Capitolo 2

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Mi stavo dirigendo verso quella che sarebbe stata la mia stanza, dato che questo era un vero e proprio campus, alti livelli proprio regà, quando ad un tratto mi sentì afferrare bruscamente per un polso, mi girai di scatto pronta a tirare fuori dalla mia borsetta l'AK 47 da usare nelle situazioni d'emergenza, ma rimasi completamente paralizzata nel vedere chi avessi di fronte.

<<Devi stare lontana da Maicol lurida pezzente a cui puzza er culo de parmiggiano, le poracce verginelle come te non fanno per lui>> era il puttanone greco che stava limonando con il manzo di qualità di prima.

La guardai e notai che effettivamente io in confronto parevo na scappata di casa. La mia felpa macchiata di sugo non rendeva per niente giustizia a ciò che invece indossava lei: pelliccia gucci maculata, un paio di occhiali da sole Chanel, non aveva i pantaloni, ma stava indossando un perizoma rosso in pizzo di Victoria secret e un paio di Louboutin lucide, tacco 27.

Mi guardó dall'alto verso il basso con faccia disgustata notando invece il mio insulso outfit. Ma io a questa provocazione non mi stetti zitta.

<<non è assolutamente il mio tipo, puoi stare tranquilla>> la guardai con aria di sfida.

<<a me non sembrava, lo stavi letteralmente mangiando con gli occhi, puttana con le pezze ar culo>> rispose la rossa con tono rabbioso.

Non ci vidi più dalla rabbia e le afferrai i capelli in una presa salda, quando ad un tratto mi sentì tirarare via da due possenti mani.

<<hei donne oggetto, ma cosa state facendo? andate in cuicina a prepararmi un panino, lavatrici, anziché provare a fare cose da uomini>> disse Maicol mentre si sistemava la cintura dei pantaloni, probabilmente aveva appena finito di farsi qualche zoccola.

<<chiedilo alla tua ragazza di farti un panino>> risposi infastidita.

<<se non vuoi farmi un panino puoi sempre farmi un pompino>> rispose malizioso.
La rossa lo guardò malissimo e provò a dire qualcosa quando Maicol le fece cenno di non fiatare. Andò via offesa e probabilmente ferita senza dire una parola, lasciandomi sola con lui.

Rimasi scioccata da quelle parole e arrossì all'istante. Stavo per ribattere quando ad un tratto mi prese per i polsi e mi sbattè a un muro comparso magicamente, mi spezzò la colonna vertebrale, ma passò in secondo piano perché ero completamente ammaliata dal suo sguardo estremamente sensuale e sexy, da vero maschio alpha, non riuscivo a concentrarmi su altro.

Mi bloccò su questo muro senza lasciarmi possibilità di fuga, mi strinse di nuovo i polsi più saldamente ma quando vide che mi dimenavo un po' troppo mi sbattè sul pavimento, poi mi fece fare una piroetta e mi sbattè contro un cancello per poi farmi fare un backflip in aria e sbattermi successivamente su un tavolo anch'esso comparso dal nulla, ma decise di tornare sul muro perché rendeva di più.

Quasi urlai di lasciarmi libera ma siccome lui, maschio bianco etero alpha, sosestinore della mascolinità tossica, non a conoscenza del termine "consenso", continuó a tenermi bloccata al muro e mi baciò.

Cercai di spingerlo via ma alla fine cedetti a quel bacio. Lo baciai con passione, come non avevo mai fatto con nessun'altro, sentivo le farfalle nello stomaco e non era la parmigiana che non avevo digerito, ne ero sicura.

Il suo sapore mi stava estasiando, era qualcosa di unico, mi stava letteralmente mandando fuori di testa. Sapeva di menta e tabacco... perché dire che gli puzzava l'alito di merda dopo aver fumato 7 pacchetti di sigarette in un quarto d'ora, con la bocca tutta allappata e col tartaro incontrastato tra i denti pareva brutto.

Dopo circa 47 minuti ci staccammo, lo guardai in quell'ocenao che erano i suoi occhi, in quelle pozze limpide e cristalline, in quelle iridi azzurre come il mar tirreno, come il mar mediterraneo, come l'acqua di un fiume nel paradiso che scorre sereno...capì che ne ero completamente innamorata. Ero follemente persa di lui, lo amavo con tutta me stessa, avrei voluto fare sette bambini con lui, ora, sul pavimento. Quei 4 minuti di conoscenza mi erano bastati per capire che io lo amavo davvero e che avrei sacrificato la mia vita per lui.

Ma questa cosa non doveva saperla, non gli avrei mai rivelato i miei sentimenti, non avrebbe mai potuto funzionare...lui era circondato da una marea di puttane che lo tentavano, molto più belle di me, ma tanto gnocche quanto bagasce.

Neanche il tempo di riflettere 2 millesimi di secondo che lo ritrovai sopra il tavolo su cui poco prima mi aveva sbattuta, intento a fare l'elicottero con l'uccello.

Urlai scandalizzata, perché in 20 anni di vita non ne avevo mai visto uno, non sapevo nemmeno che i maschi avessero un roba tipo banana in mezzo alle gambe.

<<MAICOL COPRITI SUBITO>> Urlai tappandomi gli occhi rossa in viso come la parrucca di quella zoccola.

Lui non mi ascoltò e lo vidi spiccare il volo con il suo pene fino a scomparire completamente dalla mia vista.

Non realizzai esattamente cosa fosse appena successo, pensai "boh, greve" e tornai a cercare la mia stanza.

Finalmente arrivai, ma quando apri la porta mi ritirovai davanti una ragazza dai lunghi capelli blu, stile alternativo, total black, trucco intenso, con grosse scarpe che sembravano carriarmati, numerose catene al collo e un enorme collare borchiato.

Rimasi un po' spaventata da codesto soggetto, pensai subito fosse figlia del demonio, stavo per prendere dalla borsa l'acqua santa su cui avevo applicato uno spruzzino proprio per delle situazioni d'emergenza come questa, per benedirla mentre avrei recitato dei passi della bibbia che porto sempre con me, ma mi interruppe per presentarsi.

<<Piacere! Sono Allison, saremo compagne di stanza a quanto pare!>> disse euforica.

Loredana Bertè as Allison

Niente ragazzi, spero che questo capitolo pieno di colpi di scena vi sia piaciuto! Fatemelo sapere

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Niente ragazzi, spero che questo capitolo pieno di colpi di scena vi sia piaciuto!
Fatemelo sapere

Spero altrettanto che l'aggiunta di questo nuovo personaggio possa garbarvi, anche lei è stata scelta dopo un accurata ricerca.
Fatemi sapere cosa ne pensate ame

xoxo

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