Claudia & Vissya

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Rileggo con cautela le domande poste dagli ascoltatori, sebbene ormai io le conosca a memoria.
Sono pronta all'intervista di oggi, soprattutto perchè non sarà la solita intervista per me.
La porta si apre e scorgo una mano delicata e curata che si fa strada, per lasciare spazio all'intera figura della ragazza che mi sta ora di fronte.
Sorridente come solo lei posso immaginarmi esserlo.
«Clau! Ciao!» mi alzo in piedi per accoglierla come si faceva ai miei tempi con il dirigente scolastico appena entrava in aula.
Un abbraccio è d'obbligo.
Mentre la stringo scorgo un'altra persona mentre richiude la porta alle sue spalle.
Elegante e sinuosa nella sua compostezza, sorride.
«Benvenuta anche tu, Dream!».
E' così bello vederle entrambe.
Eh si, oggi mi occuperò non di una, ma ben due ragazze. Anche se già si era potuto notare nella scorsa messa in onda di Lety, che mi ha gentilmente aiutata in questa avventura.
«Ragazze, se siete d'accordo vi farei accomodare e iniziare» dico prima che il buon e burbero signore con gli occhiali mi faccia strani cenni frettolosi come suo solito.
Prendono posto di fronte a me, una a fianco all'altra.
Sono emozionata. Ai miei occhi queste due ragazze sono una più saggia dell'altra, e le ho spesso avute come riferimento in passato. Ottima ad ascoltare, a dare consiglio e a portare la calma.
La spia rossa ci segnala la partenza.
«Benvenuti ancora una volta su Radio The Girls, nella nostra rubrica dedicata all'intervista di queste ultime... Qui è Eileen che vi parla. Come già saprete, ci sono state fatte delle domande da degli ascoltatori per scoprire di più sulle nostre ragazze, oggi è il turno di Vissya, conosciuta su wattpad come DreamingMoonW e Claudia, -togetherness . Le domande sono varie, quindi permettetemi di cominciare subito».
Prendo il foglio, e rileggo per l'ennesima volta la sequenza.
«crilu98 chiede: come siete entrate a far parte delle girls?».
Prima ancora che io possa chiedere chi delle due voglia cominciare, si scambiano uno sguardo tacito e Clau inizia la sua risposta.
«Prendo io la palla al mano, qui è Claudia che risponde...» sorride con gli occhi prima di riprendere, «io sono qui praticamente dagli albori, ed è una cosa di cui vado particolarmente fiera. Sono entrata nel gruppo grazie a Sibora - una dei nostri giudici che adesso però ha abbandonato il progetto, ma attenzione, non noi - e mi sono subito trovata benissimo. Grazie a lei, che mi aveva consigliato di entrare in questo gruppo, ho conosciuto delle persone bellissime e, soprattutto, delle amiche oltre che delle colleghe. Credo che il nostro concorso vada avanti da così tanto tempo proprio perché siamo unite da un legame che è prima di tutto di amicizia oltre che professionale - chiaramente lungi da me definirci come delle "professioniste", siamo solo delle ragazze che mettono in pratica una loro passione - e di conseguenza ci confrontiamo e, soprattutto, cerchiamo di migliorare ogni anno di più, di apportare modifiche, e soprattutto di trasmettere la nostra passione ai partecipanti, in modo che si sentano anche loro motivati e pronti a migliorarsi in quella che è la loro aspirazione principale: scrivere!» ricordo benissimo il giorno in cui lei, e anche Sibora sono entrate nella cerchia delle appasionate.
Dream schiarisce la voce. «Penso tocchi a me ora...» professa solenne, mentre le gote si rigano per la curva allegra sulle labbra, «Prima di rispondere a questa domanda, vorre ringraziare tutte le Girls - anche quelle che, per diversi motivi, hanno abbandonato il team - per il loro affetto, per la loro presenza, per la loro compagnia e per le risate fatte insieme. Detto questo... Il team The Girls nasce come "distaccamento" da un gruppo, piuttosto numeroso, di appassionati lettori e scrittori, ideato dalla nostra qui presente Eileen. Il "distaccamento" aveva come scopo quello di creare un Concorso... Dunque, entro a far parte delle Girls in quanto ideatrice, per così dire dell'iniziativa» e ricordo molto bene anche quando Vissya aveva dato sfogo alla sua idea, tutte l'hanno accolta con forte entusiasmo e supporto.
«Grazie a voi ragazze per esservi aperte a quella che era una completa estranea che vi si presentava dal nulla per parlare insieme di letteratura. Siete fantastiche!» a stento trattengo la commozione.
E' incredibile quando le persone possano incontrarsi e portare avanti progetti e passioni assieme, instaurando bei rapporti. Anche se non sono più molto presente, sono molto fiera di sapere che il gruppo è attivo e soprattutto che ci sia questo forte legame tra tutte.
«saralt99 vi domanda cosa vi rende felice, sentiamo...».
Stavolta a prendere parola per prima è Dream.
«Felice... Io credo che si passi troppo tempo ad inseguire la felicità perdendo di vista ciò che conta davvero, senza rendersi conto che la felicità è fatta di attimi. Pertanto, cerco di gioire per le piccole cose: i momenti trascorsi con mia nipote mi riempiono sempre quel vuoto che mi porto dentro. Trascorrere il tempo con le persone per me importanti, leggere, scrivere, passeggiare in riva al mare, ammirare il tramonto, abbracciare le persone che amo. Ciò che mi rende felice è anche fare quello che sento, reprimere ciò che si prova fa male e ti logora dentro» come sospettavo, quest'intervista è un connubio tra sapienza e saggezza. Non mi stupirò mai della riflessione attenta che sta dietro le parole di entrambe.
«penso personalmente che la felicità derivi dalle piccole cose. in questo periodo mi rende particolarmente felice stare bene ed in salute, la famiglia, le amicizie, che sono fattori fondamentali ed importanti, e che soprattutto vanno tenuti stretti in questi tempi così bui. se dovessi parlarti di una cosa un po' inusuale, che mi fa felice e che adesso non posso vivere più, è l'università... mi ha aiutato tanto e mi ha fatto del bene, mi ha reso più aperta e più estroversa, è un ambiente che mi offre tanta serenità e non vedo l'ora di poterlo vivere di nuovo sulla mia pelle. anche solo svegliarsi, avere un obiettivo, avere una routine, è qualcosa di dannatamente scontato ma essenziale, qualcosa che adesso abbiamo perso e che a me manca tanto. ecco, forse questo mi rende felice: la normalità. una normalità che mi era tanto cara e che adesso non esiste più. ma sicuramente una menzione speciale va anche alla lettura, probabilmente il mio hobby preferito. e mi rende felice lottare, sperare, raggiungere i miei obiettivi, sforzarmi per le cose in cui credo. le cose sono tante e la domanda è molto generica, ma tendenzialmente le cose più belle e che mi rendono più felice sono quelle considerate forse più "banali" e "scontate", ma non per questo meno meravigliose ed importanti, come anche solo un abbraccio sincero...» in più c'è la dolcezza di Claudia, che è una delle cose che mi ha fatto spesso chiedere anche a lei consigli in passato su cose nemmeno inerenti alla letteratura.
«artz89 è interessata a capire da dove trovate l'ispirazione per le vostre storie»
(Claudia) «Non sono forse la persona adatta che possa risponderti a questa domanda, perché a differenza delle altre non sono una "scrittrice" qui su Wattpad, ma ho scritto anche io e posso dirti che la cosa fondamentale, per voler scrivere, è solo una: leggere! farsi trascinare dalle proprie passioni, da ciò che si ama, da ciò che più ci definisce, e lasciare che parli per noi, perché soltanto così la scrittura potrà avere uno stile unico ed originale. dobbiamo mettere noi stessi in ciò che scriviamo, perché soltanto così è definitivamente e propriamente "nostro"».
(Vissya) «Questa è una domanda complessa... Solitamente è istintivo, mentre sbrigo faccende mi balenano pensieri e devo interrompere per prendere appunti altrimenti dimentico, ma può capitare che l'ispirazione arrivi anche a seguito di riflessioni o da eventi che mi hanno vista protagonista. Diciamo che non è una legge scritta. A volte dipende anche da un mio particolare stato d'animo, sopratutto quando sono giù, ma non scrivo cose deprimenti (giusto per precisare), è che, forse, quando sono triste riesco a comunicare con più faciltà con la parte più creativa e sensibile di me, toccando corde della mia anima che in un altro stato d'animo sono sopite» in un certo senso mi rifletto anche io su questo sua "modalità", sebbene purtroppo a reprimere la mia creatività ultimamente è la quotidianità e gli impegni lavorativi... Sempre temuta la routine automatica e ora rischio lo diventi se non faccio attenzione.
Ma torniamo a loro.
«Mayn16 ci pone le sue tre famose domande: come mai avete iniziato questo servizio di interviste?Cosa vi piace di più fare? Credete nella reincarnazione e nel destino?»
(Vissya) «L'iniziativa delle interviste nasce da un'idea della nostra colonna portante, Letizia, che noi abbiamo accolto con entusiasmo. Ci piace metterci in gioco e instaurare rapporti con i partecipanti che vada ben oltre il legame "giudice/scrittore".

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