Soulmate // Daniel Ricciardo [COMPLETA]

4.

Questa giornata è iniziata nei peggiori dei modi. Uno: mi sono svegliata con Maria di Justin Bieber sparata a tutto volume in bagno. Due: Olivia non ha fatto altro che sghignazzare per tutta la mattinata a causa del suo carissimo Tom. Tre: Lewis non risponde ai messaggi. E io cos'ho fatto? Sono andata in paranoia.

La cosa positiva è che finalmente tornerò a casa per le vacanze natalizie e potrò trascorrere del tempo con i miei amici e familiari. Dopo la cena di Natale io e Lewis dovremmo uscire, ma non ne sono più così sicura. Insomma, è da un giorno che non si fa vivo e dubito che voglia vedermi.

Carico l'ultima valigia in macchina e chiudo il cofano. Mi siedo sul sedile del passeggero e allaccio la cintura. Callum, al mio fianco, mette in moto e ci immettiamo in autostrada. Invio un messaggio a Jane chiedendole se domattina possiamo uscire e mi dà risposta affermativa.

«Allora? Hai qualcosa da dire?» domanda il mio fratellastro cambiando corsia. «Del tipo?» domando sistemandomi meglio sul sedile. «Non so, hai conosciuto qualcuno? Ti sei fidanzata?»

Sbuffo.

«Sto frequentando Lewis», mormoro. Callum accelera di botto e sorpassa qualche macchina. «Lewis? Lewis Hamilton? Il donnaiolo del King's?»

È parecchio sconcertato. «Quanti Lewis conosci? Sì, Lewis Hamilton. Mi piace e dovremmo uscire in questi giorni», confesso.

«Ti spezzerà il cuore», dice in tono fermo il mio fratellastro. «E tu che ne sai? Mio Dio, fatti gli affari tuoi per una volta!» bofonchio adirata. Infilo le cuffiette e il tragitto prosegue così: io arrabbiata e Callum che sembra fare a gara con le altre macchine.

Parcheggia nel vialetto di casa e mamma corre ad abbracciarmi. Il Castano porta le valigie nella mia camera e poi si chiude in bagno.

«Scommetto che tu sia stanca. Ti ho preparato la tua torta preferita! Dai, sediamoci e raccontami tutto!» esclama mamma e la seguo in salotto. Inizio a raccontarle del college, nonostante sappia già alcune cose, degli esami e anche di Max e Lewis. Mi sfogo con lei. Non sono solita parlare dei miei problemi con lei, non ci sono mai riuscita. Quindi ho sempre fatto ricorso a Jane o Lando. O all'alcol nei casi più estremi.

«E quindi a Natale dovrei uscire con lui», concludo il mio lungo monologo. Mamma sorride e mi accarezza un braccio. «Sembra così un caro ragazzo da come me l'hai descritto. L'importante è che ti renda felice». Sorrido e l'abbraccio.

Mi chiudo in camera, disfo le valigie e poi mi siedo sul davanzale a fumare una sigaretta. Finalmente ricevo un messaggio da Lewis.

"Scusa se non ho risposto. Ho studiato per un esame che devo dare a gennaio. Stasera ci vediamo? Gelo è al Fabric e devo dargli una mano alla consolle."

"Va bene. Passi a prendermi alle 22:00?"

"Certo, a dopo baby."

Il pomeriggio trascorre lento. Leggo un libro e trascorro un po' di tempo anche mio padre, prima di tornare a casa, cenare e prepararmi per l'uscita con Lewis. Devo inventarmi una scusa per domani, perché sono sicura che Jane mi chiederà di Max, e io non le ho ancora riferito di aver rotto con lui. Odio mentirle, ma non riesco a fare altrimenti. Sono una persona orribile. Quante cose che non le ho detto!

Mi trucco e Callum decide di rovinare il mio momento di totale pace.

«Io esco con Marcus. Se al ritorno ti serve un passaggio fammi sapere», mi avvisa. «Penso che non ci sarà bisogno», rispondo. Annuisce e scompare dalla mia vista. Metto un rossetto nude e un clacson mi fa sussultare. Perfetto, Lewis è arrivato!

Saluto mamma, esco fuori e salgo nella Mercedes del ragazzo. Non capisco tutta questa fissa per quest'auto. George ne è talmente ossessionato che ha anche maglietta e cappello della scuderia che corre in Formula 1. Anni fa affermava di voler diventare pilota e ora lavora come chef nel ristorante del padre.