chapter 6

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una volta arrivato al parco vedo jimin,
sta parlando al cellulare con qualcuno

<ci metto poco, arrivo>
dice, poi riattacca la chiamata

<ei>
lo chiamo

jimin si gira di scatto mettendosi una mano al cuore

<mi hai fatto prendere uno spavento!>
urla con gli occhi spalancati.

scuoto la testa con una lieve curva sulle labbra e parlo
<cosa devi dirmi?>

<oh, si. scusami se al cellulare ero abbastanza freddo, ma è una cosa importante>
evita il mio sguardo

lo incito a parlare con un gesto della mano

<sai, è un po' che voglio farti una domanda.
per caso, hai dei problemi con qualcuno a casa?>
la sua voce esce come un sussurro

non capisco il senso di questa domanda
ma rispondo comunque

<probabile>

rimango sul vago

<litighi con i tuoi?>

<i-io.. io ho solo mio padre.>

alza lo sguardo velocemente e mi guarda dispiaciuto

<perchè?>
chiedo

<ho trovato un lavoro per te>

dato che non riceve risposta continua a
parlare

<u-un amico mi ha detto che a lavoro cercano un nuovo barista.
ho pensato subito a t-te.>

cosa dovrei rispondere?

se accetto il lavoro e guadagno una giusta somma,
posso andarmene di casa.

posso non ricevere più botte da papà.

posso non aver paura di arrivare a casa e ricevere parole sgradevoli senza un valido motivo.

<allora, accetti..?>

accetto?
<accetto>

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Angolo Autrice
sono così noiooosa

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