorno, casualmente si ritrovò davanti a lui.

Il giorno prima non avevano parlato di quello che era successo tra loro, infatti, fino alla fine della serata c'era stata un'atmosfera alquanto imbarazzante. Per fortuna dopo poco tempo Hitoshi se n'era dovuto tornare a casa. Haru aveva provato a fingere di stare male per non andare a scuola, e di conseguenza per non incontrare Hitoshi. Ma la madre ce lo aveva mandato ugualmente perché quel giorno aveva un test. E ovviamente, era impreparato. Aveva passato tutta la notte sveglio per capire cosa fosse successo tra lui e quel ragazzo, un tentativo invano.

Ritornando al presente, Haru avrebbe voluto sotterrarsi.

Hitoshi non l'aveva ancora notato, era in tempo per scappare.

-Haru?- esclamò il sopracitato.

Come non detto, era fottuto. Le possibilità erano 2.

1) Darsi alla fuga.

2) Affrontare il problema.

Valutando bene le due opzioni, la scelta più matura sarebbe la seconda ma al diavolo, Suzuki Haru non è una persona matura, quindi, la prima opzione sembrava sicuramente più ragionevole.

Il moro guardò l'altro ragazzo per un millesimo di secondo, per poi fare retromarcia ed iniziare a correre come un bambino dell'asilo che cerca di prendere un piccione.

Hitoshi provò a fermarlo, ma non ci riuscì, e rimase per 10 secondi a guardare la direzione dove il ragazzo lo aveva, volutamente, evitato.

-Ma che..?-

Nel mentre, ritornando ad Haru, beh, lui che correva tra i corridoi di una scuola superiore, con il cuore che batteva a mille.

Quando rientrò in classe si beccò ovviamente una rimproverata dal professore di matematica, che lo aveva sentito correre, e lo paragonò ad un bambino delle elementari.

Quando si sedette vicino ad Hideko la ragazza lo guardava storto, mentre il ragazzo aveva ancora il fiatone, e faceva finta di seguire la lezione di matematica, come sempre d'altronde.

Dopo 4 ore di "studio", finalmente era ora di pranzo.

-Decisamente la mia ora preferita- disse Haru sbadigliando.

-Non so perché, ma me lo aspettavo- rispose Hideko, mentre entrambi si dirigevano verso la mensa.

-Oh aspetta, tu intanto vai, mi sono appena ricordato di aver lasciato il telefono in classe, torno subito-

"Aaaaa, dove si è cacciata?" pensò Haru mentre cercava l'amica, dispersa da qualche parte tra tutti quei tavoli. Dopo un po' di tempo che la cercava si era stancato, quindi si mise a cercare un tavolo per mangiare da solo. Molto triste.

"Pff, probabilmente starà da qualche parte a pomiciare con Yuu"

Il ragazzo si rassegnò e cominciò a mangiare, alzando gli occhi al cielo per la seccatura con Hideko.

Dopo un po' udì una voce famigliare, che per la sua non-felicità era quella di Hitoshi, che per la precisione era con una ragazza.
Lei aveva una carnagione abbastanza scura, capelli mori e lunghi, alta e con dei lineamenti delicati; beh di certo non si poteva dire che era una brutta ragazza.

Haru sentì una stretta allo stomaco.

Li guardò, alzandosi dal tavolo e avvicinandosi leggermente, cercando di non farsi notare, e per una volta riuscendo nel suo intento.

"Chi è lei?" Pensò seccato, mentre guardava Hitoshi e la ragazza accanto a lui che ridevano tranquillamente, come se si conoscessero da anni.

"Ma che sto facendo? Non sono mica uno stalker! Cosa, ora faccio il geloso? Hitoshi ha la sua vita ed io la mia, devo smetterla. Poi geloso di cosa? Non è che mi piaccia o cose simili "

Pensò, per poi girarsi ed andare al suo posto.

-Haru?-
Il moro sussultò sentendo la voce di Hitoshi.
Cazzo, certo che non poteva mai fare una cosa senza farsi sgamare, eh?

Si girò ed Hitoshi gli sorrise dolcemente."Cazzo quanto è carino" pensò.
-Vieni qui, ti presento una persona-

Haru, morendo dall'ansia e dall'imbarazzo, sta volta non scelse più "fuga", ma di affrontare i problemi e non fare come un bambino.

-Hey, chi è lei?- chiese quindi lui una volta arrivato, non accorgendosi di aver usato un tono scocciato, mentre con la coda dell'occhio scorse Hideko e Yuu avvicinarsi a loro.

-Questa è Akemi-

spazio autrici:

Ciaoooooo :)
Scusate per la lunga assenza, abbiamo avuto un "blocco delle scrittrici" credo lol
Comunque siamo quasi alla fine della storia, credo che manchi qualche altro capitolo
Volevamo inoltre, quando finita questa storia, farne un'altra che si concentra sulla relazione di Yuu ed Hideko :)

P.s. Abbiamo anche la foto di Akemi e Nao, quindi se volete la mettiamo nel prossimo capitolo

Byeeee✨✨

~Aurora e Akane

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 13, 2021 ⏰

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