wait for me ||taekook||

chapter 8

è la vigilia di natale,
jimin è appena entrato nel mio appartamento con almeno tre regali in mano.

<ei jimin, ma dove si trova yoongi?>

<uh, mi ero dimenticato di avvisarti,
arriverà tra mezz'ora, il suo amico sta molto lontano>

avvisa senza guardarmi mentre sistema i regali sotto l'albero.
- - -
passo la maggior parte del tempo sul divano a guardare un film con il mio amico
quando improvvisamente il campanello suona

faccio un cenno a jimin facendogli capire che vado ad aprire io,
una volta vicino la porta,
abbasso la maniglia.

proprio difronte a me si trova yoongi con il suo amico dietro,
abbasso la testa e sussurro un
"benvenuti"

una volta chiusa la porta
mi ritrovo l'amico di yoongi davanti,
alzo la testa per guardarlo e quasi non mi viene un colpo.

lo guardo meglio negli occhi,
non curante del suo sguardo interrogativo su di me.

sei tu o la mia mente sta facendo brutti scherzi?

gli porgo la mano sorridendo lievemente,
lui la afferra
<kim taehyung>

la sua presa si fa rigida e inizia a tremare
<t-tae..?>

quella voce.

sono passati anni eppure la riconosco,

come dovrei comportarmi?

devo scappare?

devo far finta di non conoscerti?

averti qui davanti, il cuore inizia a far più male del solito.

<jungkook..>
stacco subito la persa dalla tua mano come se mi fossi appena scottato.

scuoto la testa ripetutamente,
sto sognando, giusto?

tu non puoi tornare così dal nulla
dopo tutto quel che mi hai fatto passare,
insomma guardami.
guarda che schifo che mi hai fatto diventare.

<ei tae, che succede? vi conoscevate già?>
jimin.
faccio un segno negativo con la testa.

<d-devo andare u-un attimo nella m-mia stanza.>

mi giro per andare ma qualcosa mi blocca per il braccio,
gemo dal dolore.

<cazzo>

impreco stringendo i denti e portandomi una mano al braccio,
la mia maglietta grigia comincia a colorarsi di un rosso scuro,
e non posso fare altro che darmi dello stupido.

ti guardo, vedo uno sguardo colpevole,
hai capito quel che mi hai fatto?

<i-io devo andare>

<tae, ti aiuto a disinfettarli>
annuisco lentamente alle parole di jimin
e ci dirigiamo nella mia stanza.

in camera si sente solo il rumore del mio respiro troppo accelerato.

un silenzio imbarazzante.

jimin comincia a disinfettare quel che sono la prova di quanto tu mi abbia ferito.

eppure non sento il bruciore di prima,
non sento neanche la ramanzina di jimin sul fatto che gli ho mentito dicendo di non tagliarmi più.

sono troppo impegnato a pensare.

i tuoi occhi.

cristo, da quanto non li vedevo?
sono la cosa più bella che io abbia mai
visto.

mi affascini,
mi affascina tutto di te,
mi hai fatto del male
eppure continuo a tenere a te,
te che invadi i miei pensieri.

continuo a ritenerti il mio migliore amico,
continuo a volerti bene,
continuo ad amare tutte quelle che tu chiami imperfezioni, ma che per me sono qualcosa che ti rendono unico.
continuo ad amare il tuo buffo modo di arricchire il naso quando non capisci qualcosa,
continuo ad amare la tua voce,

continuo ad amare te.

che diavolo mi hai fatto?

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Angolo Autrice
non mi piace quel che ho scritto, la concluderò più velocemente possibile :')