16. La prima partita

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<<Stiles>> lo chiamai

<<si?>>

<<tu stai studiando?>>

<<si perché?>>

<<perché Stiles, sono dietro di te e vedo che sei sul profilo Instagram di Lydia!>> è proprio Stiles!

<<o>> posò il telefono

<<si, ma di storia non sto capendo niente!>>

<<te lo spiego io>>alza un sopracciglio

<<che c'è?>>

<<chi io?>>

<<si>>

<<e solo che sei sorridente nonostante tutto, mi parli nonostante io stia anche in compagnia di 

Scott, perché?>>

<<Perché perché tu sei Stiles Stiliski e non Scott McCall>>

<<lo so e la tua amicizia è importante>> che carino!!

<<grazie, ma domani abbiamo il compito di storia e quindi ora apri il libro a pagina 63!>> lui ride 

leggermente e poi apre il libro

<<domani abbiamo anche la partita di Lacrosse>> aggiungo

<<non me lo ricordare...>> dice

<<la partita di lacrosse! la partita di lacrosse! la partita di lacrosse!>> lui mi fa il solletico e io non 

resisto, il mio punto debole!

<<Stiles basta!>> ridevo come una matta

<<mi hai sfidata tu!>>

<<ok ok basta!>> lui si allontanò dal letto

<<questa me la paghi!>> gli lanciai un cuscino

<<hey!>> gli lanciai un secondo cuscino e poi un altro e un altro ancora

<<finite le munizioni?>> mi accorsi di aver finito i cuscini e iniziò a lanciarmene uno che io presi 

al volo e mi scagliai su di lui con il cuscino in mano e lo colpii

<<hey!>> lo fece anche lui 

<<questa è una battaglia!>>

<<ormai è iniziata una guerra!>> lui era il mio migliore amico, mi faceva stare bene...

 ***

<<AAAAA>> ecco, come ogni notte da 2 mesi mi alzo urlando con Scott al mio fianco che tenta di 

calmarmi , ma c'era qualcosa di diverso stavolta, come sempre non ricordavo, ma sentivo che 

era successo qualcosa...

<<ah!>> urlai, mi faceva malissimo la mano, il suo dorso e lo tirai fuori da sotto le coperte

<<Aisha cos'hai fatto?>> vidi dei tagli profondi sul dorso della mano

<<niente, è stato un incidente ora fuori!>> mi faceva malissimo, bruciava da morire, ma cercai di 

nasconderlo e come ogni singola notte buttai fuori Scott dalla mia camera

<<sarà questo ora il nuovo linguaggio? Non possiamo continuare così all'infinito>> bussava alla 

porta, ma io lo ignoravo, andai nel mio bagno e cercai qualcosa per medicarmi...

un ultimo respiro//Isaac LaheyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora