Prologo

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''Non capisco perché mi vuoi far arrivare in ritardo alla prossima lezione''

''Quinn, sono solo le nove non ho intenzione di discutere con te''

''Sai che vincerei io. Comunque, spiegami perché siamo sedute nella sala d'attesa della presidenza.''

''Volevo solo mi tenessi compagnia, la preside mi ha fatto chiamare in classe anche se non ne vedo il motivo, mi farà un ammonimento?''

''Quanto melodramma, sei la rappresentate d'Istituto ti dovrà comunicare qualcosa!''

A quel punto il suo sguardo ricadde
sull'orologio a parete difronte a lei

''Dovrai farmi sapere dopo altrimenti arriverò in ritardo, ci vediamo fuori''

Quindi si sollevò dal divano pronta a stirare con le mani la gonna della sua divisa e dirigersi in classe.

Quinn Yard percorreva il corridoio dell'istituto come se ne fosse la proprietaria...e un po' lo era, tre anni passati in quella scuola che costava ai suoi genitori quanto un trapianto d'organi, due titoli di reginetta vinti e un fidanzamento serio e duraturo con il figlio di un senatore.
Niente era mai lasciato al caso, aveva da sempre vissuto perfettamente dentro le linee, mai una nota di demerito, mai una delusione, mai uno sbaglio, difatti però mai un'avventura, mai una festa, mai un emozione che potesse scombussolarla... almeno finora.

𝐈𝐦𝐩𝐞𝐫𝐟𝐞𝐜𝐭 𝐡𝐢𝐠𝐡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora