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Il pomeriggio era passato tranquillamente, Evie dopo essersi ripresa aveva deciso di tornare a casa per cena e Quinn l'aveva riaccompagnata con la sua auto fino all'uscio del suo portone.

''Ci vediamo domani mattina.'' Ed aveva lasciato il vialetto per entrare in macchina.
Da quando aveva iniziato a guidare si era resa conto che durante la guida ascoltare la sua musica era una delle cosa che più preferiva al mondo.
La pace che provava nel guidare da sola e smontare la facciata che aveva costruito faticosamente negli anni era impagabile; avvolte decideva di uscire solo per fare un giro a vuoto lungo le strade del sobborgo, altre si concedeva di piangere durante il tragitto della biblioteca a casa sua sotto le note di somebody else dei the 1975, altre ancora guidava fino al lago distante una ventina di minuti per starsene in pace sull'unica panchina che vi era stata costruita; ripensarci le dava tristezza ma si rincuorava pensando che se avesse avuto qualcuno da portarci sarebbero stati stretti su un unica panchina dato che metà si era ormai usurata e lei occupava la restante parte.
Scosse la testa ridendo, questo problema non si sarebbe presentato.
Perché Evie non sopportava di restare in macchina per troppo tempo, le dava la nausea, e perché Luke... beh lei non sapeva neanche bene se a Luke piacesse il lago.
Non conosceva alcuna delle sue preferenze, poteva aver notato che alle volte si recava in montagna con la famiglia dalle foto che aveva visto, ma non significava nulla, lei con la sua famiglia era andata svariate volte al mare e questo non significava che le piacesse la spiaggia. Non sapeva se preferiva il dolce al salato, se aveva delle intolleranze o delle allergie, se avesse lottato invano da piccolo per avere un cane, se avesse già pensato al college al quale iscriversi... non conosceva nessuna di queste cose.
Ed ovviamente lui non conosceva neanche le sue preferenze e chissà se avesse voluto conoscerle.
Il punto era che tutto quello che costituiva la 'relazione' dei due era stato deciso dai genitori; Il senatore Parker conobbe il padre di Quinn il giudice Miles ad una partita di golf con amici in comune, da lì si scambiarono le solite poco importanti informazioni: da quanto tempo sei sposato? Dove vivi? Quanti figli hai? Dove vanno a scuola?;
e si erano praticamente resi conto di aver vissuto a pochi isolati di distanza senza mai essersi conosciuti e che entrambi i figli frequentavano il medesimo istituto ed avevano la stessa età; prima che i genitori li presentassero per tutta la durata del primo anno ne Quinn ne Luke si erano mai incrociati, la prima aveva iniziato il suo regno del terrore e si impegnava in quello oltre che nel cercare di infilarsi nel letto dell'ormai ex capitano della squadra di football 3 anni più grande di lei, mentre Luke introverso e timido cercava solo di riuscire ad ambientarsi senza farsi mettere la testa nello sciacquone da quello che la sua futura 'ragazza' voleva farsi.
Si incontrarono la prima volta a casa di Quinn quando il padre invitò il senatore per una cena tranquilla per far conoscere i rispettivi figli e le mogli, niente di quell'incontro tra i due andò per il verso giusto; Luke non riusciva a spiccicare parola per l'imbarazzo dopo aver visto Quinn e lei cercava in tutti i modi di stuzzicarlo per fargli fare brutta figura con i genitori.
Seduti l'uno accanto all'altro a tavola ed approfittando della discussione in cui era presi i genitori, Quinn leccava il dessert dal cucchiaio di Luke mentre lui cercava di spiegarle perché non fosse ancora entrato nella squadra di football.
A fine cena mentre i genitori di entrambi si beavano delle storie divertenti riguardo il country club, Quinn disse che avrebbe mostrato la casa a Luke, in realtà l'unica stanza che gli mostrò fu la sua

''Potresti mostrami il resto della casa se vuoi''

Era proprio lì che Quinn aveva finalmente capito, lei stava lì davanti a lui in un vestito cortissimo come lolita stava davanti a Humbert e non aveva alcuna intenzione di portarla a letto, anzi Luke non aveva alcun pensiero scabroso nei suoi confronti, per quanto Quinn si fosse prodigata per tutta la sera lui era un bravo ragazzo, perciò si sedette sul materasso accanto a lui e chiese come mai non l'aveva mai notato a scuola, nonostante fosse il primo anno tutti conoscevano Quinn eppure lei non aveva mai sentito o visto il buon figlio del senatore in giro.
E mentre il ragazzo accanto a lei raccontava di come avesse paura di ritrovarsi con la testa nel gabinetto, lei sapeva che di lì a poco i suoi genitori l'avrebbero voluta esattamente come il buon samaritano erede dei Parker e si sarebbe dovuta restringere in una pudica cristiana devota alla famiglia e alla casa, e ripensandoci non aveva avuto torto.
Quando arrivò a casa la testa le scoppiava dopo tutto quello che aveva ripensato rispetto la sua relazione e come aveva vissuto gli ultimi anni, cenò silenziosamente con i genitori e si richiuse nella sua stanza da lady.
Non sapeva come muoversi, dopo tanto non riusciva a mettere in ordine le idee nella sua testa, aveva paura di ferire Luke, di ferire i suoi genitori che l'avevano trattata come una figlia negli attimi due anni ed aveva il timore ancora più grande di deludere i suoi di genitori che erano ormai convinti che la relazione tra i due andasse a gonfie vele.
Alla fine però decise che se non avesse preso una decisione in quel momento, sarebbe stata male fin quando questa storia non si sarebbe conclusa.

Chiamata in uscita Luke

''Ehi, ho bisogno di parlati, quando possiamo vederci?''

𝐈𝐦𝐩𝐞𝐫𝐟𝐞𝐜𝐭 𝐡𝐢𝐠𝐡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora