chapter 3

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non vado a scuola da diversi giorni.

quel giorno Jimin mi aveva trovato in bagno, mi aveva guardato con disprezzo.

vedere le mie braccia che gocciolavano di sangue, e lui guardarmi in quel modo, mi fece venire un forte vuoto allo stomaco.

come riesco a ferire delle persone senza nemmeno rendermene conto?

cosa ho di sbagliato?

mi hai reso tu quel che sono adesso.
uno stupido ragazzo che pensa solo a se stesso.

il suono del campanello di casa mi risveglia dai miei pensieri.

scendo di corsa sperando
in un tuo ritorno

apro senza esitare la porta
ma dinanzi ad essa vedo il tizio del sushi

illuso
sul serio credevo che ci fossi tu?

<aspetti un attimo>
dico per poi andare da mio padre

<papà, hai ordinati tu il sushi? c'è qui il ragazzo delle consegne>
annuì soltanto per poi alzarsi dal divano.

sbuffo e salgo le scale per andare in camera mia.

non ricordo bene quando fu l'ultima volta che mangiai.

il solo pensiero di mettere qualsiasi tipo di cibo in bocca mi fa venire la nausea.

mi fa schifo il cibo.

sai, a volte mi manca sentire le tue braccia avvolgermi con tanto affetto.

mi sentivo a casa.

ricordi quando passavamo le giornate davanti al televisore a guardare il nostro film anime preferito?

con tanto di patatine attorno.

quella era stata l'ultima volta che vidi un film con te.

dopo cominciasti ad allontanarti,
ad evitarmi.
comportandoti come se quei 5 anni di amicizia non ci furono mai stati

e quello mi fece male
molto male

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Angolo Autrice
capitolo corto.
i'm sorry

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